Abbiamo già detto diverse volte come in questi anni la cucina in tutte le sue sfumature stia conoscendo un boom di popolarità che contagia grandi e piccini, austeri professori e ragazzetti poco più che adolescenti e chi più ne ha, come si sul dire, più ne metta. Anche le categorie da sempre simbolo della negazione gastronomica come i single e gli studiosi troppo presi per andare oltre a latte e cereali si sono riscattati abbondantemente: oggi parleremo dei secondi e vedremo come il mondo del food li corteggi in maniera oserei dire spietata. Dai libri che parlano di cucina in maniera scientifica ma comprensibile a tutti come “Cooking for geeks” dove le ricette vengono spiegate assieme a tutte le reazioni che in esse avvengono donando non solo nozioni culinarie ma anche nozioni degne di uno studente di chimica o fisica.
Ai libri che ripercorrono le ambientazioni fantasy- medievali del trono di spade come ” A feast of ice and fire” attraverso le ricette citate nei tomi di Martin (che ha curato personalmente l’introduzione).
Ma, direte voi, coi libri è facile, i libri sono il pane quotidiano di molti geek (possibilmente in formato e-book).
Non è finita qui: con l’avvento del cake design ogni appassionato di sci-fi, fantasy o serie cult che si rispetti per il compleanno o addirittura il matrimonio non puo’ fare a meno di torte a tema:
Alcune sono capolavori, altre sono spiritosissime, altre sono semplicemente agghiaccianti ma non si può certo dire lascino indifferenti.
Se da anni il design è entrato in cucina non solo quando si tratta di servizi di piatti e bicchieri regalando forme nuove ed originali a tostapane, padelle, oliere e via discorrendo da qualche tempo i designer hanno spostato la loro attenzione sul geek design regalando ai fan tagliapizza a forma di Enterprise:
oppure delle spatole antigraffio con l’inquietante maschera di Darth Vader, per convincere frittelle e frittate a girarsi “verso il lato oscuro”:
Per chi è dedito all’autoproduzione casalinga ma trova che fare il pane, la pizza, crescere piante aromatiche in balcone sia troppo “mainstream” c’è la possibilità di coltivare in modo comodo e compatto…I funghi.
Per chi ha l’animo dello scienziato e non si accontenta del vasetto con la piantina di basilico sono in vendita dei mini-giardini idroponici (coltivazione fuori suolo, le piante estraggono ciò che è loro necessario da una soluzione a base di acqua e sostanze nutritive facilmente assimilabili dalle radici) dall’aspetto molto tecnologico e geek:
I gusti in cucina si piegano insomma alle passioni che si coltivano nella vita e cucinare non è più’ soltanto una necessitaà cui far fronte senza pensarci troppo ma una vera e propria attività ludica sensibile alle tendenze modaiole più’ diverse.
Lascia un commento