Jamie Oliver, cuoco e star televisiva, combatte da anni l’obesità infantile con i suoi programmi televisivi e i suoi libri, cercando di insegnare ai bambini, inglesi e americani prima e di tutto il mondo in seguito, a nutrirsi in modo sano dimenticando il cosiddetto “junk food”.
IL PROBLEMA
Da quattro anni a questa parte si svolge il Food Revolution Day di Jamie Oliver, una giornata dedicata all’alimentazione sana. Si perché l’obesità sta diventando una vera e propria piaga: 42 milioni sono le persone obese o in sovrappeso nel mondo e in Italia 3 bambini su 10 sotto i nove anni ne sono affetti. Il cuoco fa previsioni devastanti per il futuro: se non si prenderanno provvedimenti la prossima generazione vivrà meno dei propri genitori. Una vita sana è una vita più felice e più produttiva e, secondo Oliver, un diritto umano che non deve essere negato ai bambini, gli adulti del futuro.
IL PROGETTO
Il fulcro della suo progetto è quello di insegnare a grandi e piccini che si può mangiare bene senza passare ore in cucina o vivendo di verdure bollite, che per soddisfare la gola non c’è bisogno di fast food: è sufficiente imparare a fare la spesa e condividere il momento della preparazione dei pasti con la propria famiglia.
Il 15 maggio 2015 si porterà l’attenzione su questo tema con diverse iniziative, come lezioni di cucina tenute dallo stesso Oliver e eventi in tutto il mondo: sul sito Food Revolution Day troverete l’elenco degli ambassador italiani (e non solo) che si sono organizzati in gruppi locali per supportare la causa.
Inoltre avrete l’opportunità di firmare una petizione online di Jamie che punta a raggiungere il milione di firme: se ci riuscirà potrà sottoporre al G20, il forum delle maggiori potenze economiche mondiali, la richiesta di mettere in atto politiche efficaci per prevenire l’obesità infantile, obbligando i Paesi a intraprendere un percorso scolastico di educazione alimentare obbligatoria.
COSA PUOI FARE TU
Cosa potete fare voi? Iniziate a piccoli passi, modificate la vostra alimentazione introducendo le verdure, magari sotto forma di centrifugato, firmate la petizione condividendola sui canali social con l’hashtag #FoodRevolutionDay e diffondete anche i vostri spunti e consigli per mangiare meglio: la rivoluzione parte anche da noi!
Credits: Food Revolution Turin
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