Quando si parla di grandi donne si pensa subito a regine, icone di bellezza, grandi cervelli che hanno dato un enorme contributo alla scienza o alla letteratura. Una grande donna, però, è anche colei che ha il coraggio di compiere un gesto semplice, ma coraggioso e rivoluzionario. E’ il caso di Rosa Parks, attivista dell’Alabama diventata simbolo del movimento per i diritti civili.
All’età di 19 anni Rosa sposa l’attivista Raymond Parks. I due vivono a Montgomery, in Alabama. Rosa lavora come sarta in un grande magazzino e anche lei a partire dal ’43 comincia ad adoperarsi per i diritti civili ricoprendo il ruolo di segretaria all’interno dell’«Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore» nella sezione della sua città.
Rosa soffre di dolori ai piedi e quel 1° dicembre è un giorno come un altro, un giorno in cui, come spesso accade, l’autobus è molto affollato e non ci sono posti liberi. Se non quello proprio nella fila intermedia di “separazione delle razze”. Dopo poche fermate, l’autista chiede a Rosa Parks di alzarsi e di cedere il posto da lei occupato ad un uomo bianco che aveva potuto sedersi. E’ lì che quel 1° dicembre del 1955 prende una svolta inaspettata. E’ lì che quel giorno diventa storico, grazie ad un “semplice” gesto: un rifiuto. Rosa rimane al suo posto, ferma, calma. Non è più un giorno come un altro.
Il conducente ferma l’autobus, due poliziotti fanno scendere Rosa e la arrestano: è l’inizio del boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, che durerà per oltre un anno, fino alla rimozione della legge sulla segregazione razziale.
Un anno dopo il suo rifiuto, il caso di Rosa Parks viene presentato alla Corte Suprema, la quale decreta l’incostituzionalità della segregazione sugli autobus pubblici dell’Alabama.
Quante volte chiudiamo gli occhi di fronte ad un’ingiustizia perché non ci va di fare storie, perché non vogliamo aprire una polemica o semplicemente perché è più comodo così… beh, una parola o un gesto possono fare tanto.
Grazie al suo gesto, Rosa Parks è uno dei simboli più forti e più famosi della lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti per il suo coraggio, il coraggio di dire no, e perché, come lei stessa dice: “Non devi mai aver paura di ciò che fai, se sai che è la cosa giusta”.
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