Donne e ironia: accoppiata vincente o binomio sfortunato? Avete presente quando si dice “Ironia portami via”? Bene, io perfettamente, e non tanto per il rischio (altissimo tra l’altro) di dovermela dare a gambe levate quando mi accorgo che l’interlocutore non ha tanto bene inteso il sottile filo che passa tra l’ironia pungente e la sincerità tagliente, ma quanto è che in questo “imprigionante” mondo moderno, dove ci sono più chat scritte che parole dette, se non corredi di faccina/emoticons l’ultima risposta “ironica” chattata, ti ritrovi a dover affronatare degli incidenti diplomatici che manco la crisi di Sigonella. Ecco, per usare ironia ci vuole forza coraggio e pazienza, perchè come in tutte le cose “femminili” che si rispettino pure lo status ironico ci siamo dovute conquistare, ma una volta ottenuto vi assicuro che si rivelerà essere l’arma vincente dinanzi ad atteggiamenti virulenti, e chi meglio di una donna (ironica per aggiunta) può capovolgere una situazione da sfavorevole a favorevole?
Donne e ironia: falsi miti da sfatare
Ma la donna è sempre riuscita ad essere ironica? Su questo punto mi sono soffermata ed ho inziato a documentarmi e vi dirò che non solo lo è sempre stata (a lode e svantaggio) ma deve ancora tutt’oggi sfatare il -falso- mito che è dotata di poco sens of humor (per dirla difficile) a confronto dell’uomo che sembrerebbe invece guadagnarsi il trono caustico. L’ironia è resa efficace soprattutto dalle donne ed è grazie a questa capacità che le donne sono riuscite a scherzare, a ridere senza paura, senza imporsi dei limiti, parlando di fatti ed eventi importanti, tutt’altro che superficiali. L’avete letto “Orgoglio e pregiudizio”? Bene partiamo da Jane Austen che ha fatto trasudare ironia da ogni singola riga scritta. Ci troviamo nel XVIII secolo a cospetto di una scrittrice che sforna il suo capolavoro in un periodo fatto di proibizionismo servile al sesso ed alle donne era a stento riconosciuta una forma di razionalità, e lei (Jane Austen, ndr), è riuscita a ridicolizzare le esasperazioni di una società che innalzava l’ipocrisia a regola suprema con l’ironia. E la Littizzetto dei giorni nostri? Lei ci ha montato su un’ intera carriera con l’ironia (diciamo più autoironia).
Però non è sempre così sapete? A volte l’ironia -non capìta- apre scenari apocalittici con armi di distruzioni di massa annesse, tra le persone che sanno usare il termine e quelle non consone all’uso accettivo del termine stesso. Mi spiego. Avete presente la potenza dei social? Presto detto, fatevi un giretto tra le milamilioni di pagine “ironiche” e farete caso che non sempre l’ironia veste i panni della genialità, piuttosto smette quelli dell’intelligenza per coprirsi poi di insulse e spregevoli battute. Ecco, quello è un territorio mistico direi, dove il confine dell’allegria si mischia a quello del bigottismo becero fino a creare onde di malcontento alte quanto quelle della Versilia. Va da se che il discorso non tocca le pagine dei politici odierni in quanto al giorno d’oggi spesso la comicità viene affiancata alla politica, ironizzando fatti e momenti di notevole importanza, quelle (le pagine)non solo sono ammesse ma vanno sostenute a manetta.
Altro esempio negativo ma da tenere bene a mente è: quanto è vincente usare l’ironia per cavarsela (sempre le donne, eh!) sul luogo di lavoro? Ebbene signore, quì c’è un profondo ed accurato studio da parte della sottoscritta che è giunta ad una sola conclusione: cautela! Perché possa esserci ironia, è necessaria la presenza dell’altro, un altro che ascolta, un altro che intende, un altro che sia disponibile anche semplicemente a guardare. Quanti uomini, datori di lavoro, che ascoltano, intendono e soprattutto che siano disponibili a porre orecchio, annoverate tra le vostre conoscenze? (La vostra guida spirituale è fuori concorso insieme al vostro parrucchiere di fiducia). L’unica cosa che mi viene da suggerire è sfogate su altre donne come voi, magari on the social, con l’hashtag giusto al massimo ve ne uscite con un top trend del giorno con annessa compagnia della risata a seguito e state sicure che anche gli uomini sapranno riderci su (dopo avervi dato delle acide, ovvio!)
Lascia un commento