(fonte immagine: vitadicoppia.blogosfere.it)
Anche se non vi è mai capitato (ma confessate almeno di averci fatto un pensierino!), le statistiche parlano chiaro: 1 persona su 5 ha vissuto la classica ‘storiella’ sul posto di lavoro … anche se poi dalle confidenze con gli amici sembrano molto di più!
Ed ancora, emerge che per 1 coppia su 10 galeotto fu proprio l’ufficio.
E come mai? Perché oggi i tempi sono cambiati, la maggior parte delle donne lavora ed in ufficio passiamo, tutti, la maggior parte delle nostre giornate, e per alcuni anche delle serate e quindi è più facile che scocchi la scintilla in ufficio che ai giardinetti o, anche, al supermercato, dove tutt’al più facciamo una volata di 3-4 minuti giusto perché il gatto affamato altrimenti ci sfratta.
In ufficio poi ci capita di conoscere un sacco di persone tutte più o meno della nostra età, ci sono regolarmente delle new entry e diventa insomma una piazza molto vasta a disposizione per sviluppare rapporti sociali. E chissenefrega se poi non ci pagano gli straordinari, ci consoliamo con altro!
Strategicamente socializzare è un ottimo modo per aumentare il profitto, migliorare l’atmosfera professionale e per rendere più leggere le giornate lavorative con una chiacchiera ed una battuta in più.
Ma il rovescio della medaglia c’è anche qui: e se m’innamoro di un collega??
La tendenza è diffusissima e largamente pubblicizzata da serie tv e film vari, dove però, a parte la situazione iniziale pervasa di romanticismo, vengono poi mostrate anche tutte le varie sfaccettature che una situazione del genere va a creare, con grande gioia da parte degli sceneggiatori (un esempio su tutti è Attrazione fatale con Michael Douglas e Glenn Close).
Possiamo distinguere due filoni principali:
1) la storia con un capo
2) la storia con un collega.
Molto diversi possono essere infatti gli esiti quando si parla, in genere, di un rapporto tra due persone che hanno eguale potere e posizione oppure no.
E gli uffici, si sa, sono luoghi in cui il potere legato al ruolo è una grande discriminante.
Se lo uniamo a quello che esiste in una qualsiasi coppia legata da un rapporto sentimentale e/o di sesso, diventa chiaro quanto un rapporto così possa fare scintille al cubo.
Sicuramente molto eccitante ma a cosa si va incontro?
(fonte: donneuomini.corrieredelveneto.corriere.it)
Tutte le ricerche sono concordi su un punto: migliora le proprie (e dell’altra persona) prestazioni lavorative, la motivazione e la produttività ne beneficiano non poco (siamo – ovviamente – più contenti di andare in ufficio, curiamo di più l’ambiente di lavoro e anche gli altri rapporti di lavoro).
Ma prima di perdere completamente la testa conviene fare un paio di considerazioni, perché una cosa è quello che avviene in tv e un’altra quello che può succedere a noi.
Non strafate!
La trasgressione è un potentissimo afrodisiaco ma per non scatenare il gossip aziendale cercate di non strafare, tirate il freno a mano e nel dubbio optate per discrezione e riservatezza.
Potete sempre fare coming out una volta che la storia si è consolidata.
E se non si consolida, pazienza! Vi siete però evitate occhiatine e risatine, se non palese disprezzo, da parte delle persone con cui dovete stare tutti i giorni (si sa, di questi tempi è un po’ difficile mollare tutto e cambiare lavoro solo per un motivo del genere). Inoltre in questo modo eviterete che la carriera ne risenta (perché le voci arrivano anche e soprattutto ai capi).
La storia può finire ma il lavoro no!
Se l’oggetto della vostra attenzione è il vostro vicino di scrivania, ricordatevi sempre che in caso di storia finita male dovreste continuare ad essere bravi ‘vicini’ nel quotidiano e potrebbe non essere affatto facile.
Insieme nella vita e sul lavoro
Se la storia si trasforma in una relazione vera e propria rischiate di andare in ‘overload’ frequentandovi praticamente 24h su 24.
Il trucco è timbrare il cartellino e lasciare stress, ansia e preoccupazioni professionali in ufficio, sfruttando invece il fatto di ‘vedervi’ anche sotto un altro aspetto, quello professionale, per accedere ad una conoscenza ancora più approfondita dell’altro (le altre coppie non hanno questa opportunità!).
Questi ‘suggerimenti’ valgono ancora di più se avete scelto qualcuno che occupa una posizione più in alto della vostra: provate infatti a rileggerli pensando ad un caso del genere!
La situazione diventa un’arma a doppio taglio e potrebbe sfociare in due possibili casi estremi: un rapido sviluppo di carriera o una vendetta che trasforma la nostra vita lavorativa un vero inferno.
A ben vedere sembrerebbero quasi di più i rischi che i vantaggi…
Volete una consolazione finale?
Eccola: le relazioni nate sul luogo di lavoro hanno la stessa probabilità delle altre di essere la storia della vita o di andare male, quindi se pensate di avere trovato l’amore… non fasciatevi troppo la testa e buttatevi!
Un ringraziamento alla Dott.ssa Tania Milesi per a collaborazione nella stesura
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