Un’indagine del CENSIS ha ‘fotografato’ un campione di 1.200 donne italiane le quali sono state sottoposte a domande relative al loro benessere in campo sociale, professionale, sentimentale. Si tratta di una complessa ricerca che va a contemplare diverse categorie di donne.
Scopriamo così che le donne italiane “figlie del XXI secolo” sono più disinvolte sessualmente rispetto a quelle di un tempo, ma non per questo hanno dimenticato l’importanza di valori tradizionali. Due su dieci sono soddisfatte e felici del loro percorso di vita, in quanto hanno raggiunto una buona sinergia tra il lavoro ed una serena gestione della familiare, riuscendo inoltre a dedicare del tempo esclusivamente a se stesse.
Ritornando alla su citata categorizzazione, fatta eccezione per quel 20% di “super-donne”che si dichiarano felici in quanto realizzate professionalmente ed in ambito familiare, procedendo nell’analisi del rapporto Censis, scopriamo un altro 24% di donne che affermano di essersi sì realizzate formando una solida famiglia, ma che nel contempo sentono il peso costante delle occasioni perse. Ci sono poi quelle che potremmo definire le “casalinghe sognatrici”, di solito molto giovani, non molto secolarizzate, sposate e che aspirano ad un ideale di donna libera, differente dal loro.
Le restanti tipologie comprendono le donne che non hanno ancora messo su famiglia.
Troviamo le “fidanzate speranzose”, ragazze solitamente d’età compresa tra i 18 e i 25 anni, in buona parte studentesse, che vivono dai propri genitori pur avendo già una storia importante che sperano si concretizzi in matrimonio e figli. E poi le fantomatiche “single” che a detta loro sono aperte a nuove relazioni, ma il più delle volte sono infelici. A completare il quadro vi sono le sempre più numerose separate e divorziate.
Il rapporto del Censis sembra dunque rivelare che la solitudine spesso e volentieri non è affatto una scelta volontaria soprattutto se si considera che ben 7 donne su 10 rinuncia a relazioni occasionali, arrivando anche a trascurare completamente il sesso, pur ritenendolo una componente importante della vita.
Insomma quello che ci si apre davanti è un panorama spiccatamente eterogeneo dell’universo femminile, il quale se da un lato rimane ancorato ai comportamenti tradizionalmente legati alla donna, non manca di avvertire i moderni cambiamenti, emergendone a fatica o con nuova autoconsapevolezza, ma sempre con profondo spirito critico.
Lisa Besutti
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