Siete ad una festa, e state ridendo con i vostri amici quando arriva lei, la vostra nemesi. Avete felicemente evitato di incrociarvi per mesi, ma alla fine è successo: siete faccia a faccia, circondate da spettatori… cosa fate? Scartiamo le opzioni violente – poco ma sicuro che un ceffone ben centrato sarebbe una grandissima soddisfazione, ma non siamo sul set di Beautiful e quindi lasciamo da parte i melodrammi e atteniamoci alle regole del vivere civile.
L’unica via è quella della cortesia non ipocrita: un saluto minimalista, un cenno del capo (evitiamo baci ed abbracci finti come le extensions della soubrette media italiana) e via, passiamo oltre.
Inutile farne un dramma e stringere la mano nemica come fosse un pesce marcio, o sfidarsi con sguardi di fuoco degni di un film western: siete adulte, e potete far finta di non odiarvi a morte per i dieci secondi necessari.
Ah, mi sembra inutile dirlo ma è ovviamente estremamente maleducato aspettare che l’avversario si sia allontanato (ma volutamente non abbastanza) per lanciare commenti al vetriolo agli altri spettatori: poveretti loro, è facile che siano pure amici di entrambe, e non è affatto carino metterli in imbarazzo – divisi tra la battutina cattiva e la difesa della vittima.
Anche la mia tentazione più forte – esclamare con entusiasmo “Ancora tra di noi? Che jella!” – è assolutamente fuori luogo per cui dovrete come me rassegnarvi. Pure l’opzione opposta – ignorare l’altro come se fosse trasparente, passare davanti facendo finta di nulla, non è proprio da persone mature e rischia di scatenare ilarità (e un po’ di compatimento) in chi assiste a questa pantomima – conosco chi l’ha fatto, e ho visto le reazioni. Fidatevi, non volete essere quella persona.
C’è da dire che al di là del singolo incontro/scontro, questo tipo di ostilità purtroppo tendono ad essere anche affari che si trascinano nel tempo, più lunghi e noiosi di un’edizione sottotitolata del Settimo Sigillo… e purtroppo di solito coinvolgono non solo voi, ma anche chi vi circonda. Cercate allora di non rendere la vita impossibile agli amici: non devono essere costretti a scegliere tra di voi e la vostra nemica, anche se sarà naturale che in certe occasioni lo facciano: la rivale propone una gita? E’ chiaro che voi non sarete invitate e non sarà alto tradimento la scelta di chi vorrà andarci. Voi organizzate una cena a casa vostra? Ugualmente ovvio che non la inviterete, e che non potrà lamentarsene (anzi, invitarla sarebbe solo una provocazione per metterla dalla parte de torto, e voi siete più mature di così, vero?).
La vogliamo spendere una parolina anche sui social network? I commenti finto-anonimi ma che tutti capiscono essere rivolti al nemico NO, non si fanno. Niente scuse. O avete il coraggio di dire le cose in faccia, o niente. Si tace, perché non avete dieci anni. E in realtà anche se aveste dieci anni ( ma non dovreste essere su un social network e di quello dovrei discutere con i vostri sciagurati genitori) mandare a dire le cose per facebook è da vigliacchi e poco educati. Quindi fatevi (e fateci) un favore, eliminate l’amicizia, o meglio ancora bloccatela per non rischiare di cadere in tentazione: zero contatti uguale zero cadute di stile.
Vi siete mai trovate in una condizione simile? Come avete reagito? Dateci i vostri consigli!
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