La stagione delle feste che è in arrivo non ci porta solo tante occasioni di celebrazione e scambio di regali… ma ci porta (manco a dirlo!) un sacco di eventi e feste da organizzare e a cui andare! Ma… siamo pronte a farlo senza commettere passi falsi? Vediamo qualche consiglio!
Primo scenario: siamo noi a organizzare una festa – che sia una cena, un party o qualsiasi forma di ritrovo solletichi la vostra fantasia ( io sto contemplando di replicare il mio pomeriggio Cupcakes & Makeup dell’anno scorso… scambio di regali, più dolci, esperimenti di trucco e parrucco: vi assicuro che è un successo garantito!). Come procedere con gli inviti?
Nella maggioranza dei casi parliamo di un evento dai numeri ridotti, una piccola festa privata, una cena o un’uscita tra amici: in questo caso possiamo affidarci alla tecnologia, e sfruttare inviti elettronici, mail e telefono. Per quasi tutti questi eventi un invito scritto, su un cartoncino stampato o scritto a mano… beh, è un po’ un’esagerazione! Ma se volessimo, per divertimento, seguire questa via (perché il fascino dell’invito formale non è da sottovalutare), quali sono i termini chiave per l’invito ad un “grande evento”?
Un invito scritto di norma implica che si tratta di un evento di una certa importanza (infatti, se ci pensiamo, il primo invito scritto immancabile a cui pensiamo, è quello per un matrimonio o una cerimonia ufficiale!) per cui la prima cosa fondamentale è inviarlo per tempo – di solito si intende circa tre settimane prima dell’evento: così i nostri invitati avranno il tempo di programmare l’evento nella loro agenda, nonché di pensare a una mise appropriata!
Sull’invito bisogna sempre specificare il luogo, la data, l’orario e l’occasione che si celebra.
Le sigle S.P.R., “si prega di rispondere”, oppure R.S.V.P., “répondez s’il vous plait”, richiedono una risposta da parte dell’invitato – che potrà fornirla sia per posta che per telefono, possibilmente in maniera sollecita. (In ogni caso, è buona norma mettere in calendario un recall telefonico pochi giorni prima dell’evento per confermare tutte le partecipazioni ed evitare sorprese).
La dicitura “cravatta nera” stampata su un biglietto d’invito vorrà dire che è d’obbligo l’abito elegante sia per l’uomo che per la donna.
Stiamo volando un po’ troppo in alto? Torniamo alla nostra cena di natale, al pomeriggio per lo scambio dei regali, tutto in tono più domestico?
Allora è il momento, come accennavamo, di scatenare i mezzi tecnologici: fuori cellulari, smart phone, computer e chi più ne ha più ne metta. Se è un invito per poche persone, la cosa più comoda è la telefonata, in quanto l’invito fatto per telefono permette di dare più informazioni alle persone che si vogliono invitare, e soprattutto permette di avere una risposta immediata. Per quanto riguarda feste, buffet, cocktails e in genere tutti i ricevimenti con molti invitati, l’invito scritto non è obbligatorio, ma se vogliamo evitare una serie infinita di telefonate meglio ripiegare su una mail, una pagina “evento” su un social network (per dare tutti i dettagli, aggiornare le informazioni, aggiungere eventualmente foto e collegamenti).
Come già accennato prima, se l’evento conta su un numero rilevante di invitati, armatevi di pazienza e mettete in conto di doverne richiamare molti qualche giorno prima dell’evento per la conferma, visto che tanti tardano fin troppo a rispondere (doppiamente e triplamente valido per un evento su facebook, in cui anche chi ha cliccato la sua partecipazione, non è da darsi poi per così certo!)
Ma torniamo a un evento di numeri limitati, magari una cena o un cocktail party… e vediamo qualche altro spunto :
Cena seduta o buffet? Non sapete se potete « stringere » tutti gli amici intorno al tavolo, o è meglio organizzare un buffet a cui servirsi liberamente ? La regola vorrebbe che per una “seduta” abbastanza formale, ci debbano essere almeno 60 cm di tavolo a testa. Se lo spazio non c’è, meglio in piedi (che poi vuol dire accomodati su sedie, poltrone, divani qua e là per la casa, in gruppetti spontanei di conversazione che possono riservare piacevoli sorprese!).
L’arrivo di ospiti “accompagnati”: a volte capita che anche dopo tutte le vostre mail e chiamate, l’amica decida all’ultimo di portarsi dietro qualcuno a sorpresa “perché cosa sarà mai una persona in più”! (nota: se la cena è seduta non pensateci nemmeno, care le mie ospiti: avete presente quei sessanta centimetri di cui sopra?). Può essere una sorpresa poco piacevole, ma la perfetta padrona di casa non lo darà a vedere al momento, accogliendo i suoi ospiti con il sorriso. Far notare all’amica che non è proprio una idea simpatica può essere rimandato a una lecita telefonata del giorno dopo!
Una parola sul look: a meno che non sia un evento da cravatta nera, la padrona di casa deve essere la prima a proporre un look curato ma non esagerato. No a chili di gioielli, tacchi vertiginosi, silhouette improbabili e più trucco di un’intera filiale di Sephora. E’ molto probabile che i vostri invitati accolgano un invito in casa come una rilassante serata per un look elegante ma casual, per cui non volete certo metterli a disagio presentandovi pronte per la prima della Scala!
