In un clima più amoroso che mai, come quello dettato dalla ricorrenza di S.VALENTINO, non potevo esimermi dal partecipare nel mio piccolo con un articolo in merito.
In tempi recenti, diversi studi hanno messo il punto sulla variabile biologica dell’amore, in virtù della quale viene posto l’accento sull’intervento dei cinque sensi nella formazione di quel preciso stato d’animo che accompagna la nascita di un sentimento.
A quale donna non è capitato, incontrando una persona, di avvertire la sensazione che sia “quella giusta”? Mentre però noi arriviamo a quella conclusione per un fatto puramente emozionale, ecco che interviene la chimica con la sua spiegazione. Sono i feromoni a giocare un ruolo fondamentale nel regolare l’attrazione tra sessi. I feromoni non sono distinguibili a naso perché non hanno un odore proprio e vengono prodotti naturalmente dalle donne in giovane età.
Naturalmente laddove la ricerca scientifica cerca di classificare la variabili e gli elementi che contribuiscono in termini di reazioni messe in atto dalla chimica dei sensi, proprio lì si riscontrano inevitabili mancanze. Ciò avviene perchè non è possibile stabilire degli standard universali per qualcosa come l’amore che fa tradizionalmente prevalere l’aspetto individuale.
Tra tutti i geni esistenti, vi sono quelli che influenzano la secrezione dei tessuti, conosciuti come MHC. Più gli MHC (Major Histocompatibility Complex) di due individui sono diversi tra loro, più è alta tra quei due individui la probabilità di diventare partner. Dal punto di vista olfattivo, cioè, scatta ‘l’amore’. In modo simile operano gli altri sensi. Ad esempio la vista non coglie solo ciò che è bello, ma anche ciò che è ”sessualmente attraente”, cioè che produce nel corpo umano reazioni neurologiche (il desiderio aumenta o diminuisce).
E che fine fanno gli infiniti ed articolati ragionamenti delle donne che cercano di passare al vaglio ogni minimo atteggiamento del proprio partner per capirne l’essenza? A tal proposito gli scienziati tengono a precisare che non si fanno affatto promotori di formule chimiche che illustrino definitivamente e fin nelle dinamiche più recondite l’amore, intorno al quale non saranno mai troppi i dibattiti e i confronti.
Lisa Besutti
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