Questo non sarà un articolo di consigli. Questo sarà un articolo di sfogo.
Il lavandino del mio bagno è otturato e la mia stabilità psico-fisica è decisamente in bilico. E la cosa che più la rende così ai limiti dell’oblio è il fatto che fondamentalmente il danno l’ho creato io.
Il problema principale è uno: le donne devono lavarsi i capelli. Le donne hanno mOlti capelli. Le donne perdono mOOlti capelli. Quindi, se nella doccia non posso lavarli sennò la intaso, se nel lavandino non posso lavarli sennò lo intaso, alla fine della fiera, dove CACCHIO me li devo lavare i capelli? (fine della prima delle mille alzate di voci che comporranno questo post)
Che poi alla fine, io come al solito esagero. Lavarsi i capelli nel lavandino del bagno è una situazione altamente gestibile. Basterebbe cercare di raccogliere la maggior parte dei capelli persi e buttarli in altre destinazioni più consone. Ed io fondamentalmente ogni volta lo faccio. Però, purtroppo, quel tot di capelli ribelli che sfuggono al controllo ci sono sempre. E sfuggi oggi e sfuggi domani, le tubazioni tendono ad intasarsi. Fin qui non fa una piega, giusto?
Dovete sapere che la mia vita si alterna fra giorni in cui ho voglia di fare tutto, a giorni in cui se mi dimentico il telecomando nell’altra stanza e sono felicemente sdraiata sul letto, pur di non alzarmi, mi faccio piacere per forza il programma su cui la televisione è rimasta accesa, anche se si tratta dello speciale di Super Quark sul sistema di riproduzione delle locuste del deserto.
In uno dei miei giorni da Mary Poppins, dopo aver sistemato con tecniche architettoniche/ingegneristiche le scarpe, aver cucinato tutto ciò che era in scadenza nel frigorifero, aver terminato la toelettatura completa di un “per niente felice” cane, arrivo, quasi per caso, in bagno. Il mio cervello pensa “bene, ho del tempo, perché non provo a rendere gli scarichi del lavandino più funzionali, anche se già lo sono?”. Infilo i guanti, prendo un vecchio spazzolino, trasformo una clip di ferro in un uncino, e comincio l’opera.
Forse uno dei più grandi errori della mia vita.
Parecchie schifezze l’ho tolte, devo darmene atto, ma credo di averne conficcate altrettante, in posizioni irreversibili delle suddette tubazioni. Se prima l’acqua scorreva molto lentamente (ma nota bene: SCORREVA), adesso il mio lavandino sembra un avvallamento dell’asfalto dopo un acquazzone. Acquazzone di piogge acide verdi, per la precisione. Perché per non farmi mancare niente, e convinta di risolvere la situazione, ci ho anche buttato una bottiglia intera di Mister Muscolo (quello che dovrebbe sciogliere e disincrostate anche quelle tubazioni riempite di calcestruzzo). L’unico effetto riscontrato da quest’azione, è stato il cambio di colore dell’acqua stagnante. Da bianco opaco a verde “mostro del lago”.
Siete mai andati al campeggio? Io ci ho passato praticamente tutta la mia infanzia, e la cosa che odiavo di più al mondo erano (e sono) i bagni in comune. Mattina e sera prendevi tutti i tuoi effetti personali, tipo asciugamano (rigorosamente appoggiato in spalla), spazzolino, saponetta, deodorante, cremina, e ti avviavi verso il bagno in comune. Ecco. Questo è quello che sto facendo in questi giorni. Prendo tutta la mia robina, e mi lavo nel lavandino di cucina. E credetemi, fa schifo. Il lavandino è strapulito, l’acqua è calda, ma alzare gli occhi e vedere piatti e bicchieri sgocciolanti mentre ti lavi i denti, mi scombussola i ritmi quotidiani. E non consigliatemi di farlo nel bidet. Mi rifiuto categoricamente.
Stasera quel sant’uomo di mio padre proverà a sistemare la situazione (era venuto a vedere anche ieri sera, ma dopo essersi messo le mani nei capelli e avermi urlato un non specificato “ma come cazzarola hai fatto?????”, è fuggito).
Tutto questo per dirvi che: se non siete sicuri di ciò che state per fare, NON LO FATE!
Sto diventando la barzelletta dei miei amici.. ormai la domanda che sorge spontanea al mio arrivo non è più “come stai?” Ma “insomma? Con quale storiella delle tue ci intratterrai oggi?”
Saluti intasati, Beatrice
Fonte immagine: dieta-e-bellezza.myblog.it
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