Abitare in un ambiente dotato di un arredamento rispettoso dell’ambiente è un valore aggiunto da non trascurare.
L’essenza stessa sprigionata dai mobili che circondano le nostre vite viene trasmessa direttamente ai sensi, accompagnandone i pensieri, la preparazione di cibi e i momenti in compagnia.
Dunque l’accortezza di scegliere e conoscere a fondo tutti i componenti di cui ci circondiamo ci aiuta a capire se essi hanno il cosiddetto ecofactor, ovvero quel fattore che ne denota la qualità ecologica. Ma come è possibile riconoscerlo?
Da qualche anno sappiamo intanto che ci sono incentivi economici statali ad incoraggiare l’uso e l’installazione di impianti volti al risparmio energetico. Pannelli solari che trasformano la luce solare in energia, utilizzabile per le nostre quotidiane azioni casalinghe, impianti di accumulo e riciclo delle acque piovane per attingere dal bene primario che troviamo in natura e riutilizziamo per la cottura dei cibi e i lavaggi degli indumenti, ed altri accorgimenti relativi alla struttura delle case.
Ma la qualità data dalle scelte ecologiche può derivare anche da un arredamento rispettoso dell’ambiente, ed è un’errore abbastanza diffuso quello di immaginare che sia solo il legno, lavorato esclusivamente dal grezzo per mezzo di mani artigiane, ad assicurare un’ impronta sostenibile ai nostri mobili.
Al contrario, un’infinita varietà di oggetti oggi in commercio sono trattati secondo gli standard di sostenibilità dettati dalla comunità europea, e si tratta per lo più di lavorazioni che evitano completamente l’utilizzo di sostanze tossiche come colle e vernici.
Scegliere gli elementi che comporranno l’atmosfera adeguata dei nostri ambienti è un’operazione che prevede un’attenta analisi della lavorazione e della provenienza degli stessi. Una produzione in fabbrica che emette una grande quantità di Co2, con un’alta produzione di energia, contribuirà ad inquinare l’ambito in cui noi tutti viviamo, e anche materiali provenienti da molto lontano saranno trasportati da mezzi inquinanti per giungere fino a noi.
Il consiglio è quindi quello di acquistare prodotti locali, a km 0, e che hanno subito una lavorazione con il minor spreco di energia possibile.
In questa rubrica abbiamo spesso parlato dell’importanza del riuso e del materiale riciclato, che insieme a vernici atossiche e materiali isolanti naturali possono non solo dotare un’edificio di un totale rivestimento sostenibile, ma allontanare le allergie, molto comuni, ai materiali sintetici.
Ad esempio la posa a terra di un pavimento a parquet ad incastro, la ricerca di arredi in legno o pietra, mattoni e fibre naturali, ben si sposano con un ambito rustico ed elegante come l’esempio della splendida dimora Ca’ Bianca dell’Abbadessa, che domina le colline bolognesi ed in cui è possibile soggiornare con formula bed & breakfast.
Ma non è una prerogativa delle case di campagna avere un’occhio per un arredamento rispettoso dell’ambiente: piccole grandi accortezzae dovrebbero essere presenti nella sensibilità di ogni dimora, di città, mare, montagna.
immagini: cabiancadellabbadessa.it
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