(Fonte immagine: lei.excite.it)
Anche se di questi tempi sembra Novembre più che Giugno, è tutto un gran parlare della prova costume.
La prova costume.
Io, se penso a questa frase, mi viene in mente solo il carnevale di Viareggio.
Perché la prova costume l’ho fatta solo per il carnevale, alla recita della scuola in quinta elementare e quando ho travestito mia figlia da bidone della pattumiera durante un Martedì grasso.
Questa cosa mi affligge e mi dà pensiero come potrebbe darmelo sapere che fine ha fatto il chihuahua di Paris Hilton.
Che poi, parliamoci chiaro, noi donne ce ne sbattiamo tutto l’anno della nostra forma fisica. Che il nostro fisico sia a pera, a mela, a macedonia non ce ne importa molto fino a che non arriviamo ad Aprile. Lì allora ci prendono le fregole e vai di dieta super veloce che ti fa perdere acqua come il radiatore sfondato della Panda, ma basta che tu beva un caffè e li ripigli subito.
Il vero segreto, e qui mi trasformo in Rosanna Lambertucci de noattri, è avere cura del proprio fisico tutto l’anno. Tipo che non ti puoi sfondare di tiramisù e braciole in umido da Settembre ad Aprile, per poi campare fino a fine Agosto di crackers e acqua, giusto?
Sì, giusto, ma tanto tutte facciamo così. E non fare di no con la testa che so che anche tu lo fai.
Poi vabbè, il fatto che non ce ne freghi una mazza è scontato.
Almeno parlo per me. Posso essere un filino fortunata ad avere di natura un fisico filiforme e un metabolismo che a suon di sprangate fa ancora il suo lavoro, però questa fissa della prova costume non ce l’ho. Però baro, alla grande. Tipo che scelgo un costume che valorizzi al massimo il mio pseudo fisico. E chi non lo fa?
Per esempio: se mi mettessi un bikini con il sopra a fascia ti chiederesti se io sia Simona o Ernesto. Già son piatta come un tagliere, se mi metto la fascia il mio decolletè sparisce. Il vuoto cosmico mi ritrovo.
Allora una volta ho provato il reggiseno imbottito. Va là che genialata! Sì, come no. Talmente imbottito, che una volta fatto il bagno ho continuato a gocciolare acqua dai seni manco dovessi allattare mezza spiaggia. E poi è poco signorile strizzare il costume una volta uscite, strizz! strizz!
Cioè, voglio dire, vabbè che ho poco seno, ma salviamo almeno le forme e la faccia!
Il sotto del costume mi piace a vita bassa. È presto detto: non ho lo stacco di coscia di Pamela Anderson e il costume sgambatissimo mi sta male. E fa molto anni ’80. E allora deve essere semplice senza troppi fronzoli. Quando dico fronzoli intendo quei costumi con le gale che ti fanno sembrare una ballerina brasiliana senza averne però il lato B. Quei costumi così pieni di onde e ondine da far invidia all’Oceano Atlantico. Quei costumi così farfallosi da far concorrenza alla farfalla inguinale di Belèn. Ecco, no, non sono di mio gradimento.
Un discorso a parte sono i costumi interi. Che io amavo quando ero giovane e mi tuffano in acqua con la stessa grazia con cui si butta un ippopotamo nel fango. Il costume intero è comodo, è sportivo, ti permette di fare tuffi alla Cagnotto, le capriole come un bimbo e le acrobazie degne di essere esibite al Circo Togni.
Va da sé che non ho più l’età per fare certe, quindi il costume intero mi è quasi inutile. Senza considerare che vedermi abbronzata a pezzi non è che mi dona, dico bene? Pensateci: faccia e braccia scure e pancia bianca, sembro un biscotto Ringo, non si può fare.
E poi vogliamo parlare del costume bianco? Dio, che bello! Bello e impossibile aggiungerei. Fatti un bagno e guardati. Anzi, copriti. A meno che tu non sia albina, il costume total white non te lo puoi permettere. A meno che non sia bianco sì, ma di neoprene o polisterolo. Sennò è tutto una trasparenza, è tutto un vedo non vedo, è tutto un guardare da parte del genere maschile della spiaggia, che come una entra in acqua con un costume bianco, si appostano come cecchini sulla battigia per vederla uscire. E sembra di essere a Riccione durante Miss Maglietta Bagnata 2013.
No, ma vi pare dare questo spettacolo gratis? Minimo fatevi pagare.
Oddio, c’è chi la dà gratis, la performance dico. E questo è un altro discorso.
Comunque anche quest’anno la mia prova costume è andata. Nel senso che è andata proprio. Nel fare il cambio degli armadi non trovo più i miei costumi. Persi. Spariti. Chissà dove sono io miei due pezzi.
Minimo hanno fatto una fuitina con i calzini spaiati che mi spariscono nella lavatrice.
E tu, che costume preferisci indossare?
Simo
simona dice
io con la mente preferisco indossare..il minimo,ma in pratica lo scafandro!..anzi una bella muta da sub di neoprene contenitivo ovviamente nera!!!dentro di me sono molto somigliate al super pippone che hai messo in foto,ma poiche’ la realta’ e’ piu’ somigliante a una mortadella,mi fido della via di mezzo..reggiseno con spalline e ferretto..perche’ essendo gia’ imbottita di mio,non mi sembra il caso di aggiungere ,e il triangolo mi sega il collo tipo impiccagione.e lo slip..liscissimo,l’unica vera fissa che ho e’ che deve essere a tinta unita,non mi piacciono i costumi a fantasia..anche perche’ le righe?!?giammai!!fiori e fioroni nuooo!!..comunque Simo poiche’ tu non mi hai mai visto,se devi pensare a una mia immagine..hai presente Ursula Andress nel film 007 che esce dall’acqua con il bikini bianco?!?..ecco quasi uguale!
ciao!
simona
serena dice
Ciao Simo, io avendo la pancia non proprio palestrata e con qualche smagliatura (ricordi della gravidanza) preferisco indossare il tankini, quello con gli slip e la canotta per intenderci….se non altro valorizzo le gambe..che quelle ancora si possono guardare dai!!
Simo dice
Simona, ti penserò così,dai!E sono sicura che non vado molto lontana, va là!
Serena: ah, quello con gli slip e canotta si chiama tankini.Lo so adesso. Meriterebbe un altro articolo anche solo per il nome!
Miss Dreamer dice
All’improvviso diventi paranoica e segui folli diete.
Non disperare, “Non è mai troppo tardi per essere quello che vuoi essere”.