Escludendo quelle virtuose o sportive creature che frequentano con costanza durante tutto l’anno sale cardio e corsi di zumba, il resto delle comuni mortali affette da pigrizia congenita avrà inserito tra le prime voci dei fatidici “buoni propositi per l’anno nuovo” la promessa di iniziare o ricominciare ad andare con regolarità in palestra. Non ditemi di no perché non ci credo. Approfittiamo dell’occasione per andare in palestra per allenare non solo il fisico ma anche la buona educazione.
Primo ostacolo: lo spogliatoio.
Che sarà spartano e semplificato o lussuoso e decorato, ma è sempre il primo luogo con cui confrontarsi non appena decidiamo di affrontare il mondo del fitness.
Vogliamo quindi partire con il piede giusto, sfruttando spazi e servizi nel migliore dei modi, senza renderci antipatiche o fastidiose? Ecco qualche regola utile da considerare (sperando che anche gli altri seguano il nostro virtuoso esempio).
Riassumerei in poche parole l’utilizzo ideale dello spogliatoio: rapido, discreto, pratico. Il che vuol dire: non prendete lo spogliatoio per la vostra personale spa in cui trascorrere ore, dedicarvi a qualsiasi pratica di bellezza, senza rispetto per la presenza altrui.
Specialmente se le sedute sono limitate, non occupate lo spazio di un campo di calcio disseminando borse, asciugamani, abiti e accessori. Lasciate gli spazi nelle condizioni in cui vorreste trovarli – vietato spargere creme e cosmetici ovunque, intasare le docce di capelli, disseminare le confezioni vuote, etc.
Un po’ di discrezione è richiesta anche se siete superconvinte del vostro impeccabile fisico visto che non siamo in un museo e voi non siete una statua di greca perfezione: rivestitevi, grazie. Possibilmente prima di asciugarvi i capelli, rifarvi il trucco, etc. C’è chi non apprezza questi esibizionismi.
A proposito: post allenamento lo spogliatoio della palestra non è il luogo dove dilettarsi in lunghe messe in piega e sessioni di make-up: la parola d’ordine è minimalismo. Non ci provate ad estrarre un arsenale di piastre e spazzole o palette e pennelli: come dicevamo poco fa, non siete nel vostro bagno privato, e ci sono altre persone che ambiscono a usare gli stessi phon e specchi.
Siete in compagnia di amiche? Non c’è bisogno di strillare e starnazzare: se state chiacchierando potete farlo in tono sommesso, per non disturbare la concentrazione di chi sta per iniziare la sessione di training, e per rispettare il meritato relax di chi ha appena finito. A loro sicuramente non interessa sapere ogni dettaglio della vostra delusione amorosa, per cui moderate il tono.
Squilla il telefono (che non avete ancora spento)? Potete richiamare dopo, quando sarete uscite. Per adesso lasciatelo pure nell’armadietto chiuso, spento o almeno in modalità silenziosa.
Pochissime sono le cose che vi dovete necessariamente portare in sala: un asciugamano e la chiave dell’armadietto forse sono le sole indispensabili. Raccomandabili anche una bottiglia d’acqua ( o di quel che volete, alcolici esclusi!), un lettore mp3 o delle cuffiette da collegare ai sistemi audio/video delle macchine (se quelle della vostra palestra ne sono dotate) e… basta!
Pronte ad entrare in sala? Afferrate il necessario e seguitemi: l’ingresso si trova dietro l’angolo, nella prossima puntata!
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