Ed eccoci di nuovo qui al nostro consueto appuntamento con il mondo del wedding!
Oggi tratteremo un argomento per molti aspetti controverso, che si tramanda di generazioni in generazioni: il matrimonio con il pancione!
Fonte immagine : www.dopopranzo.net
Inutile sottolineare che non è certo una tendenza degli ultimi anni quella delle donne che si avviano all’altare incinte: i cosiddetti “matrimoni riparatori” esistono da decenni! E’ il modo di organizzarli che, forse, è cambiato: prima la sposa incinta si avviava all’altare celando in tutti i modi il lieto evento, e presentando, allo scadere della gravidanza, bimbi falsamente “settimini” (tra l’altro spesso di 3,8 kg!!!!!) per giustificare il mancato compimento dei nove mesi di gestazione! Ovviamente era solo un modo per celare il fatto di non essere arrivata all’altare pura e vergine come ben si conveniva ad una donna seria dell’epoca! Oggigiorno invece sempre più donne decidono di non nascondere il proprio stato interessante, mostrandolo anzi con disinvoltura e orgoglio!
La domanda che a questo punto ci poniamo è questa: “come mi vesto?” e ancora “ma potrò poi sposarmi in Chiesa?”. Bene, andiamo con ordine.
Qualche settimana fa, passando dinanzi ad una Chiesa, ho avuto modo di assistere all’uscita della coppia di sposi: lui in un elegantissimo completo blu notte e lei in uno splendido abito color avorio con particolari rossi. Nulla di insolito, direte, se non per il fatto che la sposa era chiaramente incinta! E non sto parlando di una gravidanza di 3 o 4 mesi, facilmente dissimulabile, ma di una sposa giunta almeno al 7°-8° mese di gravidanza! La cosa mi ha fatto riflettere molto e così mi sono soffermata sui particolari del suo abito, dell’addobbo in Chiesa e sugli invitati. Ovviamente non è la prima sposa incinta che vedo, ma questa attenzione nei particolari me l’ha fatta associare a tutte le altre spose non incinte, piuttosto che a tutte le altre in stato interessante! Il motivo? Il matrimonio in questione non sembrava assolutamente un matrimonio riparatore organizzato in tutta fretta, anzi! Era perfetto in ogni sfumatura, e dava proprio l’impressione di essere stato pensato e organizzato molto tempo prima! L’abito della sposa sembrava esserle stato cucito addosso: non troppo stretto a fasciare la pancia, ma neanche extralarge per dissimularla! La sua pettinatura e il trucco erano perfetti, gli addobbi ed il bouquet non certamente arrangiati e in perfetto stile con i colori scelti (rosso e avorio)! Un classico esempio di come, pancia o non pancia, il giorno del matrimonio sia unico e solo, e come tale va vissuto, sentito e organizzato sulla base dei propri sogni: perché rinunciare a ciò che abbiamo sempre sognato? Tornata a casa ho pensato bene di fare alcune telefonate e chiedere ad alcune amiche cosa ne pensassero di un matrimonio con il pancione!
La prima telefonata è stata fatta a Silvia, 32 anni, napoletana come me, sposata da due anni ed ora in attesa della prima bimba, che ha esordito con un “Oh mio Dio! In Chiesa? Con la pancia? Che cafona!”. E quando le ho chiesto di spiegarmi il perché di questa affermazione mi ha risposto grossomodo così: “ La Chiesa vieta i rapporti prematrimoniali! [ …a me poi piacerebbe sapere quante donne in abito bianco arrivano davvero vergini caste e pure all’altare!!!!!] Sposarsi in Chiesa con il pancione e per di più in abito bianco o avorio che sia mi sembra proprio una cafonata! Almeno la decenza di nasconderla la pancia piuttosto che mostrarla ai quattro venti! No…io non lo avrei mai fatto”.
