Epifania tutte le feste porta via… niente di più bugiardo, specie nel 2016 che tra l’altro – si dice – sarà l’anno delle “scuse buone per le feste lunghe”. pare in fatti che quest’anno con soli 7 giorni di ferie se ne possano fare ben 30!!!
Ben detto vi direte! Eh no! Eh no!!! Come la mettiamo coi kg da perdere “lontano dalle feste” ed il buon vecchio mantra che vuole l’inizio della dieta proprio all’indomani della vecchiarella? (Lo stesso mantra che vorrebbe a questo punto la calza della vecchina divorata in un’unica nottata!). Un attimino per respirare? Per rendersi conto che ieri era Natale e domani e già Carnevale? Eh si perchè se ancora non lo sapete il giovedì grasso è alle porte quindi se non avete ascoltato il mantra di cui sopra affrettatevi a terminare la calza, vorreste mai “accavallarla” con i dolcetti carnevaleschi? Non ci siamo! Tutto troppo in fretta!
A proposito di fretta, io questa cosa vorrei spiegarla bene dal mio punto di vista, poichè quest’anno -quello trascorso intendo- è stato un tantinello… veloce! Ma partiamo dal pre-natale, anzi dal dopo estate. Iniziamo col dire che l’estate io non l’ho “vista” proprio, ma questo è un altro discorso. Settembre, tempo di scuola e sugli scaffali insieme allo zaino ed il porta-pastelli, tutti insieme appassionatamente c’erano già appollaiati qui e lì piccoli segnali di Halloween. E dico piccoli perchè qui in Italia c’è ancora un sottile muro che divide i contrariati dalla festa satanica dagli integralisti di “ogni mondo è paese”, quindi per par condicio ancora non abbiamo nei centri commerciali un settore con categoria “feste/Halloween”, giusto per non offendere nessuno, come giusto trovare dolcetto e scherzetto nelle ceste centrali delle corsie (dei centri commerciali) come superstiti di un inventario malandato dei magazzini e depositi annessi. Quindi temporalmente da Settembre saltiamo a Novembre e per lo sfizio di accorciarci la vita, la sfilata coi costumi “allegramente tristi e macabri” l’abbiamo fatta sotto le luminarie Natalizie. Eh già, perchè se la buona tradizione voleva l’albero di Natale messo su l’otto dicembre, da qualche anno a questa parte con la smania di anticipare le cose, le lucine di Natale fanno già capolino a Novembre e l’albero “nature” o sintetico che sia lo vendono insieme alle radici estive di basilico al reparto Brico. Tanto che ci siamo, lo piantiamo prima che poi “prende” bene!
…ora ho capito pure la strana forma delle luminarie del paese di mia madre e perchè al 15 di gennaio non le hanno ancora tolte. Quando le installarono feci fatica a capirne il significato non riuscendo facilmente ad accostarle al Natale: Pasqua è la risposta! Voglio dire, ora ho capito perchè somigliavano ad un angioletto, sarebbero servite a rappresentate l’arcangelo Gabriele durante le poi feste Pasquali! Tanto col susseguirsi frettoloso degli eventi tanto valeva un buon 2×1.
Ma torniamo al tema dieta che è quello che ci attanaglia nelle feste ed in questo susseguirsi di ricorrenze credo meriti attenzione particolare.
Con la calza di dolciumi ancora sul comodino, vi siete fatti un giro nei negozi? Ebbene sì, signore mie! E’ San Valentino! O meglio… dovrebbe essere a Febbraio, ma ci sono già cuori blu ovunque! Già ci vedo uscire dai negozi con in una mano il vestito preso a noleggio per la festa di carnevale e nell’altra la scatola di cioccolatini. Ed attente a non aver preso una gattina sexy o la suora col frustino perchè potreste scambiare la busta delle compere e nella confusione recapitare invece del cioccolatino amoroso il… messaggio subliminale!
Che dire in tutto questo… ovvero ci sarebbe da menzionare il buon Paul Valery: “La vita perde in velocità ciò che guadagna in varietà, in complessità, in conservazione” quindi amiche mie – e non – misuriamo con la giusta “clessidra” il tempo che avvalora le cose e poco importa se abbiamo ancora un Pandoro da smaltire messo lì, nell’angolo come un bambino in punizione con le orecchie d’asino. Ci sarà tempo per mangiarlo… magari inzuppandolo nel sanguinaccio!
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