Si fa un gran parlare al mondo di diritti “umani”, di soprusi femminili, di categorie protette di Isis spose bambine e di guerre senza senso che poi t’arriva un manifesto jihadista “della perfetta musulmana” scritto da una milizia composta di sole donne facenti parte dello Stato islamico che riporta testualmente: le ragazze devono restare chiuse in casa e uscire solo in circostanze eccezionali. E’ preferibile che una donna rimanga nascosta o velata dietro le mura domestiche. Negozi di moda e saloni di bellezza vengono indicati come “diabolici”; e tu stai li a mettere in discussione tutti i principi che valoravano la tua tesi di “femminismo ideologico” quasi a mandarti in crisi esistenziale. Cosa c’è di sbagliato dietro tutto questo? E’ davvero così “logico” seguire/perseguire una religione al punto di ripudiare ciò che tutto il resto del mondo “osanna”? E’ davvero giusto – per le donne – accettare tali condizioni in nome di un Dio, di una cultura (ignorante o meno) o di uno ipotetico – e scellerato – stato (Isis)? Non lo posso accettare, non lo dobbiamo accettare. Ma chiudiamo gli occhi troppe volte di fronte a questa cruda realtà. Ammettiamole le donne soldato, ed ammettiamo anche che una parte di mondo accetti il bikini e l’altra il burqa; ammettiamo la poligamia come abbiamo accettato le coppie di fatto, ma non facciamo finta di niente di fronte al triste e ripugnante fenomeno delle spose bambine, come se la cosa non ci appartenesse, ovattati dalla nostra di cultura per cui preserviamo “la tenera età”.
Non è una questione “solo” di Isis spose bambine nel mondo ce ne sono più di 700 milioni e sono innanzitutto ragazze (bene/male ricordare che i tassi più elevati di diffusione dei matrimoni precoci si registrano nell’Asia meridionale e nell’Africa subsahariana) alle quali sono negati diritti umani fondamentali: sono più soggette, rispetto alle spose maggiorenni, a violenze, abusi e sfruttamento. Da non tralasciare che “in certi casi” le spose bambine vengono date in matrimonio per l’esigenza di “liberarsi” prima possibile del peso rappresentato dalle figlie femmine, ritenute meno produttive per l’economia familiare. Le conseguenze dei matrimoni precoci colpiscono anzitutto la generazione successiva a loro. Le spose bambine sono sempre costrette ad abbandonare la scuola per seguire il ruolo forzato ed obbediente di moglie (e quasi sempre nemmeno l’unica moglie, e quasi sempre di uomini anziani che in molti casi fanno riferimento a Maometto e la “sua” Aisha per sentirsi in diritto) limitando le loro prospettive future e la loro crescita all’interno di un concetto sociale, anche se di “sociale” la loro comunità non ha nulla. Senza considerare che le gravidanze precoci e i parti sono la principale causa di morte delle bambine tra i 15 e 19 anni e la morte dei neonati è per il 50% dei casi altamente probabile.
La vera tragedia del fenomeno delle spose bambine è che “qui” in occidente, ciò che i mariti fanno alle loro “piccole” mogli è violenza, è pedofilia, è stupro, è orrore. Le bambine dovrebbero essere solo libere di scegliere con quale bambola giocare e non di essere la bambola su cui sfogare le proprie repressioni forti del fatto che “così è, così si fa”. L’ Unicef e tantissime altre associazioni si muovono tantissimo in questo campo; ma se l’informazione è il mezzo più potente per “allargare” le conoscenze, non gustifichiamo tutto ciò orripilantoci all’occorrenza; affinchè non ci siano più sofferenze come quelle di Nojoud Ali – divorziata a 10 anni affinchè tutte noi, donne madri e mogli “serene” con le nostre bambine felicemente tra i banchi di scuola o al parco a sognare soltanto di che colore possano essere i vestiti della prossima barbie, e non sarà certo un manifesto islamico scritto da soldatesse sottomesse a bocciare il “modello femminile occidentale”. Noi donne “corrotte e scadenti” auspichiamo che un incubo senza fine come quello delle spose bambine appartenga solo ad un efferato e sconcertante passato.
Thea, la sposa bambina arriva all’altare ma dice “no”. La campagna shock per la Giornata internazionale delle bambine
http://youtu.be/CrPkpa-NL1I
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