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I’m not Italian, I’m Neapolitan! It’s another thing!
“Sono napoletana, tutta un’altra cosa”. Così esclamava Sofia Villani Scicolone – in arte Sophia, prima Lazzaro e poi Loren – ai microfoni di Barbara Walters.
Eh già, perchè l’appasionante storia di Sophia Loren – nome americanizzato – è tutt’altro che “italiana”. Sebbene nativa della Capitale (20 Settembre 1934), si è sempre sentita napoletana, giacchè la madre ancora in fasce, da Roma la portò a Pozzuoli, a casa dei nonni, dove è rimasta fino all’adolescenza, salvo poi tornare a cercare successo nella città eterna. Era il 1950 ed il concorso Miss Italia istituì una nuova fascia proprio in onore della Scicolone: Miss Eleganza. Così a 16 anni entra a far parte degli “ambienti giusti” e la conoscenza di Carlo Ponti (che diventerà prima il suo produttore, poi compagno di tutta la vita sposandolo per procura nel 1957 con un escamotage messicano dato che il produttore era già sposato ed il divorzio fu introdotto in Italia solo nel 1970 e poi, definitivamente con rito civile a Parigi nel 1966, tra non poche polemiche, ndr) la consacrò a icona quale la conosciamo; fu però il produttore Goffredo Lombardo a darle il cognome Loren. “Quando incontrai Carlo iniziai a sentirmi finalmente capita e protetta, a lui bastava uno sguardo per sapere cosa pensavo. Quando io e Carlo capimmo di essere innamorati, nel 1954, sul set de La donna del fiume, io sentii che lui era l’uomo della mia vita e il resto non mi interessava più”.
Si afferma come la più grande icona del cinema italiano nel mondo grazie all’interpretazione del suo film-simbolo, “La Ciociara”, che le vale il premio Oscar come migliore attrice e le regalò altri venti premi. Sono gli anni ’60, e Sophia ha già all’attivo dieci anni di carriera. Recita accanto a Frank Sinatra, Cary Grant (l’affascinante attore si innamorò di lei e le propose il matrimonio, ma lei lo respinse), John Wayne e Anthony Quinn, è diretta da registi quali Mario Monicelli, Ettore Scola, Charlie Chaplin e Sidney Lumet.
Marcello Mastroianni – “Un miracolo del cinema e della vita”. Così rispondevano i due amici a chiunque chiedesse loro se oltre il rapporto lavorativo, ci fosse di più. Insieme hanno girato in tutto dodici film. Tra tutti spicca Ieri, oggi e domani di De Sica (titolo che l’attrice ha scelto anche per il suo libro autobiografico). La scena dello spogliarello, accompagnato dalla musica Abat-Jour di Henry Wright, è rimasta nella storia e nell’immaginario erotico di molti, tanto da riproporlo in chiave ironica nell’ultimo film che i due hanno girato insieme: “Prêt-à-Porter” di Robert Altman trent’anni dopo.
Il sodalizio con De Sica, le permette di recitare in film che la rendono indimenticabile, tra cui “Matrimonio all’Italiana”, “L’oro di Napoli” e la tetralogia di “Pane, Amore e…”. Per “Matrimonio all’Italiana” riceve la seconda candidatura all’Oscar.
Vita privata – Dal 1960 al 1977 vive a Roma, poi, si trasferisce con la famiglia in California. Nel 1968, dopo due aborti, nasce Carlo Jr Ponti e nel 1973 Edoardo. Carlo è direttore dell’Orchestra di San Bernardino, Edoardo è un regista americano. Nel 1982, finì nel carcere femminile di Caserta, dove restò per 17 giorni, con l’accusa di evasione fiscale. Le responsabilità della frode vennero poi attribuite al suo commercialista. Restò il danno d’immagine; nel 2013 la Cassazione la dichiarò totalmente estranea ai fatti. Nel 2007 la coppia Ponti-Loren si trasferisce a Ginevra, dove l’attrice vive attualmente. La Loren possiede anche un appartamento nell’esclusiva Trump World Tower di New York. Il 2007 è anche l’anno della scomparsa di Ponti, dopo oltre 50 anni di convivenza con l’attrice, Carlo muore, all’età di 94 anni. I due sono stati anche importanti collezionisti d’arte. La collezione Ponti-Loren comprende oltre 150 opere e numerosi reperti archeologici.
A lei sono andati anche numerosi riconoscimenti ed onerificenze. Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino portando, per la prima volta nella storia, insieme ad altre 7 celebri donne, la bandiera olimpica. Il 21 maggio 2009 entra nel Guinness dei Primati come l’attrice italiana più premiata al mondo. E’ stata onorata della stella numero 2000 sulla Hollywood Walk of Fame.
Insomma, per la bella “Donna Sophia”, oggi splendida ottantenne che porta egregiamente la napoletanità nel mondo ed è vanto d’orgoglio per i partenopei e non, una vita piena di successi e zero rimpianti: “Io sono una persona positiva, guardo sempre avanti. Non c’è stato mai tempo per la nostalgia. Le sfide e la passione ti mantengono sempre giovane. E poi io ogni giorno mi invento qualcosa che mi fa stare bene, anche una piccola cosa come leggere o mettere ordine tra le mie cose”.
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