La seconda telefonata è stata fatta a Iole, 40 anni, mamma di una splendida bimba di 8 anni: “Ma che bello!!! Mi ricorda il mio matrimonio! Certo io non mi sono sposata in Chiesa perché né io e né mio marito siamo credenti, ma anche io ero di 8 mesi!!! Sai, noi convivevamo già da qualche anno, ma di matrimonio non se ne parlava proprio! Ci sembrava una forzatura! Fino a quando non ho scoperto di essere in attesa di Sabrina! Allora le cose sono cambiate: abbiamo iniziato a sentire che volevamo darle qualcosa di più di una coppia di genitori conviventi (non che abbia nulla contro chi convive e ha dei figli, sia chiaro!)…e abbiamo deciso di sposarci! Volevamo qualcosa di semplice, per noi il matrimonio serviva solo ad assicurare alla nostra bimba un trattamento pari a quello di tutti gli altri bambini, una famiglia “normale” ecco! Ma poi, mentre lo organizzavamo, ci sono venuti in mente quei matrimoni riparatori di qualche decennio fa….e abbiamo deciso di rimandare di qualche mese, quando la pancia sarebbe stata evidente, per non sentirci dire che ci sposavamo solo perché io ero incinta! E così è stato! Abbiamo scelto un pomeriggio di aprile, la sala comunale del paese di mio marito, un ristorante vicino al mare…e per me un vestito lungo azzurro di seta, morbido sui fianchi e sulla pancia, con le maniche tipo bambolina! Non c’è mancato davvero nulla….avevo tutto ciò che io, da piccola, sognavo!”
Pareri decisamente contrastanti! E allora ripenso al matrimonio del collega di mio marito, 6 mesi prima: lei 21 anni, incinta di 5 mesi, in un abito color avorio che nascondeva perfettamente la pancia (vabbè che lei aveva messo si e no 3 chili…!!!)…a vederla neanche sembrava incinta! Si sono sposati in Chiesa, matrimonio organizzato in due mesi, molto arrangiato nella scelta delle decorazioni e del ristorante ( la velocità dell’organizzazione non avrebbe permesso una rateizzazione del pagamento, e non tutti possono permettersi di affrontare spese matrimoniali in contanti e subito!): lei non nascose il fatto di essere incinta agli invitati, ovviamente, ma non voleva che la pancia si vedesse per “venir bene sulle foto”. E a guardarle ora quelle foto effettivamente la pancia non si vede, ma lei, nei suoi occhi, non aveva neanche un accenno di quella gioia che dovrebbe contraddistinguere una sposa nel suo giorno più bello!
Morale della favola: la questione non è se è disdicevole o meno sposarsi con il pancione, utilizzare un abito piuttosto che un altro, nascondere o meno la pancia, ecc…ma è “Voglio davvero sposarmi?” Il matrimonio è un passo importante, pancia o non pancia, e come tale va vissuto! Sposarsi solo perché si è incinta, e poi magari divorziare dopo qualche anno perché ci si rende conto di non aver nulla in comune con il proprio marito o la propria moglie se non un figlio, o semplicemente perché è tutto avvenuto così in fretta, è, secondo me, molto più disdicevole di un matrimonio desiderato, sognato e voluto, con l’uomo/donna della propria vita e con in grembo il frutto del proprio amore da sbandierare ai quattro venti! La maternità è una gioia, non un lucchetto che chiude la gabbia di un matrimonio fittizio!
Il consiglio che mi sento di dare è perciò questo: non privatevi delle gioie legate al giorno più bello solo perché quel bimbo è arrivato troppo presto! Vivete al massimo i vostri sogni, matrimoniali e non, e fate solo ciò che vi sentite di fare! Il matrimonio è una gioia, un momento bellissimo e, come tale, va vissuto!
E voi, care lettrici, cosa ne pensate?
C’è qualcuna che si è sposata con il pancione? Come era il vostro abito e che ricordo avete di quel giorno?
O ancora: c’è qualcuna che storce il naso vedendo una sposa in abito bianco e con il pancione? Perché?
Sarei molto curiosa di conoscere le vostre idee in merito e, perché no, anche le vostre esperienze!
Alla prossima!
Ilaria Carangio
lorena catinella dice
io mi sono spoosata due volte, una con il pancione a 8 mesi e una con la mia bimba di 2 anni tra noi sull’altare 😀
Silvana dice
Questo articolo è bello.Complimenti!!!
Ilaria dice
Lorena che bello!!!!!! Deve essere stato ancora più magico condividere il vostro giorno cn la tua bimba <3
Ilaria dice
Grazie Silvana!!!