Bentornate a tutte le future sposine e non che ci leggono con tanto affetto!
Questa settimana, le nostre tre ragazze ci parleranno di un aspetto molto importante nell’organizzazione del matrimonio.
Parliamo infatti di QUANDO cominciare i preparativi per il matrimonio.
Ecco cosa pensa Federica, la nostra inviata che esprime un punto di vista “moderato”, tra innovazione e tradizione:
FEDERICA: organizzare il proprio matrimonio?!? L’emozione più bella del mondo! Devo ammetterlo, però: al solo pensiero di tutto quello che bisogna pianificare, mi prende un grande senso di agitazione. Occorre, infatti, individuare ogni minimo dettaglio e programmare il come, ma soprattutto il quando!
Il giusto anticipo per permettere di fare tutto con la dovuta calma e accuratezza, a mio parere, è di circa un anno. Non posso immaginare il mio matrimonio preparato all’ultimo momento, ma non voglio nemmeno che l’organizzazione diventi uno stress.
Priorità assoluta: chiesa/municipio & ristorante/catering.
Scelta la chiesa, per chi preferisce il rito religioso, oppure il municipio per chi opta per il matrimonio civile, bisogna dedicarsi al banchetto di nozze.
La scelta più lunga è difficile sarà sicuramente quella del vestito, inizierò le ricerche nei prossimi giorni e sono emozionatissima! Almeno per quella, come da tradizione, il mio futuro marito non sarà coinvolto: rischierebbe di impazzire, si sa che gli uomini hanno poca pazienza in queste cose e immagino sia stato proprio un uomo, preso dalla disperazione dei preparativi, a divulgare la credenza che il marito non debba assolutamente vedere l’abito prima del giorno delle nozze!
Per quanto riguarda bomboniere, fiori e partecipazioni invece decideremo tutti e due, insieme. Farei fatica ad accettare una situazione in cui il mio lui mi deleghi queste scelte senza dimostrare alcun entusiasmo.
Se non si riesce a condividere l’emozione dei preparativi insieme, come si può pensare di trascorrere insieme tutta la vita?
Ecco cosa pensa invece Ilaria, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente tradizionalista.
LAURA: si prospetta difficile da sviscerare l’argomento di questa settimana. Eh sì, perché l’organizzazione del proprio matrimonio, se debba essere lenta o veloce, se debba prevedere spettacoli d’intrattenimento ben organizzati o configurarsi come cerimonia intima con pochi familiari, dipende dal gusto e dalle (ahimé) disponibilità economiche degli sposi.Quindi, direi di arrivare a un compromesso: fingiamo che tutto per questo giorno sia possibile, prendendo in considerazione due varianti estreme del wedding planning che chiameremo matrimonio fast e matrimonio slow.
Per quanto riguarda il matrimonio slow, si può riassumere nella frase-tipo: “il nostro matrimonio è stato fissato tra uno (o due) anni”; a volte si sentono persone che danno simili annunci e la mia prima reazione è: terrore! Mi chiedo infatti come sia possibile pianificare un simile evento con così largo anticipo. Può essere che gli sposi vogliano prenotare l’Orchestra Sinfonica della Rai o il circo di Moira Orfei per la loro cerimonia e quindi debbano necessariamente fissare l’evento in anticipo, pena la perdita di siffatto intrattenimento. Non vedo cioè altri motivi per cui si debba prevedere di sposarsi uno-due anni prima della data decisa, quando è già tanto a volte sapere se e cosa si mangerà il giorno dopo. Dite che questo è solo il cinico punto di vista di una persona probabilmente fatalista? Permettetemi di chiarire il mio pensiero. Io penso solo che l’amore non si debba e non si possa programmare a lunga scadenza, come il latte UHT o le cipolline borettane sott’olio.Ma è vero anche che ci si sposa con la speranza di stare insieme per sempre… Certo è che se i motivi che portano all’altare vanno oltre o sono alternativi all’amore per l’altro, allora alzo le mani e dico: programmatelo pure tra cinque anni, dato che alla fine di un contratto si parla.
E qui veniamo al matrimonio fast: e cioè che quando l’amore c’è va acchiappato al volo accorciando il più possibile i tempi dell’ufficializzazione dell’unione. Ma come la mettiamo per esempio se volete prenotare il ristorante più esclusivo che risulta pieno per i prossimi due anni?
Ho la soluzione per voi. Sicuramente il ristorante supertrendy serve piatti di cucina molecolare sicuramente ricercatissimi, ma che indurranno gli ospiti ad abbandonarvi prima del tempo per assaltare un panino alla mortadella acquistato dal primo venditore ambulante che si troveranno a incontrare!
Tre-quattro mesi vi sembrano pochi per organizzare la vostra bella festa, ma volete mettere il senso della sfida contro il tempo, il rischio che qualcosa non vada come previsto, aggiungendo però novità e movimento al vostro giorno più bello? Poi è il tempo giusto per non fare dell’organizzazione del matrimonio un’abitudine che, una volta persa con la cerimonia, possa mancarvi troppo… In fondo il matrimonio è l’inizio di qualcosa d’importante e i veri giorni fondamentali arrivano da quel momento in poi. Buoni preparativi!
E voi, future sposine, quale metodo preferite? Quale avete scelto per l’organizzazione del vostro matrimonio? Fatecelo sapere!
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