Si può essere vegani mantenendo anche il piacere del bere a tavola ma l’importante è riconoscere i vini cruelty free.
Quando ci abbandoniamo al piacere di un buon calice di vino, spesso abbiamo in mente l’immagine del contadino e della campagna, con il vino fatto invecchiare nelle botti in modo artigianale e completamente naturale, ma purtroppo non è più così.
Le tecniche di vinificazione moderne includono l’uso di sostanze animali per la chiarificazione, ovvero per ottenere una maggior limpidezza del prodotto finito e mantenerla nel tempo.
I chiarificanti animali usati più frequentemente sono:
– albumina: una proteina del plasma contenuta nel latte e nell’albume dell’uovo;
– caseina:una proteina che si trova principalmente nel latte fresco;
– chitina: uno dei principali componenti dell’esoscheletro degli insetti;
– colla di pesce: prodotta principalmente con cotenna di maiale insieme a ossa e cartilagini, anche di origine bovina;
– sangue di bue.
Nei vini vegan, invece, quando servono chiarificanti si utilizza:
– bentonite: materiale argilloso derivante dalla decomposizione della cenere vulcanica;
– carbone vegetale: combustibile prodotto dal processo di carbonizzazione della legna.
I vini cruelty free non prevedono test su animali (a differenza di molti comuni alcolici e superalcolici) e nemmeno concimazioni con derivati organici.
Alcune case vinicole si stanno impegnando, inoltre, per offrire un prodotto eticamente corretto anche per quanto riguarda il packaging, utilizzando inchiostri e colle completamente naturali.
Per ottenere la certificazione vegan, tra l’altro, ogni vino deve essere attentamente controllato durante tutte le fasi di produzione.
Per essere certi di consumare dei vini cruelty free bisogna imparare a leggere le etichette, ma nel dubbio è sufficiente cercare il simbolo della certificazione.
Ovviamente le indicazioni per l’abbinamento saranno adeguate per il nostro stile di vita.
In Italia le case vinicole che si stanno approcciando a questa filosofia, attuando una disciplina aziendale adeguata, stanno crescendo a vista d’occhio, così da non farci perdere i piccoli, ma fondamentali, piaceri della vita.
Fonti consultate per la stesura dell’articolo: enjoyfoodandwine.it, milleunoalimenti.it, wikipedia.it
Fonte immagine: pixabay.com
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