Questa è bella. Elena Santarelli su Twitter si è messa a dare un nome a… i suoi barboncini?
Macchè.
Alle sue due cocorite? Nemmeno.
Alle sue smagliature. Avete letto bene: alle sue smagliature. Era meglio se dava i nomi a un paio di criceti allora.
La cosa di per sé può far sorridere, anzi, tanto di cappello alla Santarelli per il coraggio di ammettere che lei ce l’ha.
Ma ce l’ho anch’io. Mica sei la sola bella mia. Il problema è che io, per dare il nome alle mie smagliature, dovrei avvalermi dell’elenco telefonico per evitare di dare nomi doppi. Non so se mi spiego.
Perché non sono due, o quattro, ma un filino di più. Ma non penso di essere la sola. A volte, nello spogliatoio della palestra, ce le contiamo facendo a gara a chi ne ha di più. Praticamente come le gare dei pischelli nel bagno della scuola. Questione di numeri e di centimetri.
Perché ogni donna ne è vittima, purtroppo. Dobbiamo (a volte già dall’adolescenza) combattere con queste antiestetiche striscette bianche simili alla bava di una lumaca. Questi segni che sembrano zip chiuse, questi solchi bianchi che sembrano lasciati sulla nostra pelle da uno Zorro impazzito armato di bianchetto.
Alcune arrivano senza nessuna avvisaglia già da giovanissime. Le chiamano ‘le smagliature di crescita’, quando fai quei botti di crescita tipo “Fino a ieri ero alta un metro e un pinolo e oggi sono alta come una cestista della NBA” E a quell’età puoi avere anche una concorrenza maschile in questo campo, perché questo tipo di smagliatura se la beccano anche loro (eccheddiamine, tutto noi?).
E anche a loro succede che magari fino a una settimana fa arrivavano a malapena allo sportello dei bicchieri e oggi, non solo arrivano anche a quello dei piatti, ma ti pare che in casa si aggiri uno sconosciuto coi baffi e la voce di Joe Cocker. E ti domandi “Ma dov’è il mio cucciolo alto un metro e un barattolo di pelati? Giuro, era qui fino a dieci giorni fa”
E quando il fisico è costretto a crescere tutto insieme, qualcosa si strappa. Per forza. Che poi, diciamoci la verità, a quell’età lì cosa te ne frega della smagliatura. Che per altro si insidia silenziosamente e quando te ne accorgi è già tardi.
Quando sei giovane il detto “Prevenire è meglio che curare” lo lanci nella pattumiera insieme al pacchetto di chewing gum o alla prima sigaretta.
Invece da grande, quando magari hai pure intenzione di procreare, ti informi, tieni di più alla tua linea, alla tua salute e allora ti spalmi tonnellate di crema su tutto il corpo. Tipo che se tuo marito fa tanto di abbracciarti dopo la seduta, gli sgusci via che manco un’anguilla. In questo caso forse ce la si fa. Forse, perché dipende anche dal tipo di pelle che hai, dalla tua costanza di sembrare un filetto di tonno bello unto un giorno sì e uno pure, dall’elasticità della cute, e sì, diciamocelo, anche da una bella dose di fortuna. Conosco donne che alla domanda “Tu hai smagliature?” mi guardano ebeti come se gli avessi chiesto “Sai dirmi con esattezza quanti giorni, ore e minuti mancano alla prossima congiunzione astrale tra Giove e Venere?”. Fortunate, non c’è che dire. Io in tal senso sarò fortunata in amore, che vi devo dire. Ho dei segni indelebili, tipo uniposca bianco, che ricordano i vari passaggi della mia vita. Ne ho alcune (sto facendo outing? Chiedo: sto facendo outing? Vi autorizzo ad additarmi quando mi incontrate urlandomi “Tu sei quella delle smagliature!”) sui fianchi che col passare del tempo si sono pure sbiadite. Una favola. Sono il ricordo della mia gioventù, di quando sono cresciuta un botto, di quando dalle Barbie sono passata a vestirmi come Madonna in Like a virgin, di quando ho cominciato a mettere il lucchetto al mio diario segreto.
E poi ne ho alcune, poche poche, sul seno. Piccole e impercettibili. Mica perché ho avuto fortuna. No, perché ho anche le tette piccole e impercettibili, tutto qua. E queste sono il ricordo di quando sono diventata mamma, di quando dal tanga leopardato sono passata ai mutandoni contenitivi, di quando sono passata dalla minigonna giropassera alla pancera contenitiva, di quando sono passata dallo stappare un prosecco il sabato sera, a far saltare il tappo del biberon ogni 4 ore.
