Quello che spicca più di ogni altra cosa, nella casa dei single, è quel tocco di personalità mista a libertà che è difficile respirare nelle altre dimore.
Se vivete con qualche familiare o con dei coinquilini, conoscete bene quella sensazione irrealizzata di voler sistemare l’arredamento come piace a voi, cozzando inesorabilmente in un perenne compromesso con chi vi sta accanto.
Ecco, pensate a quelli che vivono da soli, concentratevi sul loro spazio privato e adesso invidiateli, perché sono persone detestabili, tra gli altri, per i seguenti motivi: possono ballare per casa per ore senza che nessuno ricordi loro che è il momento della cena; se vogliono decidono di aprire la casa ad un numero imprecisato di amici in ogni momento della giornata; infine, quando ne hanno il desiderio, trasformano il proprio arredamento secondo il personale, incontestabile, gusto personale.
Il carattere che assume ogni articolo di arredo è frutto, spesso, di un desiderio estemporaneo, perché, che sia stato acquistato al mercato, in uno showroom di design, o autoprodotto, non ci sarà nessuno cui rendere conto della propria scelta.
Ma veniamo agli oggetti, più o meno creativi, che potreste trovare nella casa dei single:
Polsino: puof ironico ed irriverente, è una seduta che ricorda il polsino di una camicia. Abbinabile nei colori bianco, giallo e grigio, è fornito di una manica in cui è ricavata una tasca porta riviste.
Vtwowonen: la poltrona-amaca perfetta per la meditazione, in rami di legno intrecciati e agganciati al soffitto con una resistente catena. Solo i single possono permettersi un simile oggetto, altrimenti facile bersaglio degli odiosi “spingitori”.
Slices of Design: i piatti concepiti già sbeccati, perché se chi vive da solo non deve rendere conto delle stoviglie rotte, a genitori in visita può mostrare che erano già così all’acquisto.
Bowl chair: una serie di poltrone impilabili e colorate per arricchire la casa di allegria quando si è da soli, da distribuire in giro quando piombano in casa gli amici.
We love rock: perché dei guanti da cucina servono solo la copertura di pollice ed indice. E, perché no, anche del mignolo.
My knitten boyfriend: il fidanzato-cuscino, quella morbidezza assicurata per i momenti di leggera solitudine e mancanza d’affetto.
Jessica dice
Ahaha, molto simpatico e… a volte veritiero 😀