Immaginiamo di vivere verso la fine degli anni’60.
Boom economico, la musica, la rapida ascesa della danza come forma di aggregazione e l’emancipazione femminile nel mondo del lavoro.
Sebbene questi fossero elementi di svolta per una vita più soft, rispetto al passato, la vera realizzazione di una donna portava alla mente un unico evento importante: il matrimonio.
E chi non coronava questo sogno? Solo pazienza e coraggio per quel marchio con su scritto “zitella”.
Certo è, che non avere la sicurezza di un affetto che possa scaldare il cuore è alquanto doloroso, si innescherebbero milioni di quesiti del genere “cosa c’è che non va in me?” e da lì a scandagliare tutti gli eventuali errori.
Una donna sa trovare sempre una soluzione a tutto, o quasi. Riesce a dimenticare e a ricordare allo stesso tempo, come piangere ininterrottamente la sera prima e ridere in modo sguaiato il giorno dopo, come se nulla fosse successo; il fatto è che siamo abituate ad ascoltare le storie col “vissero tutti felici e contenti” tipo quelle della nonna, e quindi trovare un uomo diventa una ricerca spasmodica della felicità, senza capire che la felicità si può costruire con quello che già abbiamo, non con quello che ancora non c’è.
Ora, riportiamo questa situazione ai giorni nostri e vediamone le differenze, o meglio, alcuni vantaggi. Ceretta, pigiamone inguardabile e occhialoni non saranno più un problema; mai più alle lotte per il telecomando e per un po’ di coperta.
Okay, questi sono quei consigli tradizionali che si danno ad un’amica il cui cuore è stato appena infranto. Ma con un po’ più di oggettività capiamo subito che queste non sono soluzioni così piacevoli e che in ogni caso serve una massiccia dose di pragmatismo.
Cosa significa? CAMBIAMENTO . In una parola, la chance di volgere ad una vita nuova con la consapevolezza di non dover tornare sulle vecchie cose sia nel bene che nel male.
Perché in entrambi i casi avete sbagliato qualcosa e vi ha portato a determinate situazioni, tra cui l’essere single.
Lasciate stare qualsiasi forma di etica personale circa il concedersi agli altri. Iniziate col riprendere l’amore per voi stesse, ritrovate l’equilibrio perso con la vostra mente per stare bene prima da soli e poi con gli altri. La differenza sarà percettibile.
Non avete amicizie con cui condividere questo triste momento? Createvele, riprendete vecchi rapporti, tuffatevi. Oggigiorno si stringe amicizia ovunque e la palestra è il posto giusto, ci si prende cura del corpo e di tanto in tanto si può conversare. Riempite il tempo dedicandovi a due chiacchiere con l’amica di sempre, uscite/organizzate viaggi con amici, vi sentirete libere di non incappare in scenate di gelosia, circondarsi di persone che vogliamo fa bene aiuta il cuore e aiuta a ritornare coi piedi per terra.
Studio e lavoro da intensificare assolutamente: crea un senso di soddisfazione e per un po’ pensare e ripensare non sarà più un chiodo fisso.
Amare se stessi vuol dire conoscersi a fondo e contrariamente al contesto socio-culturale del quale facciamo parte – in cui vince chi ha di più – coccolarsi un po’ significa automaticamente essere altruista che a differenza dell’egoista, sa di dover dare. Bisogna correre dei rischi e camminare con un pizzico di incertezza,senza mai perdere di vista l’ “io”.
L’amore è un’energia positiva e quando non gira questa forza, crea assuefazione nei confronti degli altri.
Anche la religione ce lo insegna: “ama il tuo prossimo come te stesso”, perché il bene che regaliamo a chi ci sta accanto è indivisibile dall’amore che dovremmo provare per la nostra anima.
Natalia
Fonte: dal libro “Single per sempre” di Maria Rita Parsi
Lascia un commento