E voglio dire, in questo caso son bei ricordi.
Quindi, cara la mia Elena Santarelli, siamo tante sulla stessa barca. E io, non potrei mai fare come te. Non potrei postarli su Twitter i nomi delle mie smagliature.
Perché a me, 140 caratteri, mica mi bastano per la lista.
E voi? Siete anche voi vittime delle smagliature?
Simo
Puoi leggere di me anche su: acasadisimo.blogspot.it
Lumasun Napoli dice
Fantastico, mi hai fatto ridere tanto!!!!!!!!!!!! L’elenco del telefono!!! ahahhahahhah certo che ne sono vittima, quale donna non lo è? ricordo ancora quando, alla prima gravidanza, mi ungevo ogni mattina di olio di mandorle dolci…. sembravo un bastoncino findus appena fritto!
Simo dice
Grazie Lumason del tuo contributo, mi fai sentire meglio.Infatti, quale donna non lo è? Ma se ne parla poco.Noi donne quando apriamo bocca citiamo solo la cellulite.E le smagliature porelle? Ne vogliamo parlare?Ecco.
LaDamaBianca dice
Che bello questo post 🙂 mi hai fatto sorridere, e anche di cuore!
Anche io ho un bel numero di smagliature purtroppo. Ci sono stati periodi in cui le ho odiate a morte, mi sentivo marchiata a fuoco. Me ne vergognavo, cercavo di scoprirmi il meno possibile.
Tuttora non le amo, ma evito di farci la guerra.
Buona serata.
Airin B dice
ehmbè…io.tutte nelle tette…va che è sfiga, mica potevano sparpagliarsi, macchè avrebbero sofferto di solitudine, tutte insieme..però non sono malata di cellulite, l’avete sentito lo spot “la cellulite è una MALATTIA”….fffiuu menomale allora l’ipotiroidismo di cui soffro è solo un inestetismo….
Le pellegrine Artusi dice
io smagliature? noooo…..no dicevo l’eleco del telefono non basta 😀
Nunzia dice
Ahahahah!
Mi fai morire!
Eccerto che ce le ho anche io!
Crescita, gravidanza, dimagrimento, allargamento di giro vita…tutto mi ha lasciato qualche riga…oltre che qualche ruga!
Ma ti dico la verità: le smagliature ho sempre guardate con infinita curiosità, mai con fastidio (lo so, non sono normale).
Mi sa che un giorno provo a seguire le linee…magari scopro qualcosa di nuovo…o magari mi esce fuori il disegno in “pelle” della Monna Lisa!
Uahahahahahah!
Amalia Manzi dice
Cellulite e smagliature marchiano a fuoco qualsiasi donna, non ne esiste una che non ne abbia! E lo dicono i medici. Da rosse (appena nate) a bianche il passaggio è brevissimo, un istante! Ed è vero che nemmeno ce ne accorgiamo! Bisognerebbe impiastricciarsi di crema idratante, praticare un po’ di attività fisica e nutrirsi in maniera equilibrata sin da piccoline, ma chi lo fa davvero? Chi riesce a rinunciare alle prelibatezze della cucina italiana soprattutto (credo solo le anoressiche, con tutto il rispetto per loro, eh)? Per non parlare dei cibi che ci fanno più male, ma sono quelli più saporiti, e di cui, noi DONNE, in particolare, in alcuni momenti, non riusciamo a fare a meno. E allora impariamo a ignorarle, ma anche ad amarle in alcuni casi: ci ricordano la nostra vita, le nostre vicissitudini, testimoniano quello che siamo state.
Patrizia dice
Presente! Nella crescita hanno pensato bene di annidarsi tutte nel seno perché una mattina mi sono svegliata passando dalla tetta modello pera da adolescente ad una terza piena… E vabbe! Poi ad ottobre sono diventata mamma e nel caso me lo dimenticassi posso sempre ricordarmelo guardando pancia e fianchi -.-” che si quelle valgono la pena ma a 22 anni un po’ ti rodono 🙁 e non ci sono creme e oli che tengano ti serve solo una bella botta di culo per esserne immune xD
Angela Severini dice
forse sara' un fatto genetico? mia mamma nn ha smagliature ma nemmeno io… sembra incredibile ma nn ne è apparsa nemmeno una anche quando sono dimagrita 14 kg… fortuna? mha….