Il mobbing, fenomeno che viene circoscritto all’area lavorativa, deve la sua etimologia al verbo inglese To mob: aggredire.
Al mobbing vanno ascritte tutta quella serie di molestie psicologiche ripetute con una certa sistematicità da uno o più persone verso un loro collega (mobbing orizzontale), oppure da parte del capo verso un collaboratore subordinato (mobbing verticale).
Purtroppo le forme di mobbing sono varie e diversificate, tanto di più se si pensa che gli psicologi hanno individuato oltre quaranta comportamenti diversi.
Mobbing è affidare mansioni inferiori a quelle stabilite, dequalificare e dare compiti che degradano la professionalità del lavoratore interessato, mobbing è anche (in alcuni casi) arrivare ad isolare la persona in locali appositi senza quasi alcun compito.
Altre volte invece gli attacchi sono più evidenti, come il tendere a screditare l’individuo per una questione di rivalità o semplicemente per acquistare maggior visibilità nei confronti dei capi. Ma non è tanto l’atteggiamento in sè a destabilizzare quanto il fatto che questo sia reiterato più e più volte sino a trasformarsi in una violenza mentale a tutti gli effetti.
Evoluzione ed ambiente sono chiamati in causa: nel cervello si sviluppano dei meccanismi i quali fanno sì che la persona abituata a comandare e ad abusare tragga da questi atti energie e sicurezza per compensare mancanze personali; dall’altra parte, chi subisce è condizionato dalla paura di reagire. Neanche un ambiente di lavoro ideale può escludere casi di mobbing. In realtà, quando i dirigenti ne constatano la presenza nel loro ambito di responsabilità o nutrono dei sospetti, devono assolutamente agire.
Come un po’ per tutte le problematiche a carattere psicologico, bisogna procedere gradualmente, facendo fondo ad un’approfondita analisi dei conflitti, ad un supporto con intervento di un servizio di consulenza laddove necessario ed eventuali sanzioni. Il tutto dovrà indispensabilmente condurre alla “riabilitazione e reintegrazione” del soggetto ‘mobbizzato‘.
Lisa Besutti
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