Nella dieta vegetariana/vegana i cereali sono importantissimi così, oggi, scopriamo le caratteristiche del farro.
Il farro rappresenta il più antico tipo di frumento coltivato, utilizzato dall’uomo come nutrimento fin dal neolitico. Si distinguono tre differenti specie:
– farro piccolo (monococco);
– farro medio (dicocco);
– farro grande (spelta).
Dopo la raccolta, per essere consumato, è necessario che sia lavorato con i seguenti passaggi:
1) Decorticatura: si tratta di togliere il “vestito” ai semi. Nel farro piccolo questo vestito è abbastanza aderente, mentre nel farro grande è già aperto e quindi l’operazione è facilitata.
Dopo questa lavorazione è già possibile consumarlo come chicco in zuppe o minestre.
2) Perlatura: consiste nella graffiatura della superficie del seme per renderlo più chiaro e ridurre la quantità di fibre.
3) Macinazione: è la trasformazione del chicco in farina , farina che può nel farro essere utilizzata nella panificazione, e nella realizzazione anche di pasta.
Non sempre queste lavorazioni sono tutte necessarie, dipende dall’uso che si intende fare di questa materia prima.
Le caratteristiche del farro sono simili a quelle del grano, almeno in apparenza, in quanto il guscio del nostro chicco è più duro, il che aiuta a proteggere gli elementi nutritivi presenti al suo interno, e permette di sopportare gli attacchi di agenti inquinanti come pesticidi o insetti.
L’origine di questo cereale risale a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l’Iran.
Per secoli il farro è stato l’alimento base dei romani ed era considerato un bene molto prezioso, fungendo da merce di scambio, usato anche come simbolo nel matrimonio come regalo da parte della sposa, per poi essere consumato da entrambi i coniugi.
Il farro ha avuto un successo notevole grazie al fatto che cresce bene in terreni poveri ed è molto resistente al freddo. Ma la coltura venne dimenticata e sostituita con il frumento perché molto più produttivo in proporzione di ettari di terreno
Le caratteristiche del farro, nel campo nutrizionale sono molteplici:
presenta un maggior contenuto proteico rispetto ad altre tipologie di frumento è ricco di vitamine del gruppo A e B e di sali minerali come fosforo, potassio e magnesio; è povero di grassi mantenendo, così, un basso apporto calorico.
Il farro, se consumato integrale, presenta un contenuto di fibre più elevato rispetto a quello perlato e aiuta a proteggere la salute dell’intestino, contribuendo all’eliminazione delle scorie e depurando il corpo.
Per facilitare l’assunzione e l’assimilazione di proteine, si consiglia di accompagnare il farro ai legumi.
Come avete visto le caratteristiche del farro sono molteplici così come gli usi, senza tralasciare la sua affascinante storia.
Questo è un altro sapore dimenticato da riscoprire.
Fonte consultare per la stesura dell’articolo: wikipedia.it; greenme.it; tuttofarro.com
Fonte immagine: pixabay.it
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