A-A- Brrrronzatissima, sotto i raggi del soooole…scusate, d’estate mi prende così. Amiche carissime, che diventiate scure come fondi di caffè o che rimaniate bianche come la sposa cadavere di Tim Burton, quest’oggi parliamo di abbronzatura.
Io alla soglia dei quarant’anni (quaranta? Come è che è passato tutto ‘sto tempo?) ho preso consapevolezza, ma mica è sempre stato così. Quando ero giovane sarei stata presa a sberle dai dermatologi un giorno sì e un giorno pure.
Oltre a usare un solare che la protezione non la vedeva manco da lontano, stavo sotto il sole nelle ore in cui , con un uovo e una semplice padella, mi potevo fare una frittata stando comodamente seduta sul mio telo mare.
A volte ero più rossa dei capelli della Sirenetta e Sebastian messi insieme (si vede che ho una bambina?), ma dopo poche esposizioni diventavo scura che potevo sembrare la figlia di Denzel Washington (si vede che guardo troppa televisione?)
Devo dire che tutti i miei errori giovanili mi hanno reso ancora più consapevole e il proteggere la mia pelle , ma soprattutto quella di mia figlia, è diventato il mio sport preferito.
Tu fai sci acquatico, giochi a beach volley o cavalchi le onde del surf?
Io spalmo creme. Che voglio dire, ci vuole il fisico. Ci vogliono muscoli d’acciaio e una notevole resistenza fisica per rincorrere il pargolo per tutta la spiaggia e impanarlo per bene.
Che poi ci sono bambini già olivastri, avete presente, no? Quei moretti con gli occhi neri come calabroni, che si abbronzano facilmente, che basta portarli due volte al mare e diventano così scuri che ti domandi se quell’ultimo dell’anno del 2005 (in cui eri tutta ‘mbriaca) tu non abbia copulato con Carlo Conti, invece che con il consorte.
Mia figlia non è così. Ha i capelli castano chiaro, gli occhi grigio-azzurri, la carnagione diafana e una spruzzata di lentiggini sul naso. In poche parole: non si abbronzerebbe nemmeno se stesse su una terrazza assolata a Zanzibar. Al massimo diventa color latte in cui accidentalmente ti son cadute due gocce di caffè, un cremina chiaro, diciamo.
E in questo caso urgono palate di crema, una betoniera di solare protezione 40 (almeno per le prime esposizioni) da ripetere ciclicamente dopo ogni bagno, doccia o insabbiamento stile tartaruga marina. Devo ammettere che a volte, da quanto è unta, non c’è verso di abbracciarla. Appena la stringo un po’, swuifff! mi sguscia via che pare un’anguilla.
E questo è quello che succede con la mia bambina di dieci anni. Poi ho l’altro bimbo, quello di quarantacinque che, in piena crisi bambinesca, mi chiede col labbrino pendulo “Già che ci sei, me la spalmi anche a me?”.
E che fai, non gliela spalmi? Ti metti a impastare le sue spalle così energicamente che se ti vedesse un pizzaiolo ti assumerebbe subito. E poi all’improvviso parte uno scappellotto, proprio lì sulla nuca, e ci facciamo scappare un “Scusa caroooo!!Un insetto!Sciò sciò!”.
Detto tra noi: non ci sarà mai nessun insetto, ma questa mossa la riserviamo qualora il partner guardi con troppa insistenza la bionda in perizoma tre ombrelloni più in là.
E voi, siete di quelle fortunate che diventate subito nere, o nonostante le svariate esposizione, il massimo che potete raggiungere è “Tonalità Pantera rosa?”
Gata da Plar dice
MAGARI diventassi tonalità Pantera Rosa… :*DDD
Bè confesso che a me il Mare non mi vede “davvero” da almeno 20 anni… quindi son sempre bella bianca porcellanosa… tranne il pezzetto di braccia stile muratore insomma…
Ma quando, ai tempi d’oro, si andava al mare con gli amici, anch’io perdevo almeno i primi 30 minuti della mattinata a spalmarmi di creme protezione totale… stile copertone per intenderci 😀
Quanto invidio quelle bellissimi abbronzature naturali, color caffè…
Fortissima come sempre Simo!
Antonella dice
io sono bianchissima..e sono riuscita a scottarmi braccia e testa in un inizio giugno..durante una gita a gardaland.
per capirci..sono stata in viaggio di nozza nei caraibi e sono tornata bianca (l’unica al mondo)..tra me e il sole non c’è feeling..nemmeno da piccola o da ragazza mi vedevi prendere il sole..a parte il fatto che mi scottavo..la cosa mi annoia parecchio..Neanche a dirlo letizia ha preso la mia carnagione…ma tra creme e spalmate non si è mai bruciata. Mentre a me da piccola..vai a capire..mi facevano sempre scottare..MA NON MI METTEVANO LA CREMA? mah? che dolore ma poi mi divertivo a togliere la pelle…io la chiamavo PLASTICA 🙂
SMACKKETE
adriana dice
te lo devo dire? Davvero? La sai la mia storia no? Eh, quindi io per sicurezza mi metto la protezione totale sul viso, sto rigorosamente sotto l’ombrellone e…divento bella nera, no come Conti, ma un bel cioccolato poco meno che fondente. Lui è scuro solo a vedere il sole ad aprile, e lei anche se ha gli occhi verdi diventa color ambra…una meraviglia di figliola insomma!
Marzia dice
Ricordo bene come prendevamo il sole da piccole :)) ma come si suol dire “erano altri tempi ed il sole era sano”, questo ci fa sentire molto sulla soglia dei 40 vero? io riuscirei anche a diventare nera peccato che passare il tempo a far castelli con la mia piccolina voglia dire ustionarsi la schiena, beh sempre meglio dello scorso anno che per starle dietro in posizione poco signorile mi sono ustionata le chiappe! quanto a lei, nonostante i giorni di mare è ancora di un bel bianco candido, quindi la protezione 50 funziona!! il mio lui invece con la sindrome del superuomo ha detto di non aver bisogno di protezione e si è addormentato sul lettino beato… poi ha avuto bisogno della farmacia!! e dell’infermierina che ogni 4 ore le spalmava la cremina sulle gambe color aragosta!
Claudia dice
Per scegliere la protezione solare adatta forse sarebbe meglio calcolare prima il proprio fototipo. Calcolatelo qui: Test del Fototipo.
Ciao.