Forse quella che vi sto per postare non si puo’ nemmeno definire ricetta tout court: le proporzioni della salamoia bolognese variano secondo i gusti, in tempi passati anche secondo la disponibilita’ delle piante.
Tipica delle campagne emiliane e della tradizione contadina è, secondo me, una delle migliori combinazioni per esaltare un numero infinito di pietanze: dalle patate arrosto al pollo arrosto, la carne alla griglia, la base del sugo per la pasta, zuppe, insalate…
Bastano un pugno abbondante di sale marino grosso, un rametto di rosmarino, uno (o mezzo) spicchio d’aglio, 2-3 grani di pepe nero.
L’ideale sarebbe disporre di un mortaio di legno o pietra e frantumare tutto in questo modo; ad oggi non in tutte le cucine è disponibile questo antico attrezzo quindi, in mancanza, potete usare un tritatutto avendo cura di utilizzarlo “a pulsione” ovvero facendogli fare brevi cicli di 1-2 secondi fino a che tutto si è tritato no troppo finemente.
Il sistema ” a pulsione” evita un eccessivo surriscaldamento di quello che viene tritato che, in questo caso, si tradurrebbe in una perdita di aroma e di gusto delle erbe aromatiche.
Questa salamoia si conserva a lungo per merito del sale anche se le erbe utilizzate sono fresche, riponetela in un contenitore di vetro con coperchio a chiusura ermetica e conservatela al buio (nel mobile dove tenete olio-aceto-spezie è perfetto) e lontano ovviamente dal calore.
Con pochissima fatica vi troverete pronto un condimento e un insaporitore del tutto naturale e adattabile a tutte le esigenze: in questo modo velocizzerete anche la preparazione dei piatti che richiedono gli aromi.
Potrete creare infinite variazioni sul tema cambiando le erbe e le spezie da usare: dal curry all’origano passando per la curcuma e il peperoncino vasetti contenenti la classica salamoia bolognese o sue parenti piu’ o meno strette possono essere un regalo economico ma utilissimo e assai gradito.
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