Chi non ha letto su decine di rotocalchi la notizia del divorzio tra Tom Cruise e Katie Holmes forse proprio a causa di Scientology?
Questa associazione è arrivata alla ribalta delle cronache soprattutto perchè annovera tra i suoi adepti nomi come John Travolta, Kirstie Alley, Lisa Marie Presley… che ne danno quotidianamente lustro ma come questa sono numerosissime le sette e le associazioni pseudo-religiose nel mondo.
Viste le numerose critiche a loro indirizzate, cosa c’è alla base? Perchè hanno successo? Che tipo di meccanismi utilizzano per mantenere tanti adepti?
Senza dubbio è necessario collegare alle Sette religiose il concetto di ” manipolazione mentale“:
una serie di azioni, procedure e tecniche restrittive e manipolative che nei secoli hanno trovato espressioni assai eterogenee. Un’attività alla quale governi, apparati clericali, forze di polizia, strutture commerciali e singoli individui hanno dedicato tempo ed energie.
I nostri tempi non fanno eccezione: basti pensare agli studi pubblicitari che, sotto spoglie socialmente accettate, variano le proposte dalle suggestioni sessuali all’uso di immagini subliminali al fine di indurre l’insorgenza dei cosiddetti «bisogni indotti».
Lo stesso fenomeno si ripete in ambigui seminari, a metà strada fra addestramento professionale e indottrinamento culturale, oppure in ancora più scivolosi corsi di «crescita spirituale», «riscoperta emotiva» e altre simili etichette di stampo new-age, per non parlare dei trattamenti per ottenere forti modificazioni della personalità, come quelli per smettere di fumare, o dei percorsi di reclutamento di adepti per sette e religioni varie.
Qual è la differenza tra culti con struttura religiosa e religioni?
I culti hanno una struttura religiosa completamente diversa dalle chiese e dai movimenti religiosi, poiché sono esterni ed estranei alle comunità religiose tradizionali. Le sette più note appartenenti a questa categoria sono la Chiesa Universale e Trionfante, la Società Internazionale per la Coscienza di Krisna (“Hare-Krisna”), la Chiesa della Unificazione (detta anche “Chiesa Moon”, dal fondatore San Myung Moon) e Scientology.
Questi gruppi comprendono di solito almeno una dozzina di membri ma spesso molti di più.
Gli adepti aderiscono con un sistema di convinzioni fortemente sentito e accettato da tutti. Sono avviluppati dal gruppo e fortemente influenzati dai suoi criteri di comportamento. Cercano o vivono esperienze di alterazione della coscienza e attribuiscono un potere carismatico (di ispirazione divina) al gruppo stesso o ai suoi leader.
Quali sono le tappe della manipolazione nelle Sette religiose?
In alcune sette religiose vengono adottate, in genere, quattro tappe per mettere in atto la manipolazione psicologica.
- Il reclutamento attuato con tecniche di avvicinamento (l’utilizzo, ad esempio, di questionari e test di personalità come primo momento di avvicinamento, facendo leva sulla curiosità individuale) e con le tecniche di vendita (libri, corsi, conferenze alle quali invitare i futuri adepti);
- La seconda tappa è rappresentata dall’isolamento fisico con diminuzione del senso di realtà e aumento delle occupazioni pratiche, nonché isolamento della vita affettiva grazie alla “love bomb” cioè un’accoglienza ed un’accettazione esageratamente calorosa nonostante la scarsa conoscenza reciproca. Coesiste la diminuzione della privacy (addirittura anche l’andare in bagno può avvenire a porta aperta), viene attuata una forma di isolamento finanziario (con lascito totale dei beni alla comunità), nonché la deresponsabilizzazione da ogni incombenza esistenziale;
- La terza tappa è poi rappresentata dall’indottrinamento che parte anche dalla semplice alimentazione (proponendo un alto contenuto di zucchero e basso contenuto di proteine) ed arriva alla complessità della dottrina e di conseguenza all’acritica accettazione degli ordini imposti dal capo carismatico, rifiuto della società, ipnosi mirata, meccanismi di rinforzo, premi e punizioni, messaggi subliminali…;
- La quarta tappa, del mantenimento, è rappresentata dalla aproblematicità (per cui il singolo adepto non avrà da preoccuparsi di alcunché della sua esistenza), dall’esame psicologico (la totale disponibilità dei membri più anziani della setta a soddisfare qualunque esigenza psicologica del giovane adepto), dal ricatto (messa in atto di sofisticati sensi di colpa e paure da incutere nel nuovo adepto), da canti/nenie (contribuiscono a creare un clima suggestivo di maggiore recettività psicologica evitando qualunque meccanismo di oppositività), dalla possibilità di una carriera (si presenta ai nuovi adepti densa di prospettive e di mete ascensionali, fomentando così la necessità di autoaffermazione narcisistica di ciascuno). A tutto ciò consegue un senso di superiorità che risulta essere però effimero e fittizio.
Chi è il Guru delle Sette religiose?
Fillaire nel 1998 diceva: «La manipolazione mentale perpetrata all’interno di gruppi religiosi, poggia su tre pilastri: un guru, un gruppo, una dottrina».
Il guru fa leva sull’involontaria condiscendenza dei soggetti, dovuta a stress causato da particolari situazioni personali, dalla provenienza da famiglie disfunzionali, dalla tendenza alla dipendenza e riesce così a penetrare nella mente degli adepti. Non è facile perciò creare una barriera fra mente e condizionamento, fra condizionato e condizionatore: nel reclutare gli adepti, la maggior parte delle volte si punta alle loro debolezze e alle loro fragilità e da lì si parte per costruire un “falso” rapporto di fiducia, difficile poi da eliminare.
Per chi volesse approfondire, Steven Hassan ha pubblicato un articolo molto interessante e dettagliato, spiegano quali sono i meccanismi alla base di un condizionamento mentale potente.
Quali conseguenze comportano le Sette religiose?
E’ facile immaginare quanto, tale situazione, possa provocare notevoli danni: si parla infatti di danni fisici (problemi di sonno, problemi alimentari, stress lavorativo, incuria medica), danni psicologici (negli adepti si instaura una vera e propria personalità rinnovata ed a cui vengono inculcate fobie, insicurezze, paranoie, sensi di colpa) e danni spirituali (si abbandona la propria fede, illudendosi d’essere altri “Dio”).
La scelta di sposare totalmente la realtà della setta porta inoltre anche conseguenze nell’ambito familiare, sociale e lavorativo: avvengono divisioni familiari, allontanamento dagli amici, licenziamenti.
Quali provvedimenti attuare per contrastare l’indottrinamento delle Sette religiose?
I familiari e gli amici del “malcapitato” devono rendersi conto che non è costruttivo ingaggiare lotte e combattimenti “testa a testa”, nè criticare la Setta o allontanarlo in modo coatto da loro.
Al contrario è necessario assumere un atteggiamento d’interesse, di apertura e di comprensione verso il gruppo così da mantenere comunque la fiducia del familiare e raccogliere il maggior numero d’informazioni per muoversi con cautela. A quel punto è necessario avere pazienza e costanza per aspettare il momento più giusto per osservare qualche sintomo di “cedimento” ed aiutarlo ad uscirne.
Parallelamente è indispensabile rivolgersi a chi ha conoscenze ed esperienza per affrontare la situazione in modo competente. Uno dei gruppi più indicati è senza dubbio il GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa), un’associazione senza scopo di lucro che ha, tra gli altri, soprattutto l’obiettivo di fornire informazioni e consulenze sull’universo delle Sette ed aiutare chiunque si trovi in situazione di disagio a causa di aggregazioni simili.
Per contrastare le conseguenze psicologiche, il consiglio è comunque quello di rivolgersi anche ad uno psicologo così da essere sostenuti in un momento così gravoso per il benessere individuale e familiare.
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