La settimana scorsa ho illustrato tutto il percorso universitario di chi, come me, persegue il sogno di diventare uno psicologo.
Ma dopo la triennale, la specialistica, il tirocinio e poi l’Esame di Stato… si è psicologi a tutti gli effetti?!
Con questo quesito c’eravamo lasciati la settimana scorsa e da questo quesito partiamo oggi!
Preambolo essenziale è che, nonostante la laurea, è sempre consigliabile, ma anche necessario visto il mondo del lavoro sempre più esigente, seguire Master e corsi di formazione al fine di arricchire il curriculum di conoscenze e competenze specifiche. La laurea dà un bagaglio teorico sulla maggior parte degli ambiti della psicologia ma diffonde scarse informazioni a livello pratico.
Percorsi da seguire al fine di ovviare a tale lacuna se ne trovano a decine in commercio: chi ha interesse nel campo della Psicologia del Lavoro può trovare corsi sulla selezione del personale, sulla gestione delle risorse umane, sul coaching, sull’analisi del clima aziendale e comunque su qualsiasi aspetto inerente alla psicologia delle organizzazioni.
Lo stesso per chi vuole approfondire il ruolo dello psicologo all’interno del mondo giuridico: esistono infatti corsi sulla Psicologia Giuridica, psicologia criminale, forense, giudiziaria, rieducativa o legislativa per lavorare all’interno dei tribunali con avvocati, giudici…
Chi vuole invece “specializzarsi” sui test, la Psicodiagnostica, è bene che s’iscriva a corsi sulla valutazione e sulla diagnostica attraverso l’uso di questionari, inventari, batterie, colloqui clinici, esami neuropsicologici e valutazioni osservative.
Per lavorare nel mondo della scuola e dell’Università, esistono invece corsi sulla Psicologia Scolastica, sulla Psicologia dell’Orientamento o sulla Psicologia della formazione.
In realtà poi gli ambiti sono ancora tanti: Psicologia dello Sport, Psicologia viaria, Psicologia dell’alimentazione, Psicobiologia, Metodologia della Ricerca Psicologica, Psicologia di comunità, Psicologia dell’emergenza, Psicologia oncologica…
Con questi percorsi si diventa “specialisti in… ” una marcia in più rispetto a chi ha solo la laurea e comunque un buon titolo da inserire nel curriculum.
Detto ciò, tornando al quesito “si è psicologi a tutti gli effetti?” vi dico che purtroppo dipende da cosa si intende per “psicologi a tutti gli effetti” ma per poter svolgere l’attività che per antonomasia si addice agli psicologi, la psicoterapia, manca ancora uno step…
Secondo la Legge sull’ordinamento della professione dello psicologo, infatti:
La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
Quindi solo con la sola iscrizione all’Albo si può svolgere attività di “consulenza” che non è altro che una informazione approfondita e tutt’al più diagnosi, colloqui di sostegno, tecniche di rilassamento, ecc… Ma non possono essere chiamate o considerate “terapie” perchè altrimenti si è perseguibili per legge per la mancanza di un titolo adeguato.
La stessa Legge di cui sopra specifica, infatti:
L’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia (…), mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia.
Anche seguendo un paziente in una consulenza, è necessario poi fare l’invio ad uno psicoterapeuta per il trattamento terapeutico/curativo vero e proprio perché la psicoterapia è un intervento che va più in profondità della semplice consulenza psicologica e permette di agire direttamente sui disagi del paziente attraverso l’utilizzo di tecniche specifiche.
Quindi proprio come per un medico generico che per diventare cardiologo deve seguire una scuola di specializzazione, anche uno psicologo che vuole diventare psicoterapeuta deve seguire una Scuola di specializzazione.
L’ultimo step è quindi una scuola quadriennale al termine della quale si ottiene un diploma abilitante alla professione di psicoterapeuta.
Questa è la differenza tra PSICOLOGO e PSICOTERAPEUTA! Lo psicologo è solo laureato, lo psicoterapeuta ha seguito in seguito una scuola di specializzazione abilitante a svolgere psicoterapie.
E la differenza tra PSICOLOGO e PSICHIATRA è che quest’ultimo è in realtà un medico e infatti è l’unico che può prescrivere medicinali a chi soffre di malattie mentali. Il suo percorso è la laurea in Medicina e Chirurgia e poi la specializzazione in Psichiatria.
Alcuni Psichiatri frequentano poi anche una Scuola di specializzazione in psicoterapia così, oltre al trattamento farmacologico, possono seguire i pazienti anche con la psicoterapia.
Questa però è una possibilità a senso unico perchè a noi psicologi, con la sola laurea in Psicologia, è preclusa la possibilità di iscriverci alla specializzazione in Psichiatria… a mio parere alla base c’è, prima di tutto, lo smisurato potere che la lobby dei medici ha ancora su moltissimi ambiti. Però sono punti di vista.
Continuando con le differenze, vorrei sfatare tutti quei pregiudizi e la confusione riguardo agli psicoanalisti: PSICOLOGO e PSICOANALISTA non sono sinonimi!
Freud è stato il fondatore della psicoanalisi, una figura essenziale nella storia della psicologia e quindi ancora oggi famosa e spesso nominata anche dai non addetti al settore.
In realtà però non tutto il mondo della psicologia ed i professionisti che ne fanno parte possono essere associati a lui! Lo psicoanalista è uno psicologo che ha scelto di iscriversi ad una scuola di specializzazione di quel determinato indirizzo.
Per far chiarezza anche su quest’ ambito, la settimana prossima vi descriverò i principali indirizzi tra cui scegliere.
Per chi volesse altre informazioni, può visionare il sito di un Istituto di psicologia che offre diversi percorsi formativi, oltre a presentare diversi argomenti su cui riflettere: www.istitutopsicoterapie.it.
Per qualsiasi ulteriore domanda, scrivetemi a: psicologia@tentazionedonna.it o anche commentate l’articolo!
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