Chi dice che il galateo sia un insieme di teorie sorpassate adatte alla vita d’altri tempi, dovrà ricredersi: nei prossimi articoli ci dedicheremo infatti al bon ton dell’universo virtuale, soffermandoci sul mondo di internet, a partire dalla posta elettronica, per proseguire sulle bacheche virtuali ed i social network.
Come abbiamo detto già in passato, il galateo non è un antiquato e soprattutto statico elenco di norme di comportamento, ma è un insieme di concetti che muta col tempo per seguire l’evoluzione dei nostri costumi. Come tale, non poteva ignorare l’avvento di internet e del mondo virtuale, con la conseguente rivoluzione nei metodi di comunicazione che questi strumenti ci hanno offerto, e quindi si sono subito sviluppate regole e consigli per un comportamento degno del bon ton anche in ambito virtuale.
Prima però di affrontare i singoli argomenti, permettetemi una divagazione verso un tema si applica poi a tutti questi moderni mezzi e luoghi della comunicazione: voglio soffermarmi per un attimo a parlare del linguaggio che scegliamo di usarvi.
La mia è una preghiera accorata, una supplica, un invito ad amare e rispettare la bellissima lingua in cui ci esprimiamo: non abusiamone, cedendo ad un linguaggio storpiato ed infarcito di orrende abbreviazioni ed anglicismi!
Le prime colpevoli? Tutte quelle “innovazioni” introdotte principalmente dai messaggi di testo dei telefoni cellulari (in inglese si parla proprio di “text-speak”, come fosse una lingua a sé): parole troncate, numeri che prendono il posto delle lettere, orribili K che usurpano lo spazio alle C e le H, le vocali che scompaiono assieme agli spazi tra una parola e l’altra ed alla punteggiatura, e, orrore degli orrori, lettere maiuscole e minuscole che si alternano senza logica né buonsenso. Sono un colpo al cuore di chiunque rispetti l’italiano, e se già sono sconvenienti in ambito privato, immaginate di trovare un simile obbrobrio in un ambito che potrebbe avere contenuti o contatti professionali!
Inutile che vi dica di evitare profanità ed insulti: vien da sé che questi non fanno né mai faranno parte della buona educazione! Ma anche l’abuso di parole straniere, le “faccine” composte di punteggiatura, ripetizioni di lettere e punteggiatura al di là di qualunque regola ortografica: tutte tentazioni da evitare con accuratezza!
Ricordate poi una cosa fondamentale: scrivere TUTTO IN MAIUSCOLO EQUIVALE AD URLARE… e da quando in qua un urlo sguaiato è considerato elegante? Mai, appunto, per cui evitatelo con cura: il tasto “tutto maiuscolo” non vi renderà più chiare e visibili, ma solo aggressive e maleducate. Semmai, che sia la scelta accurata delle parole a veicolare l’intensità del vostro messaggio, e non le vostre scelte tipografiche! Con questo intuirete anche che lo stesso discorso può essere applicato anche all’eccessivo uso di grassetto, corsivo, e, ancora peggio, colori e font non tradizionali: se anche solo state considerando di scrivere in Comic Sans 18 rosa… meritate che vi sia tolto il saluto, oltre che perdere ogni speranza di essere prese sul serio!
Con questa preghiera vi saluto, e vi rimando ai prossimi articoli in cui ci soffermeremo in dettaglio su vari luoghi e mezzi di comunicazione a cui siamo tutti molto legati: prossima puntata: la posta elettronica!
PallinoGirl
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