Come ogni anno con l’avvicinarsi dell’ 8 Marzo e della ricorrenza della Festa delle donne, l’opinione popolare si divide in fazioni da guerriglia pro e contro l’argomento. In memoria (ed in virtù della rubrica) alle donne, a tutte le donne “comuni” per dare un senso a questo giorno vi propongo alcuni grandi personalissimi esempi di donne famose che hanno fatto la storia di ieri e faranno quella di domani.
Coco Chanel – la stilista rivoluzionaria. Gabrielle Bonheur Chanel è stata la prima stilista ad aver pensato alla moda come qualcosa di funzionale, che facesse sentire le donne comode e libere, rivoluzionando il concetto di femminilità. Mademoiselle Chanel non si volle mai descrivere come femminista, ma la sua rivoluzione nel disegno dell’abito femminile coincise con l’esplosione del movimento femminista. La storia della moda le assegna l’invenzione del tailleur, ed è sua la firma del “profumo di donna per eccellenza” Chanel numero 5.
Nilde Iotti – la signora della politica. Leonilde Jotti è stata la prima donna italiana a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati, nonché prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle cinque più alte cariche dello Stato. Ex partigiana durante la Resistenza, muove i primi passi giovanissima sulla sponda del Partito Comunista. Una vita dedicata alla politica sapendosi guadagnare ruoli e posizioni importanti, facendosi rispettare e ammirare dai colleghi maschi. La dimostrazione che non solo le ex veline arrivano in Parlamento.
Rita Levi Montalcini – Una vita per la scienza. L’unica donna italiana insignita del premio Nobel per la medicina nel 1986 e la prima a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. E’ stata una neurologa e senatrice a vita italiana. Nel 1947 le venne offerta una cattedra alla Washington University di St.Louis dove fece la sua scoperta più importante: la proteina del fattore di crescita del sistema nervoso (Ngf), studio che trent’anni dopo venne premiato con il Nobel, una ricerca fondamentale per la comprensione dei tumori e con ricadute importanti nella cura di malattie come Alzheimer e Sla.
Samantha Cristoforetti – la prima donna italiana nello spazio. Samantha è un’aviatrice, ingegnere ed astronauta laureata in ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco di Baviera,in Germania ed in Scienze Aeronautiche presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, si è successivamente specializzata nella scuola di volo per piloti militari in Texas e ha guidato Caccia AM-X per anni, addestrandosi presso le basi di Colonia, Houston e Mosca. Parla correntemente tedesco, inglese e francese e ha una buona conoscenza del russo. Quando si dice: puntare alle stelle!
Mina – la cantante “senza volto” (o dai mille volti che dir si voglia). E’ stata per decenni (e lo è ancora) la più grande voce italiana. Donna bellissima e a suo modo rivoluzionaria. In un paese ancora troppo bigotto fu allontanata dagli schermi senza mezzi termini (dalla Rai, tv nazionale) per un figlio fuori dal matrimonio, vero affronto alla “decenza” dell’epoca. In più di 30 anni ha continuato a vendere milioni di dischi senza nemmeno un’apparizione in Tv. A maggior dimostrazione che in certi casi l’importanza dell’immagine è nulla!
Michelle LaVaughn Robinson Obama – La prima first lady che è più di “un’accompagnatrice”. Avvocato con laurea ad Harvard, moglie del 44° presidente degli Stati Uniti d’America. Oltre ad essere una donna dal ruolo importantissimo (non dimentichiamo quanto è stata attiva durante la campagna elettorale di Barack Obama), è la prima first lady afroamericana ed è la prima first lady che fa “tendenza” per bellezza e per stile.
Marilyn Monroe – la “dea” im_perfetta. E’ stata un’attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense. L’icona della bellezza dagli anni 50 ai giorni nostri. L’esempio di donna “in carne” emblema della seduzione. Non a caso il suo mito è senza fine.
La lista potrebbe (e dovrebbe) allungarsi con ancora tantissimi nomi di donne famose che con il loro poco od il loro tutto hanno cambiato il corso della storia, da attrici a medici, da casalinghe a professoresse a cantanti o modelle, senza dimenticare nemmeno tutte quelle donne che subendo violenza ed atti disumani restano nell’anonimato ma contribuiscono a combattere con le loro dolorisissime esperienze la lotta contro la violenza sulle donne.
A tutte, buona festa delle donne.
Lascia un commento