Una cucina saporita non può esimersi dall’uso di erbe e spezie che arricchiscono i piatti, aggiungono sapore, hanno spesso proprietà benefiche e permettono di non eccedere col sale che sappiamo tutti non essere propriamente salutare oltre certe dosi.
In questo articolo vorrei trattare brevemente delle erbe aromatiche che usualmente si possono trovare fresche o disidratate o che si possono anche agevolmente coltivare in vaso o in giardino.
Molte di queste probabilmente le conoscerete già: rosmarino, salvia, prezzemolo, basilico sono piante ben conosciute e usate quotidianamente ma ce ne sono molte altre meno comuni perché non appartenenti alla nostra cultura gastronomica o non molto diffuse che vale la pena avere sottomano in cucina.
Basta rivolgersi a un buon vivaio (io vado sempre da Pesaresi in zona Torre Pedrera a Rimini che davvero ha ogni pianta possibile) o comprare le sementi in negozio od online per avere aromi sempre freschi e anche un poco di colore sul balcone e sul terrazzo.
Non serve avere il pollice verde e se ve lo dico io che sarei in grado di far appassire fiori di plastica potete crederci.
Questo articolo non ha la pretesa di risultare esaustivo, il mondo vegetale è talmente ampio e variegato che dovrei scrivere un trattato e, a parte la mancanza di competenza nel campo, credo la maggior parte di voi finirebbe per annoiarsi; mi propongo piuttosto di presentarvi alcune piante di facile reperibilità e coltivazione che magari non conoscete o conoscete solo di nome, di invogliarvi ad assaggiarle e ad ampliare i vostri orizzonti alimentari.
CORIANDOLO (anche chiamato meno comunemente prezzemolo cinese o cilantro): molto usato nella cucina asiatica, specialmente thailandese, assomiglia molto al prezzemolo per aspetto ma ha un sapore decisamente piu’ aromatico e particolare.
Da noi si usano prettamente le foglie ma nella cucina thai e indiana sono molto usati anche i semi e le radici.
Ottimo sul pesce, nelle zuppe, sulle verdure lessate, nelle salsine per antipasti e condimenti.
MENTA: ne esistono diverse varietà ognuna delle quali ha un aroma leggermente diverso. Rinfrescante nelle bevande, ottima con l’agnello, nelle insalate fredde di pasta e naturalmente nei dolci ha proprietà digestive e antisettiche.
MAGGIORANA: della stessa famiglia dell’origano ha pero’ un aroma leggermente più dolce di questo.
E’ ideale per le carni in umido, coi funghi, i legumi e coi formaggi in passato era nota per le proprietà calmanti e sedative e come digestivo.
PEPERONCINO: di grande tendenza in questo momento la coltivazione fai da te di peperoncini di diverse varieta’ dolci o piccanti estremamente decorative e ottime da mangiare; sappiamo bene tutti le caratteristiche generali di questa pianta con variazioni di forma, colore e sapore a seconda della specie.
Ormai anche in cucina il peperoncino è stato sdoganato dall’antipasto al dolce in perfetta abbinata col cioccolato.
Importantissimo ricordare di lavarsi le mani dopo averlo maneggiato o sono dolori!
RABARBARO: a differenza delle piante citate sopra del rabarbaro si usa il rizoma che, una volta maturo, è di un rosso quasi fucsia.
E’ particolarmente amaro e non a tutti piace ma col rabarbaro si fanno ottime confetture o decotti ed è spesso un aroma aggiunto a molti amari e liquori.
In grande quantità è lassativo oltre ad essere un buon depurativo per il fegato.
Dopo questa breve carrellata di erbe utilizzabili prettamente fresche arriverà sicuramente in un futuro prossimo un articolo sulle spezie più esotiche, quelle che si usano solitamente secche e in polvere.
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