La maternità, per anni l’emblema della donna completa, l’apice delle soddisfazioni femminili, la bandierina messa sulla luna. Per anni, il punto d’arrivo di ogni donna in età matrimoniale, per anni, appunto, fino ai giorni nostri dove sono sempre meno le donne che scoprono il senso materno. C’è chi desidera una famiglia tradizionale e chi, invece, magari preferisce investire tutto, per esempio, nella carriera o nelle amicizie. So che l’argomento può essere più o meno suscettibile e prettamente non condivisibile, ma la realtà è questa: Donne che non vogliono avere figli: è solo questione di punti di vista.
Sono molte, moltissime -per dire- le donne che oggi sono mamme over 40 o non lo vogliono essere per nulla. E non parliamo di quelle “belle Milf” così tanto decantate che a 40 anni se tutto va male si ritrovano già con figli e nipoti, o chi per svariate ragioni di salute tarda ad arrivare alla (agognata) maternità. E non parliamo nemmeno di quelle donne che non vogliono avere figli per scelte consolidate (e che dopo anni passati tra una discoteca ed un giro in barca, si ritrovano a cambiare un giorno il pannolone al compagno e l’altro al bimbo, perchè in qualche modo devono pur dare un senso alla propria vita), o quelle ossessionate dalla bilancia e che non vogliono una gravidanza solo perchè per loro il periodo prena è quel girone dell’inferno fatto di fragole al cioccolato notturne ed alimenti introvabili in ore improbabili e poi quei jeans 42, ah! Di quelle donne che diventano -non- mamme con la fortuna al doppio delle chance levate a chi invece ci nasce col senso materno. Donne che credono soltanto di non voler essere madri, le stesse che poi quando se ne accorgeranno sarà troppo tardi. Parliamo invece delle famose CHILD FREE: le “non mamme per scelta”.
Donne che non vogliono avere figli: è solo questione di punti di vista…
Una donna che non procrea è spesso vista dalla nostra società come incompleta ed egoista. Se non hai figli non sei una normale, sei strana. Il problema è che le donne che non vogliono avere figli sono esposte in continuazione a congetture: vogliono sfuggire alle loro responsabilità, sono egoiste che desiderano vivere libere e indipendenti, non sono capaci di mantenere una relazione stabile. Non potrebbe essere, invece – e quì vado a toccare il tasto del buonismo imperrante – che semplicemente non sopportano i bambini? Insomma, voglio dire, ed io sono una madre convintissima -separata, ma convintissima- non credo sia peccato mortale fare delle scelte “immorali” per il proprio benessere psicofisico. Andiamo, chi di noi non invidia un pochino pochino l’amica/collega senza figli che è sempre bella “fresca e tosta” a dispetto di noi mamme che se vogliamo arrivare in ufficio (dopo aver fatto 1200 commissioni pre-scuola) un tantino guardabile ci tocca mettere il mascara tra un rosso al semaforo ed un incrocio bloccato? La maternità è una scelta, non un destino imprescindibile e la scelta di non avere figli è qualcosa di assolutamente normale, e che non rientra minimamente in un quadro clinico patologico.
Altra supposizione da fare è il posto di lavoro. Le donne che non vogliono avere figli (le stesse che hanno lottato per raggiungere la parità con gli uomini sul posto di lavoro), devono far fronte a una nuova discriminazione: quella nei confronti di altre donne, le loro stesse colleghe, madri. Esempio, quando è il momento di fermarsi in ufficio più a lungo, le non mamme sono le prescelte. In sostanza, se c’è bisogno di lavoro straordinario (tante volte non retribuito), è quasi sempre a una single senza figli a cui il capo chiede il sacrificio a vantaggio della collega con prole a seguito. Stesso discorso per le ferie, si guarda prima al calendario scolastico proprio a beneficio della combinazione madre/figlio. Onestamente, non credo che il tempo di una single convinta o sposata senza figli convinta valga meno di una felice mammabis, convinta e non.
Fare figli è un privilegio prima che un diritto, non per forza un dovere, ed anche se la società ci ha abituate al ruolo della donna come mamma (oltre che moglie) non per forza una donna è completa solo se ha figli. Una donna è completa quando ha la possibilità di scegliere per se stessa in modo libero ed autonomo. Figli e non.
Postilla da madre convinta -separata ma convinta- : nessuna soddisfazione al mondo per me eguaglierà mai quanto quel sorriso sdentato che mi accoglie al mattino e mi accompagna fino a sera.
Anna dice
Sante parole. Sante, sante parole. Sul fatto delle ferie o degli straordinari non mi sono mai soffermata più di tanto, ma in effetti ho una collega che spesso mi chiede cambi di turno giustificandosi con suo figlio che deve fare qualcosa. Come se il mio tempo libero valesse meno del suo in quanto madre -_-