Tutti abbiamo bisogno di amare ed essere amati, di quel dare e ricevere di azioni ed emozioni che si pongono come le condizioni senza le quali l’amore è destinato ad evoluzioni infelici. Sì perché i sentimenti unilaterali portano ad un’alterazione del vissuto affettivo per la frustrazione che recano con sé.
La società si fonda spesso su rapporti instabili e l’amore che teoricamente dovrebbe regalarci un’oasi di serenità molte volte si fa specchio di tale precarietà. Arriva allora a generare reazioni a catena incentrate su una sofferenza che spesso l’individuo non percepisce razionalmente ma che cova dentro di sé per gran parte della propria vita.
Esistono a tal proposito delle forme diffuse di amore malsano che non mancano di evidenziare maggiore incidenza e ripercussioni nell’universo femminile. Tipico di coppie che hanno in qualche modo una visione distorta del proprio rapporto, un amore malsano si distingue per caratteristiche ben precise, riconducibili a disagio relazionale:
– ha un elevato tasso di possessività che arriva a ledere sempre più la privacy dell’altro;
– si fonda su continue richieste di rinunce da parte dell’altro;
– tende a stagnarsi in azioni abitudinarie;
– soffoca qualsiasi slancio emotivo o interesse che non sia parte integrante del rapporto.
Alla base di tutto ciò vi è sostanzialmente un preciso stato d’animo: un patologico bisogno di sicurezza, attorno al quale si muovono poi talvolta la paura di essere abbandonati, la propensione ad addossarsi tutte le colpe del rapporto, una bassa autostima, ecc.
Molto spesso ad intensificare il problema è l’esistenza di una speranza inconcludente perché protesa verso cambiamenti in realtà impossibili. Una convinta presa di coscienza del problema è la base da cui partire al fine di risolverlo. Paradossalmente la risalita si verifica proprio quando si rasenta la disperazione che può indirizzare l’individuo a sotterrare con più vigore le illusioni che hanno alimentato il rapporto.
In tal senso sarà indispensabile non richiudersi in una controproducente solitudine quanto invece aprirsi ad un sano confronto con chi ha già attraversato questa condizione. Saranno proprio gli altri a far ritrovare più facilmente una sana autostima interrelazionale insieme alle motivazioni giuste per bandire relazioni altamente inquinate e dunque deleterie per la serenità di coppia.
Lisa Besutti
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