Paese che vai usanza che trovi. Mai proverbio è stato più azzeccato. La notizia sta facendo il giro del mondo e nella parte occidentale sta creando non poco scompiglio. Di cosa parliamo? Del matrimonio della sposa senza volto. Si si avete letto bene….la sposa senza volto.
Pochi giorni fa si è si sono uniti in matrimonio la dicianovenne Hannah Batya Penet e il diciottenne Shalom Rokeach. Lo sposo è il nipote del capo rabbino della dinastia hassidica Belz, una della più importanti al mondo e che rappresenta una vera e propria aristocrazia degli ebrei ortodossi. Alla cerimonia hanno assistito 25 mila invitati che secondo le tradizioni ebraiche sono stati suddivisi, per assistere alla cerimonia, tra uomini e donne.
Gli sposi fanno entrambi parte della grande dinastia d’Isdraele, quella appunto degli hassidici Belz, che prende il nome dall’omonima cittadina ucraina a pochi chilometri dal confine con la Polonia.
Come tradizione prevede, la sposa si è presentata con un sontuoso ed accollato abito bianco e con il volto completamente coperto da un velo per nascondere e proteggere il viso dagli sguardi degli sconosciuti.
La celebrazione è terminata verso le 4 del mattino ed è stata gestita, secondo ciò che è trapelato dagli ospiti, con una regia ed un rigore quasi militare. Soltanto gli uomini hanno usato qualcosa come quasi un milione di bicchieri di plastica. Per gestire al meglio l’enorme afflusso di gente gli organizzatori dell’evento hanno mandato tra la folla individui muniti di megafono per dare disposizioni a tutti. Sono stati allestiti alcuni maxi schermi per trasmettere la diretta del matrimonio.
Come da tradizione ebrea gli uomini e le donne assistono al matrimonio e festeggiano in luoghi separati. In questo caso le donne hanno seguito l’evento a due chilometri di distanza dagli uomini.
La sposa ha fatto una scelta coraggiosa che per noi del mondo occidentale è difficile da capire. Per il suo modo di pensare e per come è stata educata, nonostante la sua giovanissima età, ha deciso di nascondere il suo viso anche nel giorno più bello della sua vita. Ha indossato un velo per non farsi guardare dagli invitati. Il candore del suo abito spiccava e contrastava con il nero usato dalla maggior parte degli invitati alla celebrazione.Questo nella nostra concezione è quasi impensabile visto quanta importanza diamo alla bellezza. Non potremmo mai pensare di andare ad un matrimonio dove la sposa nasconde il suo volto agli invitati che vogliono festeggiare con lei questo evento.
A diciannove anni non deve essere facile da gestire un evento del genere. Avere 25 mila invitati, una macchina da guerra come regia, una religione molto forte che presuppone anche potere e riverenza. Insomma possiamo solo augurarle di aver fatto quello che voleva e di essere stata felice di averlo fatto.
E voi cosa ne pensate di questa sposa senza volto?
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