Una cucina che funziona, come abbiamo visto nell’articolo del mese scorso, è fondamentale, ma se poi a non funzionare è la cuoca son ugualmente dolori!
Cucinare è una questione sì di creativita’, passione ed estro ma è un’attivita’ manuale che richiede un minimo di organizzazione pratica e mentale specialmente quando si hanno ospiti.
Partendo dall’ovvio ovvero che un invito a pranzo o cena deve essere fatto per tempo e accettato o declinato altrettanto per tempo per dar modo a chi prepara di farsi due conti per mettere in piedi qualcosa di ben fatto occorre in primis farsi un esame di coscienza: non è il caso di invitare dieci persone a un pranzo di cinque portate se si fa fatica a preparare un piatto di pasta al pomodoro per due nè di invitare un paio di amici e pretendere di preparare tutte le mille ricette che avete raccolto e ancora non avete avuto occasione di sperimentare.
Altra cosa importante: sperimentare ricette nuove è divertente e quando riescono bene assolutamente gratificante ma è sconsigliabile darsi all’improvvisazione proprio quando avete ospiti, sopratutto se sono ospiti di riguardo a cui tenete particolarmente.
Anche con le migliori intenzioni la ricetta che avete preso dal sito, dalla rivista, dal libro puo’ avere un errore o un refuso e al momento clou il budino potrebbe non stare in piedi o i tempi di cottura dell’arrosto regalarvi una suola da scarpe.
Prendetevi tutto il tempo per preparare prima la ricetta che vi piacerebbe tanto fare, assaggiatela da sole o in famiglia, apportate le modifiche che ritenete piu’ opportune, annotatevele e se vi sentite sicure rifate la ricetta per l’evento.
Una regola aurea che vale sia che cuciniate per altre persone sia se state solo paciugando in relax è di leggere la ricetta che volete fare da cima a fondo prima anche solo di tirar fuori una pentola: in primo luogo la lettura vi serve per accertarvi di avere tutti gli ingredienti e tutti gli strumenti, in secondo luogo per essere certe che tutti i passaggi vi siano chiari; sembra un’ovvieta’ ma succede di prendere la cosa sottogamba e di trovarsi con le uova sgusciate, la farina setacciata, lo zucchero gia’ nella ciotola e accorgersi di non avere il burro!
Siete bombardate da programmi di cucina dove tutti montano albumi a mano, temperano il cioccolato in due minuti, fanno fondi bruni come fosse la cosa piu’ veloce al mondo, dove cucinano come chef perfino modelle che devon aver mangiato si e no tre mele in tutta l’esistenza e non volete essere da meno?
Piu’ che comprensibile ma come si suol dire keep it real, mantenete i piedi per terra e se volete addentrarvi nel mondo della cucina fatelo a piccoli passi: se non avete mai cucinato o quasi e partite con la pretesa di fare una sette veli (torta notoriamente complicata) probabilmente andrete incontro a un insuccesso o a un solamente parziale successo e la cosa potrebbe demoralizzarvi.
Cominciate con ricette semplici, con pochi passaggi poi man mano osate sempre qualcosa in piu’; tenete in considerazione il fatto che quasi tutti, quando hanno voglia di cucinare, partono facendo dolci ma la pasticceria è tendenzialmente il capitolo piu’ complicato di quella vasta enciclopedia che è la cucina.
Se volete creare qualcosa di sfizioso ma semplice potete cominciare, per esempio, dagli antipasti.
Le ricette sperimentate, approvate e messe nel vostro personalissimo archivio diventeranno una collezione sempre crescente cosi’ come accidentalmente capita per il make up o per le scarpe: trovate un modo comodo per tenerle in ordine che sia una cartella dedicata con tante sottocartelle divise per portata o per ingrediente principale, un quaderno “alla vecchia maniera” dove scrivere in buon ordine e in bella calligrafia o, come ho fatto io, un blog.
Claudia
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