Bentornate a tutte le future sposine e non che ci leggono con tanto affetto!
Questa settimana, le nostre tre ragazze ci parleranno di un aspetto molto importante nell’organizzazione del matrimonio.
Parliamo infatti di bomboniere. Quanto spendere? A chi rivolgersi?
Ecco cosa pensa Federica, la nostra inviata che esprime un punto di vista “moderato”, tra innovazione e tradizione:
La scelta della bomboniera da regalare agli invitati crea spesso punti di vista diversi tra i futuri sposini anche perché accontentare tutti gli ospiti è davvero un’impresa impossibile.
E’ risaputo che ciascun invitato si aspetta un ricordo “concreto” del vostro matrimonio per ricordare questa importante celebrazione, magari da esporre nella vetrinetta di casa ma, personalmente, io opterei per una bomboniera che sia utile e che non sia solo da spolverare ogni tanto.
Una scelta del genere potrebbe essere oggetto di critiche ma una bomboniera solidale è sicuramente una validissima alternativa al classico oggetto in ceramica o simili.
Consegnerei le bomboniere a tutti coloro i quali hanno partecipato alla cerimonia, mentre distribuirei il sacchettino con i confetti a chi ha inviato gli auguri, ai conoscenti e ai colleghi.
Ho letto che il confetto è un dolce tipico italiano. In origine agli sposi venivano offerte mandorle, noci, chicchi di grano e di riso, in segno di ricchezza e di fecondità. Solo successivamente, con il diffondersi dello zucchero in Europa, si è cominciato a preparare i confetti per offrirli in tutti i lieti eventi della vita: matrimoni, anniversari battesimo…
Le bomboniere ricordano il giorno più bello della vita degli sposi quindi che siano classiche o originali, solidali o simpatiche, la cosa più importante è che siano uniche, come il vostro matrimonio!
Ecco cosa pensa invece Ilaria, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente tradizionalista:
Che siano bomboniere tradizionali, solidali o “vive” non è importante: ciò che conta è che ci siano, e che gli invitati vadano a casa con un ricordo della festa appena conclusa. Quando due anni fa sono iniziati i preparativi per il mio matrimonio la domanda che ci siamo posti è stata: “Quale bomboniera scegliamo?” e non “La facciamo la bomboniera?”; questo perché ormai si da per scontato che alla fine della cerimonia gli sposi consegnino, a mò di ringraziamento, questo piccolo oggetto, (che il più delle volte si rivela essere inutile), agli invitati. Perché? Pare che la tradizione abbia avuto inizio verso la fine del XVIII secolo, ma non è chiaro se questa venisse donata agli sposi o dagli sposi! Insieme all’oggetto vero e proprio all’interno della bomboniera si trova il bigliettino con il nome degli sposi e i confetti, sempre in numero dispari, a simbolo dell’indivisibilità del matrimonio. Di norma questa viene consegnata agli invitati al ristorante, dopo il taglio della torta, anche se la tradizione vorrebbe che la bomboniera venisse inviata dalla famiglia della sposa, o da una delle sue migliori amiche, una ventina di giorni dopo il matrimonio, mentre gli sposi sono in viaggio di nozze. Molti pensano che la bomboniera sia “inutile”, nel senso che spesso viene abbandonata in un cassetto o addirittura buttata via, ed optano per quelle che vengono chiamate “bomboniere umanitarie”: i soldi destinati all’acquisto delle bomboniere vengono devoluti ad associazioni umanitarie, o utilizzate per acquistare oggettini “equi e solidali”. In entrambi i casi le associazioni destinatarie della donazione forniscono alla coppia delle pergamene con la spiegazione del gesto (che possono o meno essere accompagnate dai sacchettini con i confetti) da consegnare agli invitati. Un’altra idea “originale” che noto si fa sempre più strada ultimamente è quella delle bomboniere “vive”: piantine, cioè, di varie tipologie (cactus, composizioni di piante grasse, o anche piantine aromatiche), ben confezionate e, ovviamente, corredate di confetti! A parer mio entrambe queste soluzioni sono interessanti, innovative e certamente più utili…ma continuo a preferire la classica bomboniera, certo non di quelle pesanti e davvero difficilissime da sistemare, ma pur sempre tradizionale!
Ecco cosa pensa invece Laura, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente moderno:
È bello poter lasciare un piccolo ricordo tangibile nelle mani di chi ha partecipato alla nostra felicità, di qualsiasi genere si tratti. Quello che mi viene da pensare è però che, se si tratta di un oggetto, questo debba avere una minima utilità per chi lo riceve, o finirà in fondo alle credenze e ai cassetti delle cucine, dimenticato. Certo, non è facile conoscere i gusti di tutti, soprattutto se gli invitati sono molti. Penso che ciò che si debba seguire è in ogni caso il buon gusto e appurato questo, possiamo avere bomboniere:
- classiche ma al passo coi tempi: ciò significa che si può optare per piccoli barattoli di alimenti biologici, oppure sacchettini decorati con fiori dove all’interno siano stati messi i semi di quello stesso fiore, pronti per essere piantati.
- Fatte con le proprie mani: ovviamente questa idea va bene se gli invitati sono pochi e si tratta di un ricevimento intimo, come segnaposto, piccoli cuscini ricamati, portafoto decorati, ecc.
- Cosa dice il bon ton moderno: che delle bomboniere si può anche, volendo, fare a meno, optando per un dono acquistato durante il viaggio di nozze e destinato solo agli amici più cari, oppure una donazione a un ente benefico di cui si darà notizia agli invitati.
Io trovo divertente andar via da una festa, in questo caso un matrimonio, con un piccolo ricordo da portare via, che sia anche molto originale o una piantina o da mangiare addirittura, e poi perché il momento della consegna è quello dove si saluta con più calma la coppia di sposi e si rinnovano gli auguri per una vita felice insieme.
Mi viene solo il dubbio di quanto riuscirei a camuffare il disappunto se il ricordino fosse rappresentato da un pesante soprammobile di peltro!Anche perché poi sarebbe ben difficile da riciclare a qualcun altro!
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