Fonte Immagine: Testi e disegni sono di Don Rosa, capitolo 2 de “La Saga di Paperon de’ Paperoni” 1997 Disney.
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Questa settimana parliamo di AVARIZIA. Un termine antico e molto dibattuto…
Nel libro di Charles Dickens “Canto di Natale” il protagonista ritrova il senso della felicità, riscoprendo sé stesso nella gratuità del donare agli altri.
E’ il regalo più grande, che rende liberi nel dare reciprocamente agli altri, e ci libera dall’infelicità di vivere chiusi nel guscio dell’avarizia rinunciando quindi all’aspetto più sociale dell’essere umano.
I romanzi di Verga descrivono egregiamente la smania di possedere, per la proprietà, per la roba.
Pensiamo anche all’Avaro di Molière
In letteratura sono personaggi-simbolo, rappresentazioni metaforiche, estremizzate e disegnate sotto forma di caricatura ma che equivalgono ad aspetti ed elementi presenti in ogni persona.
Oltre che in letteratura, lo ritroviamo in tante frasi e aforismi: Marco Tullio Cicerone afferma che “l’avarizia in età avanzata è insensata: cosa c’è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?“.
Erich Fromm invece: “La funzione della nuova società è di incoraggiare il sorgere di un uomo nuovo, la cui struttura caratteriale abbia le seguenti qualità: disponibilità a rinunciare a tutte le forme di Avere, per Essere senza residui…”
Ma anche più recentemente se n’è discusso: il filosofo Giorello “La libertà dell’avaro è una falsa libertà, la sua è una libertà all’impotenza perché è portato a rimanere immobile dentro di sé, senza uscire al di fuori“.
Giuliano Amato sottolinea “Tra felicità e avarizia c’è un ponte che è non è edificabile. La felicità nasce dallo stare con gli altri e l’avarizia condanna l’uomo a riflettere sé stesso non interagendo. E’ una condanna all’infelicità“.
Per l’economista Zamagni: “I beni non condivisi sono sempre vie di infelicità, persino in un mondo opulento. Il denaro tenuto stretto, come geloso possesso, in realtà impoverisce il suo possessore perché lo spoglia della capacità di dono“.
L’avaro è quindi una figura ormai consolidata della cultura e facente parte a tutti gli effetti della nostra società: fondata sulla competizione per accumulare e frutto di una storia fatta di violenza per depredare.
Pensiamo anche che l’avarizia è elencata tra i sette vizi capitali secondo la Chiesa cattolica, vizio che ha tra le sue caratteristiche quello di “sposarsi” facilmente anche con altri vizi. Come riportato da Wikipedia quando, infatti, l’avarizia comprende la cupidigia nei confronti delle proprietà di un’altra persona, si parla d’invidia; quando invece è applicata a un eccessivo consumo di cibo, si parla di gola, un altro dei sette vizi capitali.
E’ però importante riflettere sul suo rapporto con la felicità che, citando l’esempio di Paperon de’ Paperoni, spesso non si associa con l’avarizia.
L’avarizia non fa parte di nessun manuale psicodiagnostico eppure da sempre è considerata un male, ma più che un male della psiche è un male ed un’incapacità dello spirito dettata da un errore. L’errore di pensare che la felicità si possa comprare e che quindi l’illusione del denaro ci possa fornire ciò di cui più profondamente abbiamo bisogno.
Il cuore dell’avaro è freddo, circondato dal benessere materiale, ma sempre freddo e difficilmente è scaldato dagli eventi della vita perché non ha spazio per aspetti più importanti e più spirituali.
Un tale isolamento affettivo si ripercuote anche sul corpo, non è raro, infatti, che sia associato a disturbi psicosomatici come stipsi, costipazione, forme di paura nei confronti della sporcizia, del disordine e talvolta anche della sessualità (vissuta come sconvolgente, caotica, esageratamente liberatoria e poco controllabile).
Domandiamoci invece cosa ci serve veramente per vivere bene.
E’ una cosa molto personale ma spesso le persone sono felici quando rinunciano a illusioni e “idoli” per focalizzarsi invece su una sana crescita di sé, sull’importanza delle piccole cose, sul coltivare le amicizie, sull’apprezzare il dono meraviglioso della vita. Una vita profondamente ricca e fondata sulla gratitudine di poter crescere, fare esperienze nuove, dare, vincere efficacemente le proprie paure, amare, “coccolarsi” e capirne il senso più profondo.
Io credo che la felicità risieda nella realizzazione di questi nostri bisogni più profondi, il presupposto alla nostra libertà ed autonomia.
E allora testiamoci… vediamo se e quanto l’avarizia si annida tra le trame della nostra vita e facciamo questo piccolo test insieme… per altro creato da me! 🙂
1) Torni a casa stravolto dopo una giornata particolarmente stressante. Che fai?
a. Vai a fare shopping
b. Ti fai un bagno caldo, con un sottofondo musicale e alla luce di una candela
c. Chiami il tour-operator e prenoti una settimana di vacanza al mare
d. Ti presenti da un’amica e ti fai invitare a cena
2) Hai appena ricevuto la tua prima busta paga…
a) Versi i soldi in banca perché in futuro possono sempre servire
b) Fai un bel regalo al tuo partner
c) Ti compri la maglietta che hai adocchiato ieri al tuo negozio preferito
d) Offri la cena alla tua famiglia
3) E’ il tuo compleanno, come festeggi?
a. Inviti a cena gli amici più intimi
b. Vai con un po’ di amici al pub e offri la torta
c. Organizzi un mega-party a casa tua
d. Fai capire alla tua migliore amica che il tuo più grande desiderio è “ricevere” una festa a sorpresa
4) Ti chiama un’amica in lacrime nel cuore della notte, poche ore prima che la tua sveglia suoni…
a. Ti precipiti a casa sua ancora in pigiama
b. Parli un po’ con lei cercando di consolarla
c. Le dici che hai un forte mal di testa e le prometti che dopo il lavoro passerai da lei
d. Ti fai una doccia, prendi un caffè e vai da lei
5) Sono finite le vacanze estive, come ti comporti con gli amici del mare?
a. Cerchi di rivederli durante “ponti” e festività
b. Aspetti l’estate dopo
c. Ogni tanto gli scrivi un’e-mail
d. Almeno una volta al mese organizzi una rimpatriata a casa tua
6) Qual è per te il concetto di amicizia?
a. Pochi ma buoni
b. Tutto il mondo è paese
c. Chi trova un amico trova un tesoro
d. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio
7) Il tuo lavoro ideale è…
a. Poco impegno, molto guadagno
b. Basta che sia stimolante ed interessante
c. Stimolante ma retribuito in modo giusto
d. Tanto impegno quanto guadagno
8) Un nuovo assunto dell’ufficio in cui lavori si trova in difficoltà con un’attività che tu svolgi da tempo, qual é il tuo primo pensiero?
a. Tutti abbiamo passato gli stessi problemi, fa parte del gioco
b. Che si rivolga al superiore
c. Ora gli spiego come fare
d. Lavoro con lui fino a quando non prende la mano
9) Le commesse del tuo negozio chiedono più straordinari pagati. Che fai?
a. Accetti ma ne concedi meno di quelli che chiedono
b. Gli rispondi che molte altre persone vorrebbero stare al loro posto
c. Ti annoti la richiesta ma ora non hai proprio tempo per pensarci
d. Accetti la richiesta perché riconosci i loro meriti
10) Il tuo partner ti fa una richiesta sessuale insolita, tu…
a. Rifiuti categoricamente
b. Accetti ma sei tu a “tenere le redini” della situazione
c. Rispondi che ci devi pensare ma tanto sai che poi se ne dimentica
d. Accetti perché per amore faresti di tutto
11) Qual é per te il sinonimo di amore?
a. Distrazione
b. Dedizione
c. Compromesso
d. Sacrificio
12) Due giorni prima della partenza per un viaggio il tuo partner ti dice che non può partire per problemi di lavoro. Che fai?
a. Gli dici di raggiungerti appena riesce a liberarsi
b. Se non riesci a vendere i biglietti, parti da solo
c. Regali il viaggio ad una coppia di amici
d. Rinunci sperando almeno in un piccolo rimborso
PROFILI
A | B | C | D | |
1 | 2 | 3 | 1 | 4 |
2 | 4 | 2 | 3 | 1 |
3 | 2 | 3 | 1 | 4 |
4 | 1 | 3 | 4 | 2 |
5 | 2 | 4 | 3 | 1 |
6 | 3 | 1 | 2 | 4 |
7 | 4 | 1 | 2 | 3 |
8 | 3 | 4 | 2 | 1 |
9 | 2 | 4 | 3 | 1 |
10 | 4 | 2 | 3 | 1 |
11 | 4 | 1 | 2 | 3 |
12 | 3 | 4 | 1 | 2 |
DA 39 A 48 PUNTI: Paperon Dé Paperoni
Nel tuo vocabolario il termine “generosità” non esiste!
Con gli amici sei solito pretendere le più vistose manifestazioni d’affetto, dai per scontato che per sostenerti ed aiutarti nei periodi difficili loro debbano sempre essere disponibili.
Questa tua tendenza è però a senso unico: quando sei tu ad essere presente è solo perché non hai niente di meglio da fare e perché forse sotto sotto ti aspetti qualche vantaggio.
La maggior parte delle volte non ti dimostri disponibile perché pensi che sia soltanto un fastidio ed una complicazione in più.
Fondamentalmente non approfondisci le amicizie perché non vuoi mostrare il tuo vero “io” per paura di essere ”smascherato” e non compreso fino in fondo.
Nel lavoro non cerchi stimoli o sfide ma solo il guadagno, sei competente ma non sei disposto a trasmettere le tue conoscenze ed a dividere riconoscimenti e meriti.
Dimentichi che tante volte la collaborazione può portare a risultati più soddisfacenti dal punto di vista economico ma anche umano.
Anche se non lo fa vedere, al tuo partner trasmetti la freddezza e la vacuità del tuo concetto di amore.
Se continuerai a non essere disposto a scendere a compromessi ed a condurre il gioco sempre secondo le tue regole dovrai seriamente pensare ad una prossima vita da single!
SOS RAPIDO: Ricordati che “chi troppo vuole nulla stringe”! Solo quando perdi qualcosa, ti rendi conto di quanto era importante e allora fermati un attimo, apri il tuo cuore e osserva ciò che ti circonda… spesso un sorriso o un “grazie” detto col cuore ripaga più di qualsiasi altra cosa.
DA 30 A 38 PUNTI
Spesso dimentichi che al mondo ci sono anche altre persone.
Vivi la tua vita con rigidità e precisione ma ogni tanto accetti delle deviazioni: una cena con gli amici o un piccolo premio per riconoscere il tuo impegno.
I tuoi amici sanno che ci sei ma non sono mai riusciti a scalfire la tua corazza.
Non credi sia giusto offrire (o scoprire!) più del dovuto, riesci a inquadrare ogni persona e ogni situazione ma ti comporti sempre seguendo delle regole rigide fatte di giustizia e “economia” di azioni e pensieri.
Non riesci a soffermarti più del dovuto sui particolari e sugli aspetti più intimi delle persone perché non pensi di avere alcuna responsabilità o competenza riguardo alla vita degli altri.
In amore tendi a non lasciarti coinvolgere più per evitare altre complicazioni che per assenza di sentimenti.
Hai la capacità di comportarti sempre nel modo più vantaggioso possibile e di trovare sempre una giustificazione valida e inattaccabile.
Sei un collega fidato e presente ma non ammetti cambiamenti sui tuoi programmi, anche se si tratta di un favore…
SOS RAPIDO: “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, se finora ti è spesso andata bene, non significa che sarà così per sempre. Essere organizzati permette di controllare meglio le situazioni e di raggiungere gli obiettivi prefissati ma ricordati che una tale rigidità non può lasciare liberi i tuoi sentimenti più profondi. Per un giorno prova a chiudere la tua agenda e a staccare il telefono e fai solo quello che ti dice il cuore dimenticando doveri, orari e appuntamenti. A volte il brivido dell’imprevisto può aprirti un nuovo mondo…
DA 21 A 29 PUNTI
Sei un buon amico, un fidato collega e un partner amorevole.
Sei attento ai bisogni degli altri ma riesci comunque a conciliarli con i tuoi.
Sei dolce, comprensiva e simpatica, i tuoi amici ti frequentano volentieri perché si divertono in tua compagnia.
Ti immedesimi facilmente negli altri e quindi risulti una valida confidente.
L’amicizia è per te un valore importante da preservare, anche se lavoro, impegni e difficoltà si antepongono tra voi.
Sei oculato nelle spese ma all’occorrenza sai essere abbastanza generosa con gli altri e con te stessa.
Sul lavoro sai accettare le sfide e ti butti anima e corpo in ciò in cui credi, sai lavorare in squadra perché riconosci le qualità dei tuoi colleghi e sai che la collaborazione può essere funzionale per raggiungere gli obiettivi comuni.
In amore sai ricevere e dare nella giusta misura, sei pronta a rinunciare ma sai anche pretendere.
Non ti fai mettere i piedi in testa ma sai coprire il partner di attenzioni e di pensieri dolci.
SOS RAPIDO: Ricordati sempre che “in media stat virtus”. Sei senza dubbio in una posizione favorevole per il tuo equilibrio interiore e per un rapporto funzionale con gli altri… e allora cerca di non sbilanciarti mai!
DA 12 A 20 PUNTI: Robin Hood
Ti sei immolato alla causa dell’aiuto spontaneo a chi ne ha bisogno.
I tuoi amici sanno che su di te si può sempre contare, hai una parola giusta per tutti e sei sempre pronta ad elargire consigli e ad offrire una spalla su cui piangere.
Ti piace fare regali ancor più che riceverli perché ti piace accontentare le persone cui tieni e vederli felici ti riempie di gioia.
Credi nell’amicizia, nella famiglia e nell’amore ed anteponi questi valori a tutto, a volte anche alle tue stesse esigenze.
Hai tantissima positività e tanto affetto da dare e riesci a rilassarti solo quando sei in mezzo alle persone che ami.
Nel lavoro sei disposta ad accettare qualsiasi condizione che ti permetta di realizzarti emotivamente e moralmente.
Il tuo ufficio è la tua casa ed i tuoi colleghi sono i tuoi fratelli.
In amore sei sempre presente, sei disponibile ad assecondare qualunque desiderio del tuo partner e non permetti a niente ed a nessuno di interporsi nella vostra vita di coppia.
SOS RAPIDO: Sei l’amico, il collega e l’amante che tutti vorrebbero avere, ma fai attenzione… non è che sotto sotto, dietro tutta questa disponibilità, nascondi la paura di essere rifiutato o non accettato per quello che sei? Dedica il tuo tempo anche ad esaudire i tuoi desideri oltre che quelli degli altri!
Commentate l’articolo e contattatemi per qualsiasi domanda!
psicologia@tentazionedonna.it
Per chi volesse approfondire:
- Zamagni S., Avarizia. La passione dell’avere. I 7 vizi capitali, Il Mulino, 2009
- Tickle Phyllis A., Avarizia, Cortina Raffaello, 2006
- Molière, L’avaro, Einaudi, 2004
- Dickens C., Canto di Natale, Giunti, 2005
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