Qual è esattamente la passione dei gatti per il design, e che rapporto c’è tra questi animali e gli spazi architettonici?
Un legame ben più stretto e profondo di quanto non lo sia per noi, che lo viviamo con un orizzonte che supera la metà degli spazi ordinari.
Un gatto, invece, ha una posizione molto bassa, poche decine di centimetri lo separano dal pavimento, di cui conosce tracce materiali, segnali olfattivi, angoli interessanti.
Dispone anche una vista intermedia, quando raggiunge le sommità dei divani, le superfici dei pensili della cucina.
Ma il suo sguardo preferito è quello d’insieme, quello che permette di dominare l’orizzonte, ovvero il suo territorio indiscusso, generato dal posizionamento sulla sommità più alta di un ambiente, anche esterno.
Un albero? Ottimo. Per come sarà possibile scendere, ci si penserà in futuro.
Una passeggiata sui tetti? Perché no, sono generalmente poco trafficati dagli esseri umani.
E così, conoscendo bene queste creature, sappiamo che il miglior regalo che possiamo fare loro, topi a parte, sono delle dimore che non contengano né cuscini, né superfici piatte come tappeti.
Al contrario, la parola chiave è: livelli.
Questo è una sorta di condominio per gatti, un susseguirsi di tunnel trasparenti su cui i felini possono arrampicarsi e dominare il mondo. Con angolo relax corredato di erba gatta.
L’idea di Hao Ruan è invece quella di fornire ai propri animali gli stessi elementi di cui ci serviamo noi, come i tavoli.
Niente più cassetti, legni massicci di grandi sezioni, al contrario, i materiali cavi sono i posti preferiti da esplorare e in cui i gatti possono soddisfare una delle proprie passioni più sfrenate: nascondersi.
E perché, tirare i fili non è un’occupazione altrettanto fondamentale nella vita di tutti i giorni? Corde, nastri, tessuti sono i materiali principali di cui dotare gli spazi di questi animali, e per non ridursi ad inciampare per casa tra tiragraffi e cucce, ecco che integrare le due finzioni doterà l’appartamento di un unico elemento, piacevole anche alla vista dei padroni.
Un mondo intricato, questo è il divertimento dalla loro prospettiva. Infilarsi, vedere e non vedere, scoprire.
Beati loro, che bella vita.
immagini: dezeen.com
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