Salve a tutte! Eccoci di nuovo qui per il nostro consueto appuntamento con le tradizioni legate al matrimonio: vediamo oggi cosa ci riserva la Basilicata!!!
Fonte immagine : www.stefanotorrione.com
In questa splendida regione, così come abbiamo del resto già visto per la Calabria, il termine “matrimonio” sembra essere indissolubilmente legato alla questione “corredo”. La paura di non avere un corredo adeguato (i “panni” come si usa chiamarli in gergo), portava le famiglie delle ragazze a provvederne fin dai primissimi anni della giovane, in modo da poterle assicurare un degno matrimonio!
Agli inizi del novecento risultò da un’inchiesta sugli usi e costumi del sud Italia che la dote costituiva l’appannaggio delle famiglie benestanti: più dote la giovane portava con sé più ella era considerata prestigiosa, e poteva così sperare in un matrimonio ricco! Ma spesso la dote non proveniva dalla famiglia della ragazza: in alcune città lucane esisteva, infatti, una sorta di “fondo spese” per maritare le due donne più povere! Una “classifica” veniva stilata ogni anno e le due in cime ricevevano l’aiuto dell’intera comunità!
Elemento fondamentale dell’intero corredo era costituito dal letto: tutta la parure doveva essere rigorosamente in seta, con pizzi e ricami e, preferibilmente bianca. Perché? Semplice: in questo modo era più semplice notare il “papavero rosso” dipinto sulle lenzuola in seguito alla prima notte di nozze! Eh si, come in tutto il sud Italia anche in Basilicata la perdita della verginità della donna con il suo marito dopo la prima notte di nozze era da esporre all’intero vicinato, onde evitare commenti maligni sulla virtù della giovane!
Ancora oggi il corredo simboleggia la ricchezza della donna: il giovedì prima delle nozze, infatti, è usanza mettere l’intero corredo in grandi ceste e trasportato su un carro aperto a casa dello sposo in modo da poterlo esporre al paese intero.
Anche in Basilicata, come in Calabria, il matrimonio è un evento che si protrae per giorni e giorni, i cui preparativi durano mesi e coinvolgono amici e parenti!
Caratteristica di questa regione è la molteplicità di usi e costumi che variano da città a città, a causa, probabilmente, della conformazione geografica della Basilicata che in passato rendeva difficile la circolazione delle persone, e, quindi, delle proprie tradizioni!
Usanza carinissima a mio avviso era quella del ceppo nuziale: l’innamorato depone dinanzi casa della giovane amata un ceppo nuziale come proposta di fidanzamento! Se la giovane accetta, il ceppo viene portato in casa, in caso contrario viene fatto rotolare per strada! Il problema si pone qualora non vi sia sicurezza sull’identità dell’innamorato: il padre di lei, in questo caso, si carica il ceppo sulle spalle e gira per le strade della città urlando a gran voce “’Chi ha inceppunato la figlia mia?”
Altra usanza è il corteo matrimoniale che vede lo sposo partire da casa sua circondato da un gruppo di amici (solo uomini) seguito da un gruppo di donne festose che circondavano la sposa. Entrambi i cortei erano preceduti da allegre tamburellate, utili a richiamare l’attenzione del vicinato! E se il vento si alzava proprio mentre il corteo procedeva, allora si sussurrava che la giovane avrebbe violentemente litigato con la suocera! Una volta terminata la funzione i due sposi venivano festeggiati dalla folla con confetti e chicchi di grano. Il corteo procede fino alla nuova casa, dove la suocera accoglie la nuora porgendole doni e dolciumi.
Le tradizioni matrimoniali terminano la mattina dopo la prima notte di nozze con il “Morgengab” o “dono del mattino” che consiste nella donazione che il marito da alla neo moglie di una parte dei suoi averi come segno del suo gradimento per le nozze consumate!
Ancora una volta chiedo scusa se ho tralasciato qualcosa e attendo i vostri commenti, magari con qualche notizia in più riguardo alle tradizioni legate al matrimonio…e non solo in Calabria!
Se per caso avete curiosità particolari su qualche regione o avete voi stesse delle tradizioni legate alle vostre regioni da postare, fatelo pure: sarà ben lieta di leggerle e, soprattutto, di approfondirle nei prossimi articoli!
Vi aspetto numerose!
A presto con il nostro viaggio nelle regioni italiane…e non solo!
Ilaria Carangio
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