Con queste temperature una pausa fresca è sempre gradita, per fortuna il gelato vegano si sta diffondendo sempre più nelle gelaterie e sulle nostre tavole.
Ora scopriamo le differenze e i trucchi per ottenere un buon gelato mantenendo l’etica cruelty free.
Alcuni sorbetti sono già privi di derivati animali, ma solo dopo molte ricerche è possibile trovare in commercio gelati dai sapori più golosi e classici alle creme, come cioccolato, nocciola, ecc ecc.
Non trascuriamo che con alcuni accorgimenti è possibile fare il prodotto in casa.
Il trucco sta nel sostutuire elementi grassi come il latte vaccino, l’uovo, burro panna e la colla di pesce con altre sostanze vegetali che diano la stessa struttura al nostro gelato vegano.
Purtroppo il latte di origine vegetale (che sia di soia, di riso ecc…) è privo di sostanze grasse e quindi non contiene solidi in grado di dare lo stesso volume e la stessa cremosità al prodotto finito.
La ricerca in questo campo ha trovato il modo di sostituire questi elementi lavorandolo con addensanti ed emulsionanti naturali come l’agar agar, farina di carrube e integrando la parte grassa del gelato con olio d’oliva.
Anche se molti gelati e sorbetti a base di frutta potrebbero essere vegan è sempre meglio chiedere prima di acquistarli e consumarli, in quanto potrebbero essere realizzati con semilavorati contenenti derivati, coloranti o conservanti di origine animali.
Com’è stato anticipato, sono sempre più le gelaterie che offrono il proprio gelato vegano, che siano negozi tradizionali che hanno integrato la loro scelta di gusti oppure gelaterie interamente cruelty free.
Anche se lo stile di vita vegan è una scelta e non una necessità, come chi è intollerante al glutine per esempio, è una cosa molto positiva che si stiano diffondendo a macchia d’olio questi locali che rispettano questa alimentazione.
Fonte testo: dissapore.it, ilmattino.it
Fonte immagine: pixabay.it
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