Il peperoncino è una spezia molto usata e molto comune in cucina. Fin dall’antichità è stato un condimento molto popolare e presente nei cibi di popolazioni molto diverse tra loro.Chi di noi non lo ha mai utilizzato in cucina per aromatizzare un piatto, per magari renderlo più aggressivo o semplicemente più avvolgente?
Il peperoncino si ottiene dai frutti del capsicum (Capsicum frutescens,Capsicum baccatum,Capsicum chinense, Capsicum annuum). Le bacche vengono consumate fresche, cotte o crude, possono essere verdi, gialle, rosse, arancioni.
Il Peperoncino rosso appartiene alla famiglia delle Solanacee, come la patata, il pomodoro, il tabacco; è una pianta annuale e fu importata dall’America da Cristoforo Colombo subito dopo la sua scoperta.
Ma da cosa dipende quella sensazione di piccante tipica di questa spezia? E’ dovuta alla capsaicina che è contenuta nei semi. Essa attiva dei termorecettori presenti nel cavo orale.
Questa capsaicina ha un effetto anche antibatterico ed è per questo che più il clima diventa caldo e maggiore diventa l’uso del peperoncino.
Inoltre il peperoncino è ricco di vitamina C. Ha anche un forte potere antiossidante e alcuni studi scientifici ne parlano come antitumorali in vari modelli pre clinici di tumore.
Ma gli effetti del peperoncino non sono finiti. E’ utile anche nella cura del raffreddore, della sinusite e della bronchite. Inoltre favorisce la digestione. Questi benefici vengono prevalentemente dalla capsaicina che è in grado di aumentare la secrezione di muco e succhi gastrici.
La capsaicina è l’unico composto noto in grado di bloccare l’emissione della sostanza P, che segnala il dolore al cervello, ed ha quindi un ruolo antidolorifico. Ed è per questo che questa spezia viene usata anche in polvere negli impacchi o nelle pomate ad utilizzo topico per eliminare i dolori muscolari, ossei o cartilaginei.
Ma non è finita qui. Il peperoncino aiuta la circolazione sanguigna, è anti colesterolo, previene l’infarto e le malattie cardiocircolatorie in generale. E la migliore circolazione garantirebbe anche una vita maggiore ai capelli.
Ma il peperoncino ha anche delle controindicazioni. Il suo consumo deve essere moderato altrimenti può provocare forti bruciori. Se questo dovesse accadere è consigliabile assumere latte che riesce a sciogliere la capsaicina. In mancanza di latte gli esperti suggeriscono di utilizzare la mollica del pane, superalcolici oppure olio.
Si possono creare anche delle patologie come ulcera, gastroenterite, cistite, epatite, emorroidi. I bambini sotto i 12 anni dovrebbero consumarne molto poco. Dovrebbero limitarsi nell’uso anche le donne in gravidanza e le donne che allattano. Quando lo si taglia è bene proteggersi coi guanti, per non provocare irritazioni alla pelle. Bisogna inoltre non toccare occhi, bocca e mucose per evitare irritazioni.
E voi amate il peperoncino?
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