Bentornate a tutte le future sposine e non che ci leggono con tanto affetto!
Questa settimana, le nostre tre ragazze ci parleranno di un aspetto molto importante nell’organizzazione del matrimonio.
Parliamo infatti di MUSICA durante il ricevimento di nozze: sì? No? Quanto spendere? A chi rivolgersi?
Ecco cosa pensa Federica, la nostra inviata che esprime un punto di vista “moderato”, tra innovazione e tradizione:
La musica che accompagnerà il giorno delle nozze è un elemento davvero importante ma a volte scegliere quella giusta è davvero difficile.
Prima di tutto bisogna tenere conto del tipo di cerimonia, della location del ricevimento e dell’età media degli invitati ma non ci dimentichiamo che la festa è degli sposi, quindi è d’obbligo rispettare i gusti musicali della coppia.
Durante la cerimonia nuziale personalmente preferirei la musica dal vivo, il suono dell’organo che riecheggia nella chiesa è sempre emozionante!
Durante il banchetto invece opterei solamente per un sottofondo musicale che dia l’idea di un giorno di festa ma che non disturbi la conversazione tra gli invitati ed eviti che si crei troppa confusione.
Realizzerei però un momento di “intrattenimento” tra una portata e l’altra del banchetto o addirittura solamente alla fine del pranzo/cena in modo da coinvolgere, tra balli e canti di gruppo i vari ospiti presenti. In questo modo si darà vita ad un’allegra festa danzante che rimarrà impressa nella mente degli sposi per tutta la vita!
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Ecco cosa pensa invece Ilaria, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente tradizionalista.
Al matrimonio la musica non deve assolutamente mancare! Sia che si tratti di rito religioso o di rito civile, la scelta della musica serve a rendere solenne la cerimonia! Ovviamente, considerando la durata minore del rito civile, i brani musicali non scandiranno tutte le fasi che contraddistinguono il rito religioso: la musica accompagnerà l’ingresso della sposa, si attenuerà a semplice sottofondo per lo scambio delle promesse e la lettura degli articoli del codice civile, e terminerà in modo gioioso allo scambio degli auguri con amici e parenti! La scelta dei brani in questo caso è piuttosto ampia e può spaziare dai classici religiosi a quelli non religiosi, fino ad arrivare addirittura a brani di musica contemporanea! Per il rito religioso, invece, la scelta è meno ampia: considerando la solennità del luogo, infatti, non ci si può discostare troppo dai classici motivi sacri! L’arrangiamento, in entrambi i casi comunque, può essere a sua volta oggetto di scelta: si spazierà dal solista al complesso, con strumenti che vanno dai classici pianoforte, violino e arpa, fino ad arrivare al sassofono, nel caso in cui si decida di optare, ad esempio, per un quartetto jazz! Per quanto riguarda, invece, la musica da suonare al ricevimento la scelta dovrà essere rapportata alla tipologia di stile che si vuole imprimere al matrimonio, fermo restando la disponibilità della location scelta all’accoglienza di personale esterno. Il più delle volte, infatti, molte strutture per cerimonie non consentono l’ingresso a personale esterno o che non sia stato espressamente autorizzato da loro. Anche in questo caso, però, sarà possibile scegliere la tipologia di brani da utilizzare, a seconda dei gusti personali e dello stile del matrimonio. Riguardo ai costi, ovviamente, oltre ai diritti SIAE obbligatori in ogni caso, questi variano a seconda del “nome” del complesso o del musicista scelti, ma, comunque, l’ampia gamma di artisti e ditte presenti sul mercato permette di accontentare tutte le tasche!
In conclusione vorrei dare un consiglio a tutti i futuri sposi: oltre ai parametri fin qui elencati tenete presente che un matrimonio è in primo luogo una festa ed un’occasione di ritrovo per parenti e amici! Melodie troppo alte, insistenti o continue, potrebbero rendere complicato la chiacchiera anche tra commensali! Più volte, infatti, mi è capitato di essere ospite in matrimoni in cui non si riusciva a conversare, perché la musica troppo alta rendeva impossibile ascoltare anche chi era a pochi cm di distanza! Al mio matrimonio ho scelto una selezione di musica contemporanea, una vocalist e una tastiera, niente di più! Il tutto si è svolto in modo sobrio, senza bisogno di urlare e sgolarsi per chiacchierare con i presenti!
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Ecco cosa pensa invece Laura, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente moderno.
Quando ero piccola, rovistando nei bauli di casa, trovai un’audiocassetta con su scritta a penna una data: 21 agosto 1972, il giorno in cui i miei genitori si sposarono. La misi nel lettore di cassette, o meglio, nel registratore, un oggetto che oggi è stato sostituito dai moderni mp3 e registratori digitali piccolissimi e potei assistere, con una decina d’anni di ritardo, alle nozze dei miei. Riconobbi distintamente la voce di mia madre e di mio padre, un po’ distorte dal nastro e dagli anni che se lo erano smangiucchiato, la voce del sacerdote, l’organo che suonava la marcia nuziale. A un certo punto una voce maschile intonava l’Ave Maria di Schubert, era mio zio a cantarla; quella musica non l’ho più dimenticata e continuo ad associarla mentalmente ai matrimoni.
La musica è importantissima, di musica si vive, si sottolineano con essa i momenti importanti dell’esistenza, diventa indelebile colonna sonora dei più grandi amori oppure terribile sottolineatura di ricordi tristi. A volte non si può ascoltare, per evitare che le lacrime affiorino insieme ai pensieri di qualcuno perduto. La musica dà energia, parte dalle orecchie ma si irradia per tutto il corpo, può dare gioia, motivazione, può essere fonte di esaltazione. Più di tutto però fa da sfondo ai ricordi, per questo la musica da scegliere per le nozze non può essere un argomento lasciato al caso. La canzone che vi accompagnerà all’altare (o nella sala comunale o nel luogo che avete scelto) potrà essere la “vostra” canzone, quella che ha visto nascere e crescere la vostra storia d’amore, oppure sarà una classica marcia nuziale, oppure sarà una melodia suonata da un gruppo di amici pratici di strumenti musicali.
Quel che è importante è che sia veramente la vostra colonna sonora e io qui consiglio di rischiare: a me piacerebbe usare le canzoni che sono state veramente importanti per entrambi, tanto, se poi la storia dovesse mai finire, non le useremo mai per un’altra, no? Io amo quello che la musica sa fare, e cioè far affiorare un sorriso sulle labbra, accendere un pensiero, far rivivere un’immagine in tutti i suoi colori.
Non sottovalutiamola per un giorno così importante.
E voi che musica avete scelto o scegliereste al vostro matrimonio?
Luna
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