Prima di sposarsi si danno per scontate molte cose, ma quando non si è più semplici spettatori e si decide di fare il grande passo, si è assaliti da mille dubbi, anche dai più stupidi! No, non parlo dei dubbi sul partner, ma di quelli sui preparativi! Per questo a volte ci si ritrova anche a chiedersi: qual è la differenza tra partecipazioni e inviti?
La differenza più evidente parte da un semplice presupposto: la distinzione che si vuole fare tra i conoscenti, ai quali verrà inviata (o consegnata) solo la partecipazione, e gli amici più stretti e i parenti, i quali riceveranno anche l’invito. I primi saranno chiamati a presenziare soltanto alla celebrazione delle nozze, mentre tutti gli altri saranno invitati anche al ricevimento.
Un’altra differenza tra partecipazioni e inviti è che, mentre la formula della partecipazione è molto formale (infatti a sinistra vengono scritti il nome e il cognome dello sposo, a destra quelli della sposa, in basso al centro data, ora e luogo della cerimonia, infine, ancora più giù, il nuovo indirizzo del domicilio della coppia), sugli inviti, meno formali, vengono stampati solo i nomi degli sposi seguiti da una frase del tipo: “…dopo la cerimonia saranno felici di festeggiare con amici e parenti presso…” e da nome e indirizzo della location prescelta.
La persona che riceve solo la partecipazione non ha l’obbligo di comprare un regalo agli sposi, mentre coloro i quali riceveranno sia partecipazione che invito, oltre, ovviamente, a presenziare sia a celebrazione che a ricevimento, sono tenuti a fare un regalo alla coppia (anche nel caso in cui non possano essere presenti).
Inviti e partecipazioni devono essere spediti o consegnati (direi al massimo) un mese prima delle nozze, in una busta con i nomi degli sposi e dei destinatari scritti a mano e in bella grafia.
E adesso, il dilemma: inserire o no la sigla R.S.V.P. (“Repondez S’il Vous Plaît”, francese per “Rispondete Per Favore”) alla fine dell’invito? Sebbene alcuni inseriscano non solo questa sigla, ma anche il proprio numero di telefono e una sorta di “data di scadenza” entro cui rispondere, il galateo definisce il “Repondez S’il Vous Plaît” scortese nei confronti degli invitati, in quanto dovrebbe già risultare normale e scontato che essi rispondano anche se non sollecitati.
Un accorgimento simpatico ed utile da inserire nell’invito, se non già previsto all’interno della wedding bag da consegnare agli invitati il giorno delle nozze, è una piccola cartina con indicato il percorso per raggiungere la location, se molto lontana o ignota ai più.
Conoscevate la differenza tra partecipazioni e inviti?
Fonti immagini: zaragrafica.com, oncewed.com, de.tulleandchantilly.com
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