E se siamo noi gli invitati?
La questione è allora molto semplice si tratta di rispondere in tempi rapidi, sia per il sì che per il no; e di presentarsi puntualmente il giorno della festa. Vediamo:
Vengo!
Siete felici dell’invito ricevuto e non vedete l’ora di partecipare: la prima cosa che dovete fare è quindi, rispondere alla padrona di casa. La regola d’oro è che avete al massimo tre giorni per rispondere all’invito, ma ovviamente prima è anche meglio. (Discorso a parte per l’invito telefonico che presuppone una risposta immediata, ma se anche avete preso tempo – che so, per controllare la disponibilità del partner espressamente invitato – non tenete la vostra ospite in sospeso all’infinito: tre giorni sono sempre il massimo possibile!). Date una risposta sicura, e niente bidoni dell’ultimo minuto a meno che non abbiate un vero buon motivo (parliamo di crisi di famiglia, emergenze mediche… non un’amica che vuole uscire quella sera!).
Quando rispondete all’invito è di norma permesso chiedere alla padrona di casa solo i dettagli a proposito di luogo, orario ed eventuali particolarità dell’evento. Non è educato chiedere l’elenco completo di chi è invitato/confermato perché è un po’ come dire che non ci si fida del giudizio della padrona di casa per quello che riguarda la scelta degli ospiti; nel caso di particolari situazioni (amici/nemici, problemi di lunga data) sarà cura della stessa padrona di casa informarvi della situazione .
Come accennato prima, il Galateo prescrive che, se invitate personalmente, è buona norma presentarsi da sole senza allargare l’invito ad altri, neppure il compagno. Se foste stati invitati entrambi, l’invito sarebbe stato rivolto ad entrambi!
Non ti offendere, ma non vengo…
Può anche succedere di trovarsi nella condizione di dover rifiutare l’invito ricevuto, sia per impegni precedenti, che semplicemente perché non si ha piacere di partecipare all’evento. Ebbene sì, considero questo motivo assolutamente valido, perché trovo una mancanza di rispetto tremenda per la padrona di casa andare controvoglia, senza apprezzare la sua ospitalità. Molto più educato declinare con tatto, ed evitare di prendere in giro i presenti.
Dovendo declinare un invito, vale la regola della rapidità: telefonate subito, senza inutili attese, alla padrona di casa per avvisarla della vostra assenza. Solo se si tratta di amici con cui siete in vera confidenza potete spiegare in dettaglio il motivo del declino, altrimenti vanno bene motivazioni generiche (problemi di salute se l’evento è a breve termine, impegni prestabiliti, etc). Non cercate scuse troppo elaborate perché è troppo facile scivolare nell’eccessivo, che verrebbe percepito come una presa in giro.
Se vi trovate a declinare un invito di particolare riguardo, può essere un gesto carino inviare un mazzo di fiori con un bigliettino di scuse il giorno stesso della festa. Attenzione in quel caso al linguaggio del fiori! Qualche suggerimento? La dalia (riconoscenza), la calendola (dispiacere), il fiordaliso (delicatezza) e la salvia splendente (stima).
Il giorno dell’evento:
Il giorno della festa, e mi direte che sono fissata con gli orologi, la regola clou è la puntualità! E’ segno di buona educazione e di rispetto per i padroni di casa, per cui cercate di arrivare all’orario stabilito. Se siete in ritardo di più di un quarto d’ora, telefonate subito per avvisare. Se siete in anticipo, non presentatevi alla porta prima di 5 minuti dall’orario stabilito: presentandovi mezz’ora prima scatenereste solo il panico nella padrona di casa impegnata negli ultimi ritocchi (alla casa o alla sua mise, poco importa!).
Spesso con i miei amici abbiamo dibattuto sulla necessità di non presentarsi mai a mani vuote. Spesso diventa difficile decidere cosa è di troppo, e se potete la soluzione migliore è chiedere un suggerimento direttamente a chi ben conosce le persone che vi ospitano. Di solito, si va a colpo sicuro con:
fiori freschi per la padrona di casa – da far recapitare il giorno dell’evento, prima dell’arrivo degli ospiti e non da portare con voi (ne abbiamo parlato già nell’articolo sui regali, vi ricordate?), oppure
una bottiglia di vino per il padrone di casa – da aprirsi a sua discrezione.
Meglio evitare i dolci a meno di non averlo preventivamente concordato, perché la padrona di casa avrà già previsto il dessert e questo potrebbe solo scombussolarle il menu!
Una nota per i fumatori: se i padroni di casa non fumano, potrebbero mal sopportare l’odore di fumo nella loro casa, per cui cercate di evitare di cadere in tentazione. Mettetelo in conto prima di uscire, e rassegnatevi a una serata smoke-free.
In ultimo, il consiglio fondamentale: divertitevi, cercate di parlare con più persone possibile, non monopolizzate l’attenzione e se venite accompagnate, non isolatevi con il vostro accompagnatore (per quanto irresistibile sia!). Buone feste a tutte!!!
PallinoGirl
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