Helen Beatrix Potter, questo il nome completo.
Nasce il 28 luglio 1866 a Londra da una famiglia agiata, con i genitori e un fratello maggiore a farle compagnia. Quando il fratello è assente, per la scuola o gli impegni quotidiani, Beatrix si circonda di animali, i suoi preferiti: i conigli Benjamin e Peter sono i suoi prediletti, tanto che li ritrae in vari disegni sin dalla tenera età.
Vera amante degli animali, Beatrix diventa molto amica del vicario locale della regione dei Grandi Laghi, dove la famiglia Potter si reca ogni estate. Da lui impara l’amore per gli animali e per la fauna e inizia a crescere in lei un prezioso senso di protezione verso questo magico mondo.
Beatrix è una ragazza molto ambiziosa, che vorrebbe dedicare la sua vita agli animali e alla natura anche durante i suoi studi scolastici. C’è un problema, però: è una donna e come tale non può pensare di potersi dedicare ad argomenti diversi dalla cucina e dai lavori casalinghi. Siamo in un’epoca particolare, dove le donne faticano ancora a vedere realizzati i propri diritti e, nonostante lo zio provi a farla entrare come studentessa in diversi corsi dedicati alla botanica, la società la rifiuta, dimostrando una chiusura mentale rigorosa.
A Beatrix non resta che imparare da sola ciò che vuole sapere. Inizia a scrivere un diario utilizzando un codice segreto. Qui ritrae il mondo naturale che la circonda: muschi e licheni, funghi e animaletti. Negli anni questo suo diletto la trasforma in una vera esperta: oltre 270 riproduzioni perfette sono state ritrovate tra i suoi documenti, tutte fatte con gli acquerelli e mai pubblicate da nessuna rivista scientifica perché, di nuovo, si tratta di una donna. L’unica soddisfazione che Beatrix riesce ad avere è quella di insegnare alla scuola di Economia di Londra.
Nel 1901, stanca di questa situazione, Beatrix pubblica da sola il suo libro illustrato per ragazzi “La storia del coniglio Peter“. Con questa pubblicazione riesce a farsi notare da Norman Warne, proprietario della casa editrice Frederick Warne & Co. Insieme decidono di pubblicare il libro con la casa editrice, vendendo circa 28 mila copie. Nel 1903 il nuovo racconto, “La storia dello scoiattolo Nutkin“, riceve un successo analogo.
Ora Beatrix è indipendente, anche economicamente, mentre dal punto affettivo una breve storia la lega all’editore Warne, che morirà poco dopo la fine del loro legame. A quasi 50 anni Beatrix sposa William Heelis e con lui va a vivere nella regione dei Laghi, in una fattoria circondata da animali e da coltivazioni di tutti i tipi.
Il suo amore per la natura la accompagnerà fino alla morte, avvenuta nel 1943: in quei giorni, nel suo diario, Beatrix scrive della sua paura nei confronti della civiltà, che rischia di far male alla natura a causa della troppa modernità. Il 22 dicembre 1943 Beatrix muore, lasciando in eredità 23 bellissimi libri che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Beatrice
Fonte: Biografieonline.it
Giornalista Chiacchierona dice
Quando ero bambina, avevo una videocassetta che guardavo e riguardavo, e raccontava una delle storie di Beatrix Potter: “Il sarto di Glaucester”.
Protagonisti erano dei topolini che vivevano nelle intercapedini delle case della cittadina che, visto che il sarto protagonista della storia è ammalato e avrebbe una serie di abiti da confezionare per Natale, compiono il “prodigio di Natale” (sottotitolo del cartone animato) finendo loro il lavoro dell’artigiano.
Film d’animazione dolcissimo e delicato, lo adoro ancora oggi 🙂
Incuriosita da Beatrix, poi, ho trovato il libro delle sue storie: illustrazioni originali e copertina rigida blu, magnifico davvero, un pezzo da collezione!
roberto dice
SE NON FOSSE STATO PER IL TUO COMMENTO NON L AVREI MAI TROVATO GARZIE COL CUORE AHAHAHAHAHA