Drinnnn!!
“Ciao, mamma!”
“Dove sei?”
“In un negozio.Ho appena comprato il primer!”
“Un timer?Ma non ce l’avevi già?”
Ecco, questo dialogo la dice lunga sul fatto di come io e mia madre mangiamo pane&cosmetici un giorno sì e uno uno pure.
Ho saputo dell’esistenza del primer circa 3 settimane fa. Ripeto:tre settimane fa. E lì per lì non ho nemmeno capito bene la sua funzione. Mi avevano spiegato a grandi linee che serviva per rendere la pelle più bella sotto al trucco, per far durare di più quest’ultimo, per restringere, eventualmente, qualche poro, insomma una pelle perfettamente truccata.
Io, con tutte queste importantissime nozioni, me ne sono andata in profumeria saltellando come Cappuccetto Rosso prima di vedere il lupo.
Ovviamente, come faccio sempre, cerco di assumere un’espressione esperta, un piglio deciso alla IO VALGO. Ma basta vedermi per accorgersi che non ci capisco una mazza. Cercavo il primer tra gli smalti, per dire.
Dopo aver consultato un navigatore, ho trovato finalmente il mio prodotto.
Primo problema: non ce n’è uno. Ce ne sono almeno dieci:
quello solo per le palpebre
quello per il viso
quello per le labbra
quello per coloriti giallastri (giallastri?ommioddio!)
quello per coloriti rubicondi (non sono Pocahontas, santoiddio!)
quello per darti un colorito tipo pesca nettarina in una giornata di fine luglio
e via dicendo.
Mi è girata un filino la testa, ve lo devo dire, e l’idea di mandare tutto a monte è stata forte.
Io non ho idea di come sia la mia pelle!
Cioè, se prevedo una serata all’insegna dei festeggiamenti mi ci vuole quello per il volto rubicondo. Vedeste che belle gotine rosse c’ho dopo tre bicchieri di spumante!
Se sono reduce da un’influenza o da una cattiva digestione, dove il fegato m’ha ballato la macarena per qualche giorno, mi ci vuole quello per l’incarnato giallo.
Per il trucco pomeridiano magari mi basterebbe quello che assicura un colorito ‘pelle di pesca’.
E se invece voglio che mi duri il rossetto devo acquistare quello per le labbra…
non so se l’ avete capito, ma qua a dare retta, bisognerebbe comprarli tutti.
Ma io ho deciso di fare una scelta tecnica, ponderata, in fin dei conti mi conosco molto bene, so cosa mi ci vuole e non posso sbagliare. Infatti dopo aver cantato Ambarabà ciccì e coccò, tre civette sul comò… tho!E’ toccato a quello per il viso. E qui viene il bello. Praticamente il primer, per chi non lo sapesse, è una crema sandwich. Va messa in mezzo. Infatti prima bisogna mettere la crema idratante, poi il primer, poi il fondotinta, poi un po’ di cipria, poi il fard, poi l’illuminante…
Quando hai finito hai 8 mm di roba in viso, che a quel punto ha lo spessore di un cartonato. E ovviamente devi calcolare bene i tempi perché per mettere tutto hai bisogno di tantissimo tempo.
Inutile dire che la mia scelta non è stata giusta. Ho scelto un primer che ‘credevo’ facesse al caso mio. Invece mi secca troppo la pelle. Spello come un serpente a sonagli durante il processo di muta.
Ma non mi arrendo, prima o poi troverò quello giusto per me, e allora sì che avrò una pelle di pesca!Okay, nel frattempo saranno passati giusto quei 20-30 anni, ma son dettagli. Alla casa di cura farò un figurone sfoggiando il mio primer accanto alla dentiera.
Non è mai troppo tardi per essere fashion!
E voi, avete mai sbagliato un acquisto?
Simo
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Lumasun dice
Simo, sei uno spasso!!!!!!!!!! cmq hai ragione su tutta la linea!!! 8 mm, 3 ore davanti allo specchio e poi…. sei in megaritardo!!