Una ricetta che vi raggiungere in tempo per il lunedì di Pasqua, sperando sia bel tempo, per godere di un bel pranzo all’aria aperta con un piatto tipico molto saporito e sostanzioso.
Essendo una ricetta regionale molto conosciuta e amata e, come succede sempre in questi casi, ogni famiglia, ogni massaia, ogni cuoco ha la sua personale versione.
Io ve la giro così come l’ho letta, ho solo diminuito le dosi dello strutto perché era veramente eccessivo.
Ingredienti:
- 600 gr di farina forte (tipo manitoba)
- 15 gr di lievito di birra fresco
- 150 gr sugna
- 330 gr di acqua tiepida
- 10 gr di sale fino
- pepe nero macinato a piacere
Per il ripieno:
- 120 gr di salame napoletano (o il salame che trovate, vanno bene anche avanzi di salumi come il gambuccio del prosciutto)
- 120 gr di provolone piccante
- 120 gr di pecorino grattugiato
- pepe macinato
1 o più uova a temperatura ambiente (lavate il guscio, sono una decorazione ma sono eventualmente perfettamente edibili)
Sciogliete il lievito in un po’ dell’acqua tiepida, lasciatelo riposare finché non fa le bolle, nel frattempo impastate la farina con la restante acqua, a mano o con l’impastatrice.
Aggiungete poi il lievito, rimpastare finché il tutto non incorda bene (ovvero finché l’impasto, bello liscio, se lo tirate fa “il filo” e non si straccia) e a quel punto mettete lo strutto, il sale e pepe secondo il vostro gusto, impastate ancora e ancora (l’impasto tornerà a perder consistenza a causa del grasso ma non demordete).
A questo punto lasciate lievitare a lungo, anche 3-4 ore.
Tagliate a dadini il provolone e il salame, quando l’impasto è raddoppiato stendetelo in un rettangolo tenendo da parte una pallina di pasta e cospargetelo di pecorino, altro pepe e mettete salume e formaggio.
Arrotolatelo sul lato lungo fino ad avere un bel rotolo e mettetelo in uno stampo a ciambella che avrete unto con altra sugna.
Appoggiate le uova sopra il casatiello e facendo delle strisce di impasto con la pallina messa da parte attaccatele aiutandovi con poca acqua.
Fate lievitare altre 2-3 ore e infornate a 200 C° abbassando poi subito a 180 C°.
Lasciate cuocere almeno un’ora.
Mangiatelo tiepido o freddo e non curatevi del colesterolo.
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