Per fare la modella devi essere normopeso: è questa la frase che, seppur banale, diventerà una vera e propria condizione imprescindibile per tutte le ragazze israeliane che sognano di fare le modelle.
In questi giorni, infatti, il governo israeliano ha varato una legge davvero in controtendenza rispetto ai canoni quasi scheletrici che passerelle e pubblicità ci impongono: la legge ha bandito dalla pubblicità le donne (e gli uomini) con un indice di massa corporea inferiore a 18,5 (il tasso usato per identificare la malnutrizione dall’Organizzazione mondiale della sanità).
Non a caso si è deciso proprio in questo paese di passare con urgenza alla promulgazione della legge: le statistiche hanno dimostrato che il 2% circa delle ragazze tra i 14 e i 18 anni soffrono di gravi disturbi alimentari e, non si può negare, che molti di questi problemi sono causati da un fattore “emulazione” , essendo il mondo della moda e della televisione ambito soprattutto dalle giovanissime.
La legge impone, inoltre, che chi pubblica immagini pubblicitarie dovrà dichiarare se sono state alterate per fare sembrare più magri i soggetti. I trasgressori possono essere passabili di denuncia, anche da parte degli stessi cittadini e multati. Ulteriore clausola è che le modelle che vogliono partecipare ad una sfilata o ad uno shooting, dovranno procurarsi un certificato medico che confermi che nei tre mesi precedenti hanno mantenuto un imc sano.
Il tema dell’anoressia nel mondo della moda e dello spettacolo, è uno dei più scottanti ad oggi: non dimentichiamo la famosa campagna denuncia lanciata da Oliviero Toscani nel 2007, con Isabelle Caro e il suo corpo fotografato nudo e magrissimo, che diede origine a numerose critiche e dibattiti; la famosa settimana della moda a Milano, non a caso, ha visto case di moda aprire le porte anche a modelle oltre la 42 e a stabilire come limite minimo di imc 18,5; inoltre da quest’anno, si è costituito il gruppo delle “Sentinelle della salute” costituito da Scilla e Fabrizia Ruffo di Calabria, Isabella Gaetani d’Aragona, Marta Ferri, Carolina Salvati, Laura Lombardi, Raffaella Genghini, Barbara Insom e Rossana Ciccarone, nomi noti al jet-set italiano, che avranno il compito di monitorare le modelle delle sfilate e promuovere e sostenere la diffusione di un modello sano di bellezza e di femminilità, che non è assolutamente rappresentato da un corpo anoressico. Il tutto patrocinato dall’Assessorato alla Salute.
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