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Lo swinging (o anche partner swapping), termine anglosassone ormai di moda, altro non è che lo scambio di coppia ovvero il fare sesso scambiando il partner con un’altra coppia.
Si tratta di un fenomeno da alcuni anni diffuso anche in Italia, che vede coinvolte persone “normali”, insospettabili, che scoprono il piacere di concedersi ad “altri” rispetto alla coppia. Rappresenta in fondo la realizzazione di molte fantasie dell’immaginario sessuale comune, che talora possono venire a galla nei sogni più proibiti proprio perchè è un’esperienza che senz’altro incuriosisce.
Dalle ultime ricerche, in accordo con quanto emerge dalla letteratura americana, i soggetti che si avvicinano al mondo dello scambismo sono nella norma sotto il profilo di personalità, di livello socio-economico e cultura media o medio-alta, di un’età compresa tra i 35 anni per le donne e 43 anni per gli uomini. Nel lavoro occupano posizione dirigenziali o comunque di responsabilità. Si dichiarano religiose ma non praticanti anche se provenienti da famiglie religiose.
Come funziona lo swinging?
Diversamente da quanto si pensa comunemente, gli incontri sono regolamentati da una certa educazione e bon ton che permette di gestire il tutto in modo naturale e senza forzature: le coppie si conoscono prima, bevono qualcosa insieme per rompere il ghiaccio e stabiliscono da sole quando è il momento di “approfondire”. Tra le regole dello swinging c’è inoltre un’implicita accettazione per i comportamenti bisessuali femminili ma non per quelli maschili, che sono ancora mal visti.
Alla base di questa scelta, c’è la convinzione di coppia di non venire meno a quel reciproco patto di fedeltà che hanno stipulato poiché la scelta di scambiare partner non avviene di nascosto ma di comune accordo, ogni componente della coppia ha il controllo dell’altro potendo assistere consenzientemente ai reciproci rapporti sessuali. Tutte componenti che descrivono una situazione diversa e che dimostrano l’assenza di fattori con più valenza psicologica negativa come la bugia, il tradimento, le omissioni….
Cosa c’è dietro una scelta del genere?
I casi in cui rappresenti solo una forma di perversione di coppia, senza per questo considerarla patologica, esistono e creano un ulteriore motivo di complicità e di unicità del legame stesso.
Un’altra possibile ipotesi che potrebbe spiegare questo gioco a carte scoperte è che si tratti di un escamotage ed un’illusione alimentata dall’incapacità di ammettere che il rapporto di coppia è ormai svuotato di senso e di passione.
La relazione è legata da un amore di compagnia, profondo e duraturo nel quale probabilmente è svanita la dimensione passionale, se mai è esistita, e che porta quindi a ricercarla altrove pur mantenendo prioritario il rapporto stabile e sicuro.
Altre possibili motivazioni sono ammesse dagli stessi protagonisti: alcuni dichiarano di praticare lo scambio di coppia per rompere la routine ma anche per prevenire i rischi di infedeltà.
Rimane aperto il dubbio sulla gestione della gelosia: cosa significa amare una persona e dividerla con altri?
In molti dicono che queste situazioni sono smorzate dall’alto livello visivo di eccitazione, dovuto al fatto di vedere il proprio partner con un altro ed soprattutto vederlo da esterno, nella sua completezza a 360° gradi, cosa che un rapporto a due non permette.
In ognuno dei partner scatta così qualche goccia di perversione in più: che si chiami voyerismo, esibizionismo, bisessualità, trasgressione, è comunque tutto autorizzato reciprocamente!
Ecco perché alimenta un essere amici, un essere complici e la condivisione di un’eccitazione più intensa.
Quali sono i limiti di questa esperienza?
Uno dei limiti è la tendenza possibile di dover alzare sempre di più la posta per ottenere quanto desiderato.
Può accadere, infatti, che la trasgressione acquisti le caratteristiche di una droga e quindi non lasci più la possibilità di godere delle più consuete esperienze di intimità di coppia.
Il rischio per quest’ultima è quindi molto alto, soprattutto se l’esperienza dello scambio tra coppie non viene limitato a una curiosità ma diventa routine. E anche in questo caso può nascere qualche turbolenza nel rapporto.
Non è raro che il cambiamento delle consuetudini sessuali metta in moto comunque accenni di gelosia verso ciò che sembrava tanto facile autorizzare reciprocamente e condividere.
E’ necessario quindi riflettere sia sui vantaggi che sugli svantaggi di questa esperienza: probabilmente ci si renderà conto che i rischi possono essere molto più alti dell’opportunità di creare qualche novità piacevole e un nuovo carburante utile per accendere l’eros e la passione.
E’ invece molto più fruttuoso cercare di costruire o ricostruire intimità ed erotismo nel privato della coppia, piuttosto che cercare altrove la soddisfazione di questi bisogni.
Per qualsiasi ulteriore domanda, non esitare a contattarmi scrivendomi a: psicologia@tentazionedonna.it
Ho scritto questo articolo con l’aiuto della Dott.ssa Francesca Romana Rodi
Dott.ssa Cristina Colantuono
Rosaspina dice
Voi lo fareste? io dico sinceramente di no 😀
Nienna dice
Io lo farei… Mi piacerebbe… Ma siccome il mio fidanzato non lo farebbe mai, mi limito a leggere! 😀