Da oggi fino a domenica 27 settembre possiamo liberare le città dai rifiuti con Puliamo il mondo, l’edizione italiana di “Clean Up the world”, importante appuntamento di volontariato ambientale che coinvolge ogni anni oltre 35 milioni di persone.
Dal 1993 ad oggi, Legambiente si è fatta promotrice di questo momento che ha visto in Italia crescere sempre più il numero di adesioni nel corso degli anni: l’edizione 2014 ha coinvolto circa 600 mila volontari in 1.700 comuni per un totale di 4.000 aree ripulite.
Liberare le città dai rifiuti con Puliamo il mondo vuol essere anche un’iniziativa di sensibilizzazione verso la conoscenza e l’apprezzamento delle nostre realtà : viviamo in posti magnifici, ma spesso ci dimentichiamo che sono tali, proprio perchè spesso invasi da spazzatura. Non a caso il motto dell’edizione 2015 è “Chi trova un amico trova un tesoro”: infatti, solo se tutti ci daremo una mano potremo ridare splendore alle nostre belle città.
Spesso la questione dei rifiuti viene sottovalutata o considerata un problema minore o solo di alcune zone, magari disagiate, ma in realtà è una questione di tutti: Basti pensare che secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale nel 2013 la produzione nazionale di rifiuti solidi è stata pari a 29,6 milioni di tonnellate. Un numero in costante diminuzione rispetto agli anni passati, ma che continua comunque ad essere alto.
Durante le pulizie effettuate con questa iniziativa, la tipologia di rifiuto trovata è stata davvero molto varia, ma spesso l’80% è comunque fatto di plastica: si va da bottiglie a contenitori di plastica o polistirolo, tappi, secchi, stoviglie usa e getta a mozziconi di sigaretta.
Il messaggio che questa iniziativa vuole dare è che i rifiuti possono diventare una risorsa, un’opportunità per una sorta di rivoluzione basata sulla raccolta differenziata che negli ultimi anni ha creato impianti di riciclaggio e centri di riuso, portando anche nuovi business.
Immagine:tuttooggi.info
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