Se c’è un ambiente che può mettere duramente alla prova qualsiasi desiderio di attenersi al bon ton questo è quello dei mezzi pubblici. Tutti dobbiamo prendere i mezzi ogni tanto – può essere un appuntamento quotidiano che ci porta verso scuola, lavoro e casa, oppure un avvenimento speciale che ci spinge ad abbandonare l’auto e sfidare la folla che si accalca su autobus e metropolitane.
In certe condizioni diventa estremamente difficile mantenere il contegno necessario, e come al solito potremmo dire che i dettami del bon ton potrebbero essere semplicemente ricondotti al buon senso più basico; ad esempio se sulle porte della metropolitana c’è un cartello che dice “fate scendere prima di salire” questo non è un grande invito a rispettare i dettami del galateo, ma un semplice richiamo al buon senso: se vogliamo introdurre nuove persone all’interno di un compartimento già pieno, forse è il caso di lasciar uscire quelli che vorrebbero disperatamente scendere, prima di fiondarsi in massa come una testuggine di legionari romani.
Altre cose a cui potremmo cercare di fare attenzione? Ad esempio sulle scale mobili stiamo destra se non vogliamo salire gli scalini: al solito non è educazione, ma istinto di sopravvivenza: provate a farlo nell’ora di punta e sarete travolti da una mandria di milanesi inferociti che vogliono salire le scale più in fretta del meccanismo.
Avete trovato un posto a sedere (dopo aver verificato che non ci siano persone anziane, malate o donne in gravidanza avanzata a cui cederlo seduta stante)? Ottimo, ma non allargatevi con borse, gomiti, ginocchia e libri fino ad occupare lo spazio vitale di chi vi circonda!
Parliamo anche di igiene personale ed odori molesti: a parte supporre che facciate correttamente uso di deodorante perima di avventurarvi nella sauna che si genera naturalmente in un autobus in pieno agosto sotto il il sole, per quanto certi nuovi sedili siano comodi essi non sono il vostro divano di casa! Per cui non sono lo spazio in cui sistemarvi il trucco, mangiare il pranzo a base di cipolle e cavolfiori, stendere lo smalto per le unghie: un pò di contegno!
Attenti all’inquinamento acustico! Essendo spazi chiusi e rumorosi, non aggravate la sofferenza dei compagni di viaggio con chiacchere urlate da un lato all’altro del vagone (nessuno vuole sapere cosa pensate del fidanzato di vostra cugina), musica a palla (l’mp3 con le hit di Gigi D’Alessio potrebbe essere vittima della sommossa popolare guidata da chi è a portata d’orecchio), telefonate strillate magari addirittura in vivavoce (perchè?! Semplicemente vi chiedo: perchè?!) e improvvisate sessioni di Karaoke.
Visto la capienza stile scatola di sardine di molti mezzi nell’ora di punta, un invito è anche a prestare attenzione a cosa scegliete di leggere/vedere/sfogliare sui vostri telefonim tablet e gadget vari: sappiate che probabilmente ci sarà qualcuno alle vostre spalle perfettamente in grado di vedere il vostro schermo… e regolatevi di conseguenza (ehm, parliamo di materiale NSFW?).
Incidenti e ritardi fanno parte del quotidiano. Prendiamo atto del fatto che inveire con un linguaggio che farebbe arrossire uno scaricatore di porto non servirà a smuovere l’ingorgo più velocemente, che gli addetti ai tornelli non possono effettivamente materializzare vagoni extra con uno schiocco delle dita e che comportarvi come un gorilla impazzito non ripristinerà la circolazione interrotta. In caso di problemi, fate un grosso respiro, verificate percorsi alternativi, e continuate ad affrontare la giornata rispondendo alle avversità con il galateo